Report di ricerca secondaria
Questo documento riporta un’analisi dello stato dell’arte della cooperazione fra il mondo dell’arte e il mondo dell’educazione degli adulti in Italia a partire da testi accademici fino ad una raccolta di buone pratiche sul territorio.
L’educazione degli adulti si riferisce a tutte quelle pratiche di apprendimento permanente che avvengono in contesti formali o non formali e che coinvolgono persone oltre il 16° anno di età. Essa mira a migliorare le loro qualifiche tecniche o professionali, ma anche a sviluppare le loro competenze trasversali, i loro valori e le loro attitudini. L’apprendimento permanente è, infatti, uno strumento essenziale per lo sviluppo personale e può essere realizzato in molti contesti diversi.
L’apprendimento non formale si riferisce a pratiche e processi di apprendimento organizzati che si svolgono al di fuori delle istituzioni educative formali. Di solito sono partecipativi e incentrati sul discente, in quanto enfatizzano “la motivazione intrinseca del discente, la partecipazione volontaria, il pensiero critico e la l’agency democratica”, impiegando una serie di principi di base dell’apprendimento, metodologie e approcci progettati specificamente per questo scopo.
L’arte, in tutte le sue forme, è uno dei mezzi che meglio rispondono a questo scopo. L’arte, al di là dell’estetica, è uno strumento fondamentale per acquisire non solo competenze e conoscenze professionali, ma anche abilità sociali ed emotive. Sostiene il pensiero critico e aiuta gli studenti e le studentesse a trovare il proprio percorso personale di conoscenza attraverso metodi non convenzionali. L’attività artistica migliora le capacità di percezione e la creatività del discente, incoraggia l’espressione di sé e aiuta a sviluppare l’intelligenza emotiva.
L’arte è anche un linguaggio capace di connettere individui e culture. Può facilitare la ricerca di un equilibrio tra sviluppo individuale e benessere collettivo, e diventa uno strumento per migliorare le nostre condizioni e le nostre relazioni con l’ambiente, fungendo anche da potente mezzo di inclusione sociale quando si lavora con migranti, minoranze o altri gruppi vulnerabili.