Manuale
Studi recenti affermano l’esistenza di un importante divario di genere nel campo dell’apprendimento linguistico a discapito dei ragazzi. Secondo i dati di varie ricerche, tra cui Pisa (2018), ad esempio, le ragazze ottengono risultati migliori dei ragazzi nei compiti di lettura e, in generale, sono meno motivati a migliorare le loro competenze linguistiche. Alla base di questo fenomeno si celano numerosi fattori di natura sociale, economica e culturale come la credenza comune che i ragazzi siano più portati per le discipline scientifiche, la difficoltà di accesso a strumenti di apprendimento stimolanti, ecc.
La comprensione di questi fattori può dimostrarsi cruciale per incoraggiare i giovani nello sviluppo delle proprie abilità linguistiche, promuovere uguali esperienze di apprendimento per tutte e tutti e consentire ai giovani di ottenere importanti risultati nella loro vita accademica, personale e professionale futura.
Nell’ambito della ricerca a livello nazionale condotta in Polonia, Italia, Irlanda, Cipro e Grecia in questo ambito, sono state rilevate le abitudini, le preferenze e gli atteggiamenti nei confronti della lettura dei ragazzi, il che ha permesso delineare un insieme di strumenti, metodi, raccomandazioni e buone pratiche da offrire al corpo docente delle scuole primarie e secondarie di primo grado con l’obiettivo di favorire un’esperienza scolastica inclusiva, interattiva e capace di promuovere il raggiungimento di pari risultati scolastici per tutte e tutti.
Gli sforzi di ricerca dei partner sono stati riassunti in due documenti fondamentali del progetto: il Manuale di BoysLingo e la raccolta di Buone Pratiche. Queste due risorse sono utili per coloro che volessero integrare nella propria pratica didattica elementi del Mobile Learning e della ludicizzazione. Stando alle ricerche condotte, infatti, sembrerebbero promuovere un maggiore interesse nei confronti delle attività di apprendimento linguistico, in particolare la lettura, e una più attiva partecipazione in classe.
Nello specifico: Il Manuale approfondisce le cause e gli effetti di questo divario di genere nei Paesi partner del progetto e si propone come punto di riferimento per le e i docenti verso l’esplorazione dei metodi e degli strumenti digitali da potere integrare nella propria pratica didattica per facilitare e rafforzare l’apprendimento linguistico; Le Buone Pratiche (25 in totale) rappresentano una raccolta di pratiche che hanno mostrato ottimi risultati nel coinvolgere e migliorare le competenze linguistiche delle e dei giovani e che il partenariato propone per permettere alle e ai docenti di trarne ispirazione.