Prevenire il fenomeno della tratta finalizzata allo sfruttamento lavorativo migliorando la capacità di risposta delle aziende e puntando su un approccio basato sul rispetto dei diritti umani.
Contesto
La tratta finalizzata allo sfruttamento lavorativo costituisce un problema estremamente grave a livello europeo. Il fenomeno interessa numerosi settori, tra cui quelli dell’agricoltura, dell’edilizia, dell’ospitalità alberghiera, del tessile e dei trasporti, in cui le lavoratrici e i lavoratori migranti sono particolarmente a rischio. Un quadro giuridico frammentato, la mancata applicazione delle leggi e la complessità delle strutture aziendali rendono difficoltose le azioni di contrasto a questi crimini. Inoltre, spesso, le vittime tacciono gli abusi subiti per paura, per via del rapporto di dipendenza che le lega ai trafficanti o della scarsa consapevolezza dei propri diritti.
EMBRACE risponde a tutte queste criticità rafforzando i meccanismi di tutela e prevenzione e adottando un approccio incentrato sulle imprese e sui diritti umani. Il progetto sarà portato avanti in Bulgaria, Grecia, Italia e Polonia, e potrà avvalersi del patrimonio di esperienze delle organizzazioni partner finlandesi e olandesi. Il partenariato punta a mettere assieme imprese, organizzazioni della società civile, autorità pubbliche e gruppi di persone migranti. Il principale obiettivo di EMBRACE è quello di sviluppare e di testare delle procedure operative standard per aiutare le aziende a individuare, prevenire e combattere lo sfruttamento lavorativo nella catena di approvvigionamento. Grazie al progetto sarà possibile avviare dei percorsi di formazione rivolti alle imprese e al personale ispettivo, sostenere le organizzazioni della società civile e lanciare una piattaforma online attraverso la quale raccogliere segnalazioni allo scopo di contribuire all’empowerment di lavoratrici e lavoratori, nonché dell’intera società civile. Attraverso tutte queste azioni, EMBRACE promuove la trasparenza, tutela i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori migranti e incoraggia l’adozione di pratiche etiche in settori ad alto rischio.
Obiettivi
- Migliorare la capacità di coordinamento delle imprese, delle organizzazioni della società civile, delle autorità pubbliche, del personale che opera in prima linea, nonché delle comunità di persone migranti, affinché possano condividere sfide e buone pratiche all’interno di una rete composta da 340 membri.
- Fornire a 80 imprese gli strumenti necessari per adottare delle politiche anti-tratta e anti-sfruttamento, gestire in maniera responsabile la catena di approvvigionamento e attenersi all’applicazione di pratiche conformi al dovere di diligenza attraverso la creazione di procedure operative standard.
- Sostenere 120 rappresentanti delle organizzazioni della società civile affinché possano informare e proteggere le persone migranti dallo sfruttamento lavorativo.
- Formare 40 ispettrici e ispettori del lavoro affinché individuino e affrontino il problema dello sfruttamento lavorativo nelle imprese.
- Creare una piattaforma online attraverso la quale segnalare i casi di sfruttamento lavorativo nelle catene di approvvigionamento.
- Ideare delle campagne di comunicazione sui rischi della tratta finalizzata allo sfruttamento lavorativo in grado di raggiungere almeno 100.000 individui, tra cui anche persone con background migratorio.
Attività
- Mappatura e analisi delle regioni, dei settori e dei sistemi lavorativi nazionali più vulnerabili.
- Organizzazione di incontri e laboratori formativi rivolti ad imprese, organizzazioni della società civile, autorità e rappresentati delle comunità migranti.
- Sviluppo di procedure operative standard per le imprese volte a prevenire e affrontare lo sfruttamento lavorativo.
- Creazione ed erogazione di corsi e seminari online rivolti alle imprese, alle organizzazioni della società civile e al personale ispettivo.
- Sviluppo e realizzazione di una piattaforma attraverso la quale denunciare i casi di sfruttamento lavorativo.
- Attività di sensibilizzazione, eventi, campagne e produzione di materiale informativo rivolto alle persone migranti, ai decisori politici e alla società civile.
Risorse
- Un’analisi SWOT volta a individuare punti di forza, punti deboli, opportunità e minacce legate allo sfruttamento lavorativo in settori ad alto rischio, in grado di far emergere i punti di vista degli stakeholder sul tema.
- Una guida alle buone pratiche che illustra le strategie e gli approcci di successo utilizzati in diversi contesti allo scopo di prevenire e combattere lo sfruttamento lavorativo.
- Procedure operative standard per fornire alle imprese delle linee guida pratiche volte alla prevenzione, all’individuazione e al contrasto allo sfruttamento lavorativo all’interno della catena di approvvigionamento.
- Materiale formativo tradotto nelle lingue dei Paesi partner allo scopo di garantire una maggiore accessibilità. I moduli sono pensati per gruppi di stakeholder diversi.
- I moduli destinati alle imprese sono incentrati sull’adozione di politiche aziendali basate sui diritti umani allo scopo di riconoscere e prevenire il rischio di tratta finalizzata allo sfruttamento lavorativo nelle catene di approvvigionamento.
- I moduli rivolti alle organizzazioni della società civile sono incentrati sul sostegno alle persone migranti affinché imparino a riconoscere i segnali della tratta finalizzata allo sfruttamento lavorativo, e siano consapevoli dei pericoli del reclutamento online.
- I moduli destinati al personale dell’ispettorato del lavoro sono volti a fornire indicazioni precise sull’individuazione dei meccanismi di sfruttamento lavorativo all’interno delle imprese.
- Un rapporto di valutazione del corso per esaminare l’efficacia delle attività formative e l’impatto sulle capacità degli stakeholder.
- Creazione di una piattaforma attraverso la quale vittime, consumatrici e consumatori, organizzazioni della società civile e altri soggetti interessati possano denunciare i casi di sfruttamento lavorativo e ricevere sostegno e interventi tempestivi.
- Raccomandazioni politiche atte a rafforzare il quadro normativo, rendere più trasparenti le operazioni delle catene di approvvigionamento e promuovere delle strategie aziendali responsabili.
Impatto
- Consolidamento dei rapporti di collaborazione tra più di 340 imprese, organizzazioni della società civile, autorità pubbliche, professioniste e professionisti e rappresentanti di persone migranti.
- Miglioramento delle pratiche etiche aziendali di 80 imprese che operano in settori ad alto rischio attraverso l’adozione delle politiche anti-sfruttamento, processi conformi al dovere di diligenza e il ricorso a procedure operative standard.
- Rafforzamento dei meccanismi volti a tutelare le persone migranti grazie al sostegno fornito a 120 rappresentanti delle organizzazioni della società civile che si occupano di iniziative atte a contrastare lo sfruttamento lavorativo, sensibilizzando sui diritti umani.
- Potenziamento dei processi di individuazione delle infrazioni e di applicazione delle leggi attraverso la formazione di 40 membri del personale ispettivo affinché possano individuare tempestivamente i casi di sfruttamento lavorativo all’interno delle imprese.
- Rafforzamento dei meccanismi di denuncia e una garanzia di maggiore trasparenza grazie allo sviluppo e alla sperimentazione di una piattaforma online innovativa.
- Sensibilizzazione dell’opinione pubblica e dei soggetti interessati sui rischi della tratta finalizzata allo sfruttamento lavorativo grazie a delle campagne di informazione in grado di raggiungere 100000 persone.
Partner
- ELIAMEP – HELLENIC FOUNDATION FOR EUROPEAN AND FOREIGN POLICY – (Grecia, coordinatore)
- MINISTRY OF MIGRATION AND ASYLUM (Grecia)
- APOSTOLI (Grecia)
- GLOBAL COMPACT NETWORK GREECE (Grecia)
- CESIE ETS (Italia)
- CONFESERCENTI PROVINCIALE DI PALERMO (Italia)
- BULGARIAN FOUNDATION FOR BUSINESS AND HUMAN RIGHTS (Bulgaria)
- NATIONAL COMMISSION FOR COMBATING TRAFFICKING IN HUMAN BEINGS (Bulgaria)
- PIHRB – POLISH INSTITUTE FOR HUMAN RIGHTS AND BUSINESS (Polonia)
- LA STRADA FOUNDATION (Polonia)
- HEUNI – THE EUROPEAN INSTITUTE FOR CRIME PREVENTION AND CONTROL (Finlandia)
- COMMIT GLOBAL (Paesi Bassi)










