Il 27 gennaio ricordiamo la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e i sei milioni di ebrei e i milioni di altre persone che persero la vita a causa del progetto nazista della “soluzione finale”.
L’Olocausto non fu semplicemente il risultato della depravazione di un gruppo di criminali; al contrario, l’Olocausto fu il culmine di un clima di odio e discriminazione e ci ha insegnato la capacità umana di compiere il male.
Tuttavia, il tempo ci allontana dai fatti.
Oggi vediamo che odio, razzismo e intolleranza sono ancora presenti, alimentati dal populismo. Le nostre società sono divise e c’è una crescente tendenza a pensare in termini di “noi” e “loro”. La discriminazione, altre forme di intolleranza e i discorsi d’odio continuano a proliferare nel mondo reale, in Internet e nei social media. Così, la storia continua ad andare avanti, ma l’intolleranza e l’odio continuano a tornare.
Contro questa situazione, abbiamo bisogno di cittadini e leader consapevoli. Il nazismo ha potuto operare anche attraverso l’indifferenza. La nostra principale responsabilità è quella di “non dimenticare mai”. Dobbiamo essere consapevoli del passato, conservare la memoria degli errori e degli orrori, trasmetterla alle nuove generazioni perché non vengano dimenticati. Dobbiamo ricordare, ma anche investire sulla memoria per ispirare le persone ad affrontare l’odio, proteggere la dignità umana e sostenere la difesa delle persone e delle minoranze.
Il progetto RETHINK – Remembrance Education for THINKing critically è particolarmente adatto a questo scopo.
Lo scopo del progetto è quello di sostenere gli insegnanti e gli educatori nell’approfondire la comprensione degli studenti di fenomeni come la polarizzazione e l’identità e sfidare i loro pregiudizi, fornendo strumenti innovativi e facilitando la diffusione di programmi educativi che promuovono la tolleranza e il rispetto verso la diversità.
Il partenariato di RETHINK è composto principalmente da organizzazioni il cui lavoro si concentra sull’Olocausto. Per questo motivo, RETHINK si occupa principalmente di un’educazione alla memoria specificamente incentrata sulla memoria dell’Olocausto. Tuttavia, poiché molte delle metodologie e dei concetti possono essere applicati ad altri contesti, le risorse RETHINK sono utili per insegnare non solo l’Olocausto, ma anche altri aspetti dell’educazione alla memoria.
Fino a questo momento RETHINK ha sviluppato:
- RETHINK database, che raccoglie pratiche educative validate progettate da memoriali e ONG operanti per la promozione della democrazia.
- RETHINK Teacher’s Guide to Remembrance Education, un manuale per sostenere insegnanti ed educatori che vogliono migliorare le proprie capacità di affrontare temi legati alla memoria.
- RETHINK e-learning platform, 8 moduli di formazione basati su programmi di educazione alla memoria rivolti agli insegnanti.
In questo periodo, i partner del progetto si sono concentrati su:
- sviluppare Raccomandazioni Politiche,
- costituire il RETHINK Network, per facilitare la collaborazione tra memoriali, organizzazioni e persone che lavorano nel campo dell’Educazione alla Memoria in Europa. Puoi già iscriverti o registrare la tua organizzazione compilando il nostro modulo.
- organizzare la Conferenza finale e gli eventi locali di divulgazione nei paesi partner del progetto.
Maggiori informazioni su queste attività finali saranno disponibili sul sito web del progetto e sui nostri social media Facebook e Twitter. Puoi anche iscriverti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sugli sviluppi del progetto.
Per ulteriori informazioni, contattare Alessia Valenti: alessia.valenti@cesie.org.