L’agricoltura, pilastro fondamentale per la sicurezza alimentare e lo sviluppo economico, si trova oggi ad affrontare sfide senza precedenti. I cambiamenti climatici, l’esaurimento delle risorse naturali e la crescente domanda di cibo richiedono una trasformazione radicale verso pratiche più sostenibili. In questo contesto, l’Agricoltura Climate-Smart (CSA), ovvero un approccio integrato per gestire i sistemi agroalimentari in risposta ai cambiamenti climatici, è cruciale per garantire la resilienza dei sistemi agroalimentari e il lavoro nel settore, affrontando al contempo le sfide ambientali.
Il nuovo rapporto del progetto EVECSA delinea i passi essenziali per una transizione verso un’agricoltura sostenibile e sottolinea come la collaborazione tra istruzione, ricerca e impresa sia cruciale per raggiungere un’agricoltura climaticamente intelligente.
Il rapporto invita ad agire con urgenza per colmare il divario di competenze, superare le barriere infrastrutturali e adattare le pratiche alle esigenze locali per un futuro agricolo più sostenibile.
EVECSA, avviato all’inizio 2024, si concentra sull’importanza dell’Agricoltura Climate Smart (CSA) per migliorare la resilienza dei sistemi agroalimentari in Europa e la produttività dellɜ agricoltorɜ.
Intitolato Panoramica dei bisogni, delle risorse e dei profili di competenza nell’agricoltura climate-smart, il rapporto presenta i risultati della ricerca qualitativa e dell’indagine condotta dai partner di EVECSA nel 2024, confrontando le pratiche agricole nelle sei regioni coinvolte: Catalogna (Spagna), Ostrobotnia centrale e meridionale (Finlandia), Danimarca, Polonia, Sicilia (Italia) e Paesi Bassi.
Costruire reti collaborative per un’agricoltura sostenibile
La ricerca evidenzia che la CSA non può avere successo senza una stretta collaborazione tra istruzione, ricerca e impresa. Il rapporto sottolinea che i Centri di eccellenza per la formazione professionale (CoVEs), istituiti nell’ambito del progetto, fungeranno da hub strategici per colmare il divario tra formazione accademica e necessità del settore. Inoltre, i partenariati pubblico-privati sono essenziali per affrontare le barriere strutturali, come infrastrutture obsolete e sforzi frammentati, che il rapporto identifica come ostacoli significativi alla CSA.
Integrare strumenti digitali con le pratiche locali
Sebbene strumenti digitali come l’intelligenza artificiale, i sensori e l’agricoltura di precisione offrano un potenziale trasformativo, la ricerca ha individuato un significativo divario di competenze necessarie per implementare efficacemente queste tecnologie. È fondamentale bilanciare le tecnologie emergenti con le pratiche agricole tradizionali.
Le soluzioni CSA devono essere adattate alle condizioni locali: ad esempio, il rapporto evidenzia l’importanza di approcci specifici per regione, come la gestione dell’acqua nelle aree mediterranee colpite dalla siccità, la rigenerazione del suolo in altre regioni e soluzioni energetiche rinnovabili adattate ai diversi climi.
Sviluppare nuove competenze per un’agricoltura in evoluzione
La CSA non richiede solo competenze tecniche: il rapporto evidenzia anche la necessità di soft skills come adattabilità, gestione del cambiamento e lavoro di squadra. La ricerca promuove un approccio interdisciplinare alla formazione agricola, che integri la formazione tecnica con conoscenze in economia, gestione ambientale e innovazione digitale. Questo approccio completo consentirà alla forza lavoro agricola di affrontare sfide in continua evoluzione e di essere preparata alle nuove esigenze dell’agricoltura sostenibile.
Superare le barriere strutturali attraverso reti solide
Il rapporto evidenzia le barriere strutturali che ostacolano l’adozione della CSA, in particolare infrastrutture obsolete, accesso limitato ai finanziamenti e mancanza di coordinamento tra le iniziative. Queste sfide possono essere superate attraverso la creazione di partenariati pubblico-privati robusti e reti solide. Reti orizzontali (tra imprese) e reti trasversali (che collegano imprese, istituti di ricerca e centri educativi) sono essenziali per facilitare il coordinamento, condividere conoscenze e promuovere l’implementazione efficace della CSA nelle diverse regioni.
Prossimi passi: un approccio unificato per un’agricoltura sostenibile
Per garantire una transizione efficace verso la CSA, è fondamentale che i decisori politici, le istituzioni educative, le imprese e i ricercatori collaborino per colmare il divario di competenze, affrontare le sfide infrastrutturali e creare reti efficaci.
A proposito di EVECSA
EVECSA – European Vocational Excellence for Climate Smart Agriculture è un progetto finanziato da EACEA.
Partner
- BYGHOLM LANDBRUGSSKOLE (Danimarca, coordinatore)
- ASMILDKLOSTER LANDBRUGSSKOLE (Danimarca)
- JORDBRUGETS UDDANNELSESCENTER ARHUS (Danimarca)
- VIDEN DJURS (Danimarca)
- Food&Bio Cluster Denmark (Danimarca)
- AARHUS UNIVERSITET (Danimarca)
- MANRESA AGRICULTURAL SCHOOL (Spagna)
- BOSCAT FUSTA SL (Spagna)
- BETA Technological Center (Spagna)
- CESIE ENTE DEL TERZO SETTORE (Italia)
- LAND IMPRESA SOCIALE SRL (Italia)
- CONSORZIO REGIONALE PER LA RICERCA APPLICATA E LA SPERIMENTAZIONE (Italia)
- STICHTING AERES GROEP (Olanda)
- STICHTING AGROFOODCLUSTER (Olanda)
- STICHTING PLATFORM TALENT VOORTECHNOLOGIE (Olanda)
- PROAGRIA KESKI-POHJANMAA RY (Finlandia)
- KESKI-POHJANMAAN KOULUTUSYHTYMA (Finlandia)
- SEINAJOEN KOULUTUSKUNTAYHTYMA (Finlandia)
- LAPLAND UNIVERSITY OF APPLIED SCIENCES (Finlandia)
- Zespół Szkół Centrum Kształcenia Rolniczego w Wojsławicach (Polonia)
- UNIWERSYTET PRZYRODNICZY WE WROCLAWIU (Polonia)
- ENERGIA OZ SP ZOO (Polonia)
Per ulteriori informazioni
Leggi la scheda progetto, visita climatesmart4agri.eu e seguici su Facebook e Linkedin. Contatta Caterina Impastato: caterina.impastato@cesie.org.