Affrontare il divario di genere nell’assistenza informale a lungo termine, in particolare nella cura delle persone anziane, che rafforza le disuguaglianze nel mercato del lavoro. Creare cambiamenti sistemici per supportare chi fornisce assistenza, specialmente le donne, e promuovere l’uguaglianza di genere nel lavoro e nella cura attraverso la collaborazione tra datorɜ di lavoro, figure politiche, media e società civile.
Contesto
Le responsabilità di cura limitano significativamente la partecipazione delle donne al mondo del lavoro, rafforzando le disuguaglianze di genere. Nell’UE, 52 milioni di persone forniscono assistenza informale a lungo termine, con una maggioranza di donne (59%). Questo squilibrio di genere influisce sull’occupazione, poiché chi si prende cura di altre persone ha maggiori probabilità di lavorare a tempo parziale o di lasciare il mercato del lavoro, con conseguenti perdite salariali e pensioni più basse.
La Direttiva UE sull’equilibrio tra vita professionale e privata del 2019 ha introdotto misure come il congedo per chi presta assistenza e modalità di lavoro flessibili per supportare chi fornisce assistenza informale. Tuttavia, la sua applicazione varia tra gli Stati membri e il tasso di utilizzo rimane basso, in particolare tra gli uomini. Senza un adeguato sostegno finanziario o cambiamenti strutturali più ampi, la direttiva da sola difficilmente colmerà il divario di genere nell’assistenza.
Obiettivi
- Approfondire la comprensione del divario di genere nell’assistenza informale a lungo termine, in particolare nella cura delle persone anziane, e raccogliere buone pratiche, strumenti e risorse per promuovere l’equilibrio tra vita lavorativa e privata e l’uguaglianza di genere nell’occupazione.
- Rafforzare le competenze di datorɜ di lavoro, manager e responsabili delle risorse umane nell’implementazione di condizioni di lavoro flessibili e pratiche inclusive per favorire l’inserimento equo di uomini e, in particolare, di donne caregiver nel mercato del lavoro.
- Promuovere l’adozione e l’attuazione efficace di quadri giuridici e politici nazionali ed europei a supporto dell’uguaglianza di genere nell’assistenza informale a lungo termine, sensibilizzando sulle necessarie riforme.
- Sfatare gli stereotipi di genere e le percezioni tradizionali presenti nella società e nei media che alimentano il divario di genere nell’assistenza, promuovendo una rappresentazione diversificata e una distribuzione equa del lavoro di cura.
- Sensibilizzare il pubblico sull’esistenza del divario di genere nell’assistenza informale a lungo termine, sul carico di lavoro e sulle competenze richieste, sugli ostacoli affrontati da chi assiste e in particolare dalle donne, e sull’impatto delle responsabilità di cura sull’uguaglianza di genere.
Attività
- Ricerca bibliografica e sul campo per valutare lo stato attuale dell’assistenza informale a lungo termine in ogni paese partner e raccogliere risorse, buone pratiche e strumenti per promuovere l’equilibrio tra vita e lavoro.
- Sviluppo di un programma di formazione online interattivo per datorɜ di lavoro, manager e personale HR, con focus sulla decostruzione di stereotipi e pregiudizi e sull’acquisizione di competenze pratiche e politiche inclusive.
- Formazione dei formatorɜ online sui temi del divario di genere nell’assistenza informale a lungo termine.
- Formazione per datorɜ di lavoro, manager, personale HR e specialisti per promuovere politiche aziendali inclusive.
- Campagne di advocacy, inclusa la consultazione con figure politiche e lo sviluppo di raccomandazioni politiche.
- Tavole rotonde multi-settoriali con persone responsabile delle politiche per presentare raccomandazioni.
- Sviluppo di un toolkit per evitare la stereotipizzazione di genere nei media.
- Sessioni informative per professionistɜ dei media tradizionali e digitali.
- Campagne di sensibilizzazione online nei 5 paesi partner per evidenziare il divario di genere nell’assistenza, sfidare i ruoli di genere tradizionali e promuovere l’uguaglianza di genere.
- Eventi di lancio nazionali nei paesi partner.
- Conferenza finale per coinvolgere attori chiave del settore privato, pubblico, del terzo settore e dei media.
Risorse
- Report “Mapping the Gap” – un rapporto transnazionale che raccoglie risorse e approfondimenti sul divario di genere nell’assistenza a lungo termine.
- Piattaforma e-learning – programma di formazione per datorɜ di lavoro, manager e personale delle risorse umane per affrontare stereotipi, pregiudizi e sviluppare competenze pratiche e politiche inclusive.
- Rapporti nazionali di valutazione della formazione – sintesi delle sessioni formative realizzate in ciascun paese, con valutazioni e risultati.
- Rapporto di valutazione finale – sintesi dei risultati e raccomandazioni per migliorare e diffondere la formazione.
- Documento di raccomandazioni politiche – proposte a livello nazionale ed europeo per migliorare i quadri giuridici e politici esistenti e la loro attuazione.
- Toolbox per evitare la stereotipizzazione di genere nei media – guida e risorse per riconoscere e contrastare gli stereotipi di genere nei media.
Impatto
- Maggiore consapevolezza in 5 paesi e nell’UE sul divario di genere nell’assistenza informale a lungo termine, in particolare nella cura delle persone anziane, e sul suo impatto sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
- Potenziamento delle competenze di 20 operatorɜ di progetto e 500 datorɜ di lavoro, manager, personale HR e specialistɜ nella creazione di ambienti di lavoro flessibili per chi fornisce assistenza, specialmente donne.
- Rafforzamento della cooperazione tra 75 figure politiche e rappresentanti dei settori pubblico, privato e del terzo settore per promuovere riforme politiche a favore dell’uguaglianza di genere nell’assistenza informale.
- Maggiore coinvolgimento dei media, con 100 professionistɜ del settore sensibilizzatɜ sul contrasto agli stereotipi di genere e sulla promozione di una rappresentazione diversificata nei ruoli di assistenza.
- Aumento della consapevolezza pubblica sulle sfide e le barriere affrontate da chi presta assistenza, in particolare donne, con il coinvolgimento di 150-200 rappresentanti dei settori chiave negli eventi nazionali e 80 partecipanti alla Conferenza finale.
Partner
- ICCV (Romania, coordinatore)
- CCIR (Romania)
- CSI (Cipro)
- PCCI (Cipro)
- SYMPLEXIS (Grecia)
- D&I (Grecia)
- FSMLR (Spagna)
- Camara Oficial de Comercio e Industria de Badajoz (Spagna)
- CESIE ETS (Italia)
- Confesercenti Provinciale di Palermo (Italia)










