Come supportare il benessere psicologico di giovani nel periodo post-pandemico, combattendo la violenza di genere con un approccio integrato?
Il Covid-19 ha costretto giovani di tutto il mondo a fare i conti con misure restrittive che hanno influenzato profondamente la loro vita quotidiana. Dall’isolamento sociale alla pressione accresciuta per adattarsi all’apprendimento online, molti giovani hanno dovuto affrontare difficoltà che hanno avuto un impatto significativo sulla loro salute mentale e sulle loro relazioni sociali. Allo stesso tempo, la pandemia ha evidenziato e accentuato alcune problematiche preesistenti, come la violenza di genere tra i giovani. In questo contesto si inserisce REBOOT NOW, che promuove l’adozione di buone pratiche per sostenere il benessere psicologico delle persone giovani e prevenire la violenza di genere, favorendo la costruzione di relazioni sane e di un ambiente sicuro.
Per portare all’attenzione pubblica le azioni positive del progetto e il fenomeno legato al benessere psicologico giovanile, si è tenuta a Bruxelles la conferenza Preventing Gender-Based Violence Among Youth in the Post-COVID Era: Let’s REBOOT!’. L’evento, organizzato il 25 gennaio 2024 al Parlamento Europeo sotto la guida dell’eurodeputata Alessandra Moretti del Gruppo S&D, ha funzionato da vetrina per presentare i risultati del progetto REBOOT NOW, affrontando in particolare la questione critica della violenza di genere (GBV) tra i giovani nell’era post-COVID. La conferenza ha avuto il pregio di riunire numerosi esperti, rappresentanti delle istituzioni europee, delle organizzazioni non governative e dei giovani stessi.
Nel suo discorso di apertura, Maria Elli Doufexi Kaplani, project manager di KMOP, ha sottolineato l’essenziale ruolo della salute mentale nella prevenzione della violenza di genere tra i giovani. Successivamente, l’eurodeputato Sergei Stanishev ha evidenziato il contributo vitale delle ONG, citando la Fondazione dell’associazione ANIMUS in Bulgaria come modello esemplare. Cloé Saint-Nom, coordinatrice dell’Unità Diritti e Giustizia del CESIE, ha fornito poi una panoramica sugli aspetti chiave del progetto REBOOT NOW.
Il primo panel, sulla violenza di genere tra i giovani, è stato avviato dalla Dott.ssa Emma Mesikämmen, direttrice della Divisione Ricerca e Sviluppo di Hope for Children. In relazione a questo, la Dott.ssa Marija Babovic, ricercatrice sociale presso UN Women, ha presentato una ricerca innovativa sulla violenza contro le donne facilitata dalla tecnologia in Europa orientale e Asia centrale, proponendo raccomandazioni per miglioramenti legali e politici insieme a una strategia di prevenzione globale.
Il secondo panel, dedicato alla salute mentale dei giovani, ha visto la partecipazione di Elizabeth Gosme, direttrice di COFACE Families Europe, che ha enfatizzato il ruolo fondamentale della famiglia e introdotto il programma Link Education per gli educatori. Successivamente, Nadia Kozhouharova di ANIMUS ha sottolineato l’importanza di formare gli educatori sulla salute mentale degli studenti, mentre Valeria Puletti ha presentato i Festival del Benessere come pratica scolastica.
Il terzo panel, presieduto da Andrea-Fotini Hadjiconstantinou di Hope for Children, ha condiviso le esperienze dei comitati consultivi per i giovani del progetto. I giovani partecipanti hanno ribadito la necessità di coinvolgere direttamente i giovani per iniziative efficaci.
Il panel conclusivo ha esplorato l’impronta di REBOOT NOW, con Marina Natsia di KMOP che ha illustrato il funzionamento della piattaforma e del sistema di prenotazione online per gli sportelli di ascolto psicologico. Nadia Kozhouharova ha dettagliato il servizio di consulenza, mentre Valeria Puletti ha evidenziato la campagna di sensibilizzazione sviluppata dal progetto e le azioni di sensibilizzazione.
Nel concludere la conferenza, l’eurodeputata Alessandra Moretti ha sottolineato la continua necessità di sostegno e azione verso la lotta alla violenza di genere, aggiungendo inoltre che è fondamentale, a questo scopo, istituire programmi di educazione alla sessualità e all’affettività nella didattica scolastica. Riconoscendo i contributi delle ONG, ha enfatizzato l’importanza della cooperazione tra tutte le parti interessate, concludendo che le iniziative dovrebbero procedere dall’alto verso il basso.
La conferenza, così come l’intero progetto REBOOT NOW, si è configurata come un punto di riferimento, illuminando gli sforzi congiunti finalizzati a contrastare la violenza di genere tra i giovani nell’era post-COVID.
Insieme, possiamo fare la differenza e creare un futuro in cui la violenza di genere non abbia più spazio. È ora di agire con determinazione e solidarietà per costruire un mondo più giusto e inclusivo per tutti.
Per saperne di più sulle iniziative di REBOOT NOW visita www.thegendertalk.eu o contatta Francesca Barbino: francesca.barbino@cesie.org.
A proposito del progetto
REBOOT NOW – Prevenire la violenza di genere a scuola dopo l’isolamento è un progetto finanziato dal DG Justice – Programma CERV (2021-2027) con l’obiettivo di supportare il benessere psicologico e prevenire la violenza di genere tra adolescenti attraverso sportelli di ascolto, eventi e laboratori per giovani e adulti.
Partner
- CESIE (Italia, coordinatore)
- KMOP (Grecia)
- Hope for Children CRC Policy Center (Cipro)
- ZRS KOPER (Slovenia)
- Animus Association Foundation (Bulgaria)
- Fondazione Hallfarten-Franchetti – Centro Studi Villa Montesca (Italia)
Per ulteriori informazioni
Leggi la scheda progetto e visita www.thegendertalk.eu;
Contatta Francesca Barbino: francesca.barbino@cesie.org.