Esplorare l’apprendimento ludico: un’esperienza dal XXI-EU-TEACH Study Visit a Palermo

venerdì 7 Marzo 2025

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Affrontare i cambiamenti sociali che stanno attualmente rimodellando l’Europa implica riconoscere l’importanza di andare avanti collettivamente. È questo il principio guida di XXI-EU-TEACH, un progetto che sottolinea il valore dello scambio internazionale e dell’apprendimento collaborativo nel testare nuove strategie educative per affrontare le sfide menzionate.

In linea con questa visione, il consorzio del progetto sta realizzando una serie di visite di studio finalizzate a esplorare metodologie innovative e a scambiare le migliori pratiche in quattro aree educative fondamentali: empowerment tecnologico, sostenibilità ambientale, imprenditorialità e apprendimento ludico.

Questa volta, è stata Palermo a ospitare e mostrare il proprio lavoro allɜ partner del progetto provenienti da Danimarca, Finlandia, Belgio, Spagna e Romania. Nel corso di tre giorni, dal 5 al 7 febbraio 2025, lɜ partecipanti hanno osservato le attività di apprendimento ludico co-create dallɜ insegnanti della scuola locale Istituto Comprensivo Giovanni XXIII-Piazzi. La visita ha favorito scambi significativi sull’applicazione delle metodologie di apprendimento ludico e di co-creazione nei diversi contesti nazionali.

Primo giorno

Durante il primo giorno, lɜ partner del progetto sono statɜ accoltɜ e introdottɜ al sistema scolastico italiano, nonché al sistema di formazione e reclutamento dellɜ docenti. Tale introduzione ha preparato il terreno per discussioni di gruppo più approfondite, durante le quali lɜ docenti in servizio e in formazione, insieme allɜ coordinatorɜ del progetto dei paesi partner, hanno avuto l’opportunità di confrontare e analizzare i propri sistemi educativi e la professione del docente. Lo scambio ha permesso allɜ partecipanti di osservare i propri sistemi educativi da nuove prospettive, arricchendo la loro comprensione dei punti di forza e delle sfide che li caratterizzano.

Secondo giorno

Il secondo giorno è stato dedicato all’osservazione delle attività di apprendimento ludico co-create presso l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII-Piazzi. Tali attività sono nate da settimane di collaborazione tra docenti in servizio e in formazione, che si sono incontratɜ più volte per progettare un percorso di apprendimento coeso, incentrato su un tema particolarmente stimolante: la meccanica quantistica. L’esperienza ha dimostrato che la scienza non solo può essere insegnata giocando, ma che essa stessa può essere giocosa. Sono state così realizzate tre attività con il coinvolgimento dellɜ alunnɜ della primaria e della secondaria di primo grado. Lɜ alunnɜ hanno contribuito attivamente all’ideazione e alla creazione di tutti i materiali, portando la loro creatività in ogni fase del processo.

Le attività co-create all’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII-Piazzi

La prima attività, “ATOMS & CO ECO-LAB”, è stata una rivisitazione del classico Gioco dell’Oca. Tre classi di scuola primaria si sono sfidate, con due bambinɜ per classe che fungevano da pedine, mentre lɜ loro compagnɜ rispondevano a domande sulla meccanica quantistica in base al colore dello spazio su cui capitavano. Durante la fase preparatoria del gioco, lɜ alunnɜ hanno studiato la struttura dell’atomo, per poi essere sfidatɜ a costruire un modello atomico corretto. Lavorando in piccoli gruppi, hanno così progettato un modello funzionale e preciso, realizzandolo con materiali di recupero e decorandolo in modo creativo. Questo processo pratico ha permesso loro di apprendere e consolidare concetti chiave della meccanica quantistica, sviluppando al tempo stesso abilità importanti come la collaborazione, la creatività e la disposizione al rischio. Inoltre, la preparazione e il gioco sono stati progettati per garantire una partecipazione equa e inclusiva, assicurando che ogni alunnǝ fosse attivamente coinvoltǝ e impegnatǝ.

Il secondo gioco è intitolato “Chi c’era?”, e ha riportato lɜ partecipanti indietro nel tempo, e più precisamente al Congresso di Solvay del 1927 a Bruxelles, dove la famosa cena di gala ha concluso le discussioni su “Elettroni e Fotoni” e “Materia e Luce”. In questo gioco, lɜ partecipanti dovevano indovinare quali scienziatɜ avevano partecipato alla cena, posizionando le loro foto su un tavolo che avevano precedentemente costruito. La successiva associazione di ciascunǝ scienziatǝ ai propri profili biografici e professionali ha contribuito a demistificare lo status iconico di queste figure. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie a un approccio narrativo e alla collaborazione tra lɜ allunnɜ della scuola primaria e quellɜ della secondaria di primo grado. Lɜ alunnɜ più grandi, che possedevano già le conoscenze necessarie, hanno guidato lɜ più giovani attraverso il gioco e il processo di apprendimento. Ciò ha permesso a questɜ ultimɜ di comprendere i concetti in modo più accessibile, mentre lɜ più grandi hanno sviluppato preziose competenze di facilitazione e leadership. Questa dinamica collaborativa ha creato un ambiente di apprendimento ricco e inclusivo, favorendo lo sviluppo di competenze trasversali e arricchendo l’esperienza complessiva per tuttɜ lɜ partecipanti.

La terza attività è stata una versione modificata del gioco da tavolo “Indovina Chi?”, rappresentante 20 scienziatɜ con una equa distribuzione di genere. Questa è stata una preziosa occasione per mettere in evidenza i significativi contributi delle donne nella scienza e affrontare il problema storico del dislivello di genere nei campi STEM. Il gioco è stato creato dallɜ alunnɜ della scuola secondaria, che hanno ricercato lɜ scienziatɜ, il loro lavoro e le loro scoperte. Hanno inoltre realizzato i ritratti stessi di questɜ scienziatɜ e creato il gioco da tavolo utilizzando compensato.

La giornata si è conclusa con una performance dellɜ alunnɜ, che hanno artisticamente rappresentato la meccanica quantistica, recitando una poesia e dando vita a ologrammi.

Terzo giorno

L’ultimo giorno è stato dedicato alla co-valutazione delle attività e alla riflessione sulle esperienze condivise durante la visita.

Un aspetto chiave emerso è stato l’apprezzamento per la collaborazione tra pari durante il processo di apprendimento, un approccio che si è distinto per la sua capacità di coinvolgere attivamente lɜ alunnɜ e di sviluppare competenze trasversali tra gruppi di età diversi. Questo metodo non solo ha dato allɜ alunne la possibilità di ricoprire ruoli diversi all’interno del processo di apprendimento, ma ha anche creato un senso di responsabilità condivisa e di proprietà del loro percorso educativo.

Anche l’inclusività promossa dalle attività co-create è stata ampiamente riconosciuta e ha stimolato discussioni significative su come promuovere un apprendimento personalizzato di alta qualità, mantenendo un ambiente di classe coeso. Questi dibattiti si sono concentrati sull’evoluzione delle strategie di inclusione in ciascun paese partecipante, offrendo nuove prospettive integrate su questo tema, che resta più che centrale nel lavoro dellɜ educatorɜ.

La discussione si è poi spostata sul concetto di apprendimento ludico e sul modo in cui viene applicato nei diversi paesi.  È emerso che, mentre Finlandia e Danimarca tendono ad adottare un approccio bottom-up, in cui l’apprendimento avviene attraverso la scoperta, in Italia, Spagna e Romania l’apprendimento ludico segue generalmente un percorso più strutturato, che integra attività pratiche con l’obiettivo di rinforzare e approfondire le lezioni teoriche. Questo contrasto ha dato vita a uno scambio dinamico di prospettive ed esperienze, durante il quale lɜ partecipanti hanno identificato spunti preziosi su come ciascun sistema possa essere arricchito integrando elementi provenienti dagli altri, favorendo così un approccio più ampio e dinamico all’apprendimento giocoso.

Per concludere la visita, lɜ partecipanti hanno preso parte a un’attività di Photovoice, utilizzando l’espressione creativa per riflettere sulle tre giornate appena trascorse. Questo esercizio ha portato alla ribalta molte delle discussioni precedenti, in particolare le sfide che lɜ insegnanti devono affrontare in ambienti con risorse limitate e in rapido cambiamento, pur ritrovandosi a gestire responsabilità significative. Nonostante le difficoltà individuate, la visita di studio ha sottolineato ancora più marcatamente l’importanza dello sviluppo professionale e il valore delle reti di supporto nell’educazione.

Ti interessa saperne di più riguardo la realizzazione delle azioni del progetto? Leggi la scheda progetto e visita il sito https://21centuryeuteachers.eun.org/ o contatta Cecile La Monica: cecilie.lamonica@cesie.org.

A proposito di XXI-EU-TEACH

XXI-EU-TEACH – 21st Century European Teachers è un progetto di durata di tre anni cofinanziato dal programma Erasmus+ Teacher Academies Partnership for Excellence. In un percorso di collaborazione tra scuole europee si indagherà come lɜ docenti europeɜ possono approcciare e sviluppare l’insegnamento nelle 4 aree tematiche emergenti: potenziamento tecnologico, apprendimento sostenibile, imprenditorialità, apprendimento ludico.

Partner

Per maggiori informazioni

Leggi la scheda progetto e visita il sito https://21centuryeuteachers.eun.org/.

Contatta Cecilie La Monica Grus: cecilie.lamonica@cesie.org.

Una piazza per l’Europa, anche a Palermo

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