JeS continua a esplorare esperienze personali per trasformarle in strumenti di dialogo, inclusione e cambiamento sociale.
Recentemente, questo percorso si è arricchito con diverse attività che uniscono metodologie innovative a temi di grande importanza sociale. Primo tra queste attività, lo Story Circle. Si tratta di una metodologia partecipativa che favorisce la condivisione di storie personali in uno spazio sicuro, in cui tutte le voci sono ascoltate con rispetto e senza interruzioni. A ottobre, questa metodologia è stata utilizzata in un incontro con donne migranti già partecipanti al progetto PLOUTOS, che promuove l’autonomia delle persone migranti attraverso la formazione imprenditoriale. Il racconto personale ha offerto alle partecipanti l’opportunità di avviare un dialogo collettivo, in particolare sulle sfide quotidiane che le persone migranti affrontano ma anche sulle soddisfazioni derivanti dal loro percorso. Le storie emerse hanno contribuito a smantellare gli stereotipi comuni legati alla migrazione, mettendo in luce non solo le difficoltà, ma anche le risorse, la determinazione e la resilienza che la contraddistinguono.
Photovoice è un’altra metodologia chiave del progetto, che unisce fotografia e narrazione per dare visibilità a esperienze soggettive spesso trascurate. In preparazione al Multisensory Workshop che si terrà a fine novembre in Finlandia con i partner del progetto, il team di JeS ha organizzato un’attività in cui lɜ partecipanti hanno selezionato e raccontato fotografie personali legate al tema dell’appartenenza. L’ esercizio ha offerto l’opportunità di esplorare questo concetto sia come esperienza di radicamento in un luogo lontano da “casa”, sia come riflessione sulle disuguaglianze legate alla mobilità globale e ai privilegi connessi ai documenti di viaggio. I temi emersi saranno utilizzati per la creazione di uno spazio multisensoriale, che durante il workshop esplorerà il tema dei diritti umani e dell’appartenenza. Questo ambiente multisensoriale, progettato per coinvolgere diversi sensi attraverso immagini, suoni, oggetti e aromi, avrà l’obiettivo di stimolare una comprensione emotiva e sensoriale delle questioni trattate.
JeS si sviluppa non solo attraverso le proprie attività, ma anche grazie alle sinergie create con altri progetti europei, che arricchiscono l’approccio complessivo e ne ampliano l’impatto. Un esempio di questa collaborazione è la partecipazione al workshop organizzato nell’ambito di EU+Map, un’iniziativa che promuove l’utilizzo dello storytelling e delle metodologie educative non formali. La partecipazione al workshop ha permesso di rafforzare le pratiche del progetto JeS, mostrando come la condivisione di esperienze e metodi possa amplificare l’impatto sociale.
Per seguire gli sviluppi di JeS e conoscerne le novità visita il sito web https://jointstories.eu, seguici su Facebook o contatta Paula Goltzsche: paula.goltzsche@cesie.org.
A proposito di JeS
JeS – Joint eStories: Journeys from Fear to Fair è un progetto finanziato da Erasmus+ KA220-HED – Cooperation partnerships in higher education.
Partner
- LAUREA University of Applied Sciences (Finlandia, Coordinatore)
- UNIVERZA V MARIBORU (Slovenia)
- INCOMA (Spagna)
- UC Limburg (Belgio)
- European Migrant Platform (Belgio)
- CESIE ETS (Italia)
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