La mobilità e il volontariato sono due degli strumenti educativi più potenti per promuovere l’inclusione sociale, sostenere il processo di acquisizione di nuove competenze e valori necessari per accedere al mondo del lavoro. Il progetto Youth crossroads mira a costruire un modello di relazione e interazione positiva fra i giovani volontari e la realtà locale realizzando percorsi di inserimento sociale rivolti ai giovani autoctoni, persone con background migratorio e minori stranieri non accompagnati.
Nel corso del progetto Youth Crossroads, il CESIE ha ospitato 5 volontari europei provenienti da Ungheria, Grecia, Francia, Spagna e Portogallo. Le volontarie e i volontari sono stati inseriti in diverse organizzazioni palermitane per contribuire alle loro attività. Durante il periodo di volontariato hanno anche partecipato e creato diversi laboratori, sono stati coinvolti in attività ricreative, gruppi di discussione, attività di ricerca per progetti locali e comunitari rivolti a giovani e migranti. Tali attività si basavano su metodologie non formali, volte a promuovere e incoraggiare la cittadinanza attiva, il pensiero critico, l’inclusione sociale e la solidarietà tra i gruppi target.
La mostra fotografica è uno dei risultati del progetto e ha permesso a volontarie e volontari di raccontare la loro esperienza attraverso le foto scattate nel corso dei mesi trascorsi a Palermo. L’obiettivo di questo prodotto è quello di sensibilizzare i giovani al dialogo interculturale e alla cittadinanza attiva.
Il prodotto ha come destinatari i giovani, i gruppi di migranti, in particolare ragazze e ragazzi da poco arrivati nel Paese di accoglienza, persone interessate ad azioni inclusive e innovative, centri sociali affiliati al CESIE e agli altri partner locali del progetto. Il prodotto è rivolto anche a chi è alla ricerca di spunti per l’ideazione di attività a livello locale, si pensi alle organizzazioni giovanili che sono o vorrebbero accreditarsi come organizzazioni ospitanti, di invio o di coordinamento, e desiderano saperne di più sul ciclo di vita dei progetti a livello europeo, ma anche a livello internazionale.
Il CESIE ringrazia tutti coloro che hanno contribuito a questo prodotto, ma soprattutto le volontarie e i volontari che vi hanno preso parte: Csaba Simon, Mariana Cardoso, Charlotte Croigny, Carmen María e Katerina Kountourou.
Katerina Kountourou, volontaria SVE al CESIE con il progetto Erasmus + YouthCrossRoads
- Figura 1. Attività con i bambini A Palermo ci sono molte associazioni che organizzano attività rivolte a bambine e bambini. Palermo sembra avere a cuore l’infanzia. Questa foto è stata scattata durante un evento organizzato da diverse scuole dell’infanzia di Palermo. Bambine e bambini erano entusiasti di partecipare alle attività.
- Figura 2. Palermo e la street art Quando si cammina per le strade di Palermo è raro non imbattersi in un’opera di street art. Spesso capita si rimane sorpresi da opere inconsuete, spazi nascosti e luoghi surreali. Infatti, ci sono molti murales, soprattutto sulle pareti di vecchi edifici che presentano la storia di Palermo. Una delle cose che preferivo a Palermo era passeggiare e osservare queste immagini. Questa è la mia opera preferita!
- Figura 3. Visita guidata della città con la scuola di italiano Vorrei condividere anche questa foto scattata durante la mia lezione di italiano ad Itastra, un giorno abbiamo svolto una lezione all’aperto per scoprire uno degli aspetti della cultura della città: i pupi!
Csaba Simon, volontario SVE al CESIE con il progetto Erasmus + YouthCrossRoads
- Figura 1. Palermo Pride 2019 La mia prima “missione” / apparizione pubblica con il CESIE si è svolta al Palermo Pride pochi giorni dopo il mio arrivo. Il CESIE era presente, insieme a tante altre associazioni locali, su uno dei carri per mandare un messaggio importante, regalare palloncini e bevande e far muovere la folla festante al ritmo della techno. Ero già stato ad un Pride a Londra, ma era diverso, era tutto più organizzato e distanziato, dal momento che c’erano dei cordoni a separare i carri dal pubblico. A Palermo il Pride è una vera e propria esperienza condivisa, tutta la città sembra unita nei festeggiamenti. Mi ricordo di aver pensato “Sì, Palermo è stata la scelta giusta!” mentre tornavo a casa.
- Figura 2. Stagisti e un volontario nell’open space del CESIE Bisogna lavorare: i progetti europei non si gestiscono da soli. Tuttavia, le mie care colleghe e i miei cari colleghi dell’open space ed io sappiamo bene che c’è sempre tempo per divertirsi e mettersi in posa.
- Figura 3. Vucciria al mattino Dall’alto sembra un posto piuttosto tranquillo, eppure questa è la piazza principale di Sin City. Non ci sono le regole, ma solo shot, birre, reggaeton, fumo e un po’ di buon vecchio crimine organizzato. La Vucciria era uno dei famosi mercati storici di Palermo, ma ora è conosciuta per la sua vivace vita notturna. Questa è per me l’essenza della città: rappresenta quasi tutto quello che c’è da sapere sulla vita a Palermo.
- Figura 4. Gruppo Etna Eva, Carmen, Pablo, Pablo, Camille e Csaba si divertono a scalare l’Etna nonostante la lieve mancanza di ossigeno. Uno dei miei migliori viaggi con uno dei migliori gruppi di sempre – e ce ne sono stati molti – durante tutto il mio SVE. Camminare sulla cima di questo enorme vulcano attivo è come mettere piede su un altro pianeta. È il miracolo più grandioso dell’isola.
- Figura 5. Formazione iniziale a Roma Volontari da tutta Italia si incontrano per una settimana di formazione a Roma nel novembre 2019. Le mattine sono dure per le volontarie e i volontari abituati a tirare tardi per socializzare. Abbiamo imparato molto sull’Italia, sul volontariato e abbiamo acquisito importanti competenze trasversali. Abbiamo giocato, girato dei video, registrato dei podcast, siamo andati a visitare la città e abbiamo cantato insieme al karaoke. La migliore formazione alla quale abbia mai partecipato.
- Figura 6. Ultima colazione insieme Due francesi, uno spagnolo, un catalano, un portoghese, un belga/olandese e un ungherese fanno colazione insieme per l’ultima volta nel Quartier generale dei Volontari in via Tripoli 15. L’epidemia di Covid 19 aveva appena colpito duramente l’Italia, il lockdown stava per iniziare e, purtroppo, in molti hanno deciso di finire prima la loro esperienza. Avremmo dovuto salutare presto molti amici, ma quella mattina il nostro spirito era ancora intatto.
- Figura 7. Benvenuti ad APERITIVO sull’isola di Stromboli Ci siamo svegliati a Lipari, siamo andati a Vulcano per arrampicarci sul vulcano e per fare il bagno nei laghi di fango e poi siamo arrivati a Stromboli dove il padrone del B&B ci ha offerto un bellissimo aperitivo di benvenuto. È stata una giornata impegnativa, eravamo stanchi morti a quel punto, comunque avremmo ancora camminato fino a Stromboli e avremmo visto la lava uscire dai crateri. Ho viaggiato con un gruppo di studenti Erasmus e con uno degli ultimi volontari rimasti, Tosca. Questo viaggio intorno alle isole Eolie al termine del lockdown è stata un’esperienza unica, queste meraviglie naturali, di solito affollate da orde di turisti provenienti da tutta Europa, erano facilmente accessibili, quasi deserte, in effetti non c’era nessun altro nei dintorni.
- Figura 8. Ultima mattinata, ultimo bagno al mare La mia ultima sera a Palermo sono uscito per un’ultima deliziosa pizza con gli amici, abbiamo passato la notte fra Piazza Sant’Anna e la Vucciria, poi siamo stati a Piazza Magione, e infine siamo finiti a nuotare al Foro Italico mentre sorgeva il sole. Ero ancora bagnato quando ho dovuto correre per prendere il mio volo che stavo quasi per perdere. Non poteva esserci finale migliore.
Carmen Maria, volontaria SVE al CESIE con il progetto Erasmus + YouthCrossRoads
- Figura 1. Il sole non manca mai a Palermo Nel primo mese dal mio arrivo, dopo il lavoro, le altre volontarie e volontarie mi portavano in giro per godermi il sole ed assaggiare cibo tipico palermitano!
- Figura 2. Una campagna di sensibilizzazione Abbiamo deciso di concludere un laboratorio sull’arte terapia al CESIE con una performance in una piazza molto famosa del centro città. Mi ricordo che eravamo tutti nervosi ma ci siamo divertiti molto. Io ho vinto anche la paura di parlare in pubblico.
- Figura 3. Trekking a Monte Pellegrino Quando abiti a Palermo è quasi un dovere fare la famosa “acchianata” di Monte Pellegrino, da dove si vede tutta la città! Io l’avrò fatta almeno una ventina di volte, sempre in buona compagnia!
- Figura 4. Persone al Centro Astalli Il Centro Astalli ospita diverse persone con diverso background migratorio. Questa foto è stata scatata durante le attività di volontariato con una delle tante persone che ho conosciuto al Centro Astalli, e che non dimenticherò!
- Figura 5. Quando non ti piace il sole L’estate siciliana è bellissima, ma è ancora più bello quando porti il tuo coinquilino ungherese a mare e lui ha paura del sole, è sempre divertente prendere in giro un amico (alla fine si è abituato e andava sempre in spiaggia).
- Figura 6. Giro in barca Nel corso di questa giornata abbiamo scoperto qualcos’altro sulla Sicilia grazie ad alcuni amici del CESIE e al mentor che ci hanno portato a fare un giro in barca. Una nuova e bellissima esperienza.
- Figura 7. Durante le attività al Centro Astalli Questa foto è stata scattata durante le attività al Centro Astalli, Io e Pablo. Pablo era un volontario del CESIE arrivato grazie a un altro progetto SVE.