Secondo dati UNICEF, tra il 2014 e il 2018, più di 70.000 minori stranieri non accompagnati e separati sono giunti in Italia, dopo aver attraversato il mare, di cui il 90% tra i 15 e i 17 anni.[1] L’inclusione sociale di giovani con background migratorio è diventata una delle priorità più urgenti all’interno dell’agenda politica dell’Unione Europea. Le barriere nel raggiungimento di quest’obiettivo sono numerose, a volte persino difficili da individuare: la paura del rifiuto o del fallimento, la vergogna associata alla necessità di scappare dalla propria terra, traumi non diagnosticati, le differenze tra sistemi educativi. A queste si aggiungono una serie di ostacoli, involontariamente creati dall’insegnante, per scarsità di tempo o un’insufficiente preparazione multilinguistica e culturale.
L’inclusione sociale è un elemento indispensabile per la costruzione dell’identità personale e di un senso di appartenenza al gruppo. L’istruzione è uno strumento essenziale per assicurare livelli più elevati di inclusione socio-economica e migliori prospettive future per gli studenti con background migratorio.
Pertanto, è il momento di intervenire tramite modelli di insegnamento innovativi, inclusivi e interculturali, che siano in grado di coinvolgere le famiglie dello studente migrante e prevenire il rischio di esclusione sociale, del divario nel rendimento scolastico di alunni con background migratorio e nativi, e dell’inasprirsi del fenomeno di dispersione scolastica.
Quali strategie possono essere messe in campo per l’inclusione di studenti con background migratorio?
Tali domande sono state discusse durante il primo Info Day del progetto Erasmus+ TEACHmi, che ha avuto luogo Venerdì 16 Ottobre 2020, presso “Al Fresco Giardino e Bistrot” (Palermo, Italia). L’evento, organizzato durante le giornate Erasmus+ 2020, promosse dalla Commissione Europea, è stato un’occasione di confronto e dialogo, che ha coinvolto scuole, organizzazioni locali e rappresentanti del Comune di Palermo.
Attraverso attività interattive, i partecipanti hanno potuto approfondire la tematica di didattica inclusiva, stabilendo delle connessioni con gli obiettivi e le prossime tappe del progetto.
La prima risorsa, il “Toolbox di lingue di insegnamento per studenti con background migratorio” sarà disponibile online e presentata durante tre giornate di seminari formativi tra febbraio e aprile.
Ti piacerebbe saperne di più? Sei interessato a prendere parte alla formazione?
Contatta Simona Sglavo: simona.sglavo@cesie.org.
Sul progetto
TEACHmi – Teacher preparation for migrant school inclusion è cofinanziato dal programma Erasmus+, Azione Chiave 3 – Sostegno alla riforma delle politiche – Inclusione sociale e valori comuni: il contributo nei settori dell’istruzione e della formazione.
Partner
Il partenariato si compone delle seguenti organizzazioni:
- University of Piraeus (UNIPi) (Grecia, coordinatore),
- Enoros Consulting Ltd (Cipro),
- University of Coimbra (UC) (Portogallo),
- UC Leuven-Limburg (UCLL) (Belgio)
- CESIE (Italia)
- College of pedagogy – Pleven (Bulgaria)
Per ulteriori informazioni
Leggi la scheda progetto.
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Contatta Simona Sglavo: simona.sglavo@cesie.org.
[1] UNICEF (2019). At a crossroads. Unaccompanied and separated children in their transition to adulthood in Italy: https://www.unicef.org/eca/media/8591/file/report-unaccompanied-italy.pdf