Sport e inclusione delle donne immigrate: le buone pratiche raccolte da SCORE

giovedì 26 Novembre 2020

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Le donne immigrate e rifugiate affrontano molteplici forme di pregiudizi che le pongono in una situazione di vulnerabilità, trovando difficile l’accesso ai servizi, alle opportunità di lavoro e alla formazione nei paesi ospitanti.

Il progetto SCORE mira a facilitare il contatto sociale tra diversi gruppi etnici e promuovere il senso di appartenenza e di identità condivisa con la comunità locale per aumentare la tolleranza e ridurre i pregiudizi. Inoltre il Progetto SCORE mira ad un dialogo costruttivo tra i professionisti che lavorano nel campo dello sport e le donne immigrate e rifugiate, guidando un cambiamento verso un sistema inclusivo e rafforzando l’idea dello sport come strumento di inclusione sociale.

Dai questionari online, i partner hanno scoperto che la sfida più grande dello sport femminile è “combattere gli stereotipi nello sport” e la mancanza di supporto finanziario in termini di strutture e attrezzature. Quasi la metà degli intervistati ha evidenziato l’istruzione delle giovani ragazze come l’azione più importante da intraprendere, insieme al ruolo dell’educazione degli sportivi riguardo alla partecipazione femminile.

La mancanza di partecipazione sportiva è una sfida importante che influisce negativamente su un’efficace integrazione nel paese ospitante. Ci sono ragioni pratiche alla base di ciò, come difficoltà di trasporto, barriere linguistiche, doveri familiari e mancanza di informazioni sulle attività sportive; mentre d’altra parte ragioni culturali si riferiscono al genere degli altri giocatori e / o allenatori, insieme al disaccordo familiare per la partecipazione sportiva e al disagio per l’abbigliamento sportivo.

SCORE ha identificato 15 pratiche sulla partecipazione delle donne immigrate e rifugiate alle attività sportive locali, offrendo uno spazio sicuro per aumentare la tolleranza e il rispetto reciproci, nonché per ridurre i pregiudizi e la xenofobia.

Attualmente i partner stanno lavorando al corso di formazione per il rafforzamento delle capacità degli allenatori nello sviluppo di competenze professionali per promuovere il dialogo e prevenire pratiche discriminatorie, nonché per portare avanti il ​​processo di inclusione per le donne immigrate e rifugiate attraverso le attività sportive.

Per maggiori informazioni contattare Luisa Zappalà – luisa.zappala@cesie.org e visita la pagina FB ufficiale www.facebook.com/WomenScore2020/.

 

MOVE: giovani in azione per un’Europa inclusiva

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MOVE ha coinvolto giovani di Italia, Spagna, Belgio e Cipro per sensibilizzarli sulla migrazione e promuovere inclusione sociale e coesione europea. Attraverso laboratori, campagne e il Gioco dell’Oca MOVE, i partecipanti hanno sviluppato empatia e consapevolezza delle sfide legate all’inclusione. Il percorso si è concluso con la presentazione del Decalogo dell’Inclusione MOVE, strumento per società più coese.

CESIE ETS