Lɜ agricoltorɜ di oggi si trovano di fronte a sfide complesse e ambiziose: produrre in modo sostenibile, affrontare i cambiamenti climatici, garantire elevate quantità di prodotti senza inquinare e, allo stesso tempo, assicurarsi un reddito adeguato. Queste sfide non possono essere affrontate solo dallɜ agricoltori stessɜ. È necessario un approccio integrato che coinvolga il mondo della ricerca, della formazione e delle imprese. Questi attori collaborano continuamente per sperimentare nuove soluzioni tecnologiche, pratiche e competenze che possano innovare e sostenere il settore agricolo. RELIEF sta creando occasioni per diffondere esperienze e conoscenze, contribuendo così a promuovere un’agricoltura più sostenibile ed efficiente.
Il 23 maggio si è svolto a Stia (Arezzo), presso Officine Capodarno, il workshop “Bioeconomia in agricoltura: comprendere le opportunità concrete offerte dalla bioeconomia per gli attori rurali“, occasione di scambio di conoscenze e pratiche agricole di bioeconomia circolare e opportunità di aggiornare le competenze della forza lavoro agricola.
Questo evento è stato organizzato da DREAM Italia in collaborazione con Università di Firenze e CESIE, seguendo l’obiettivo di RELIEF di sviluppare e fornire un approccio innovativo per l’insegnamento della bioeconomia in agricoltura. RELIEF si propone di creare risorse di apprendimento specifiche per lɜ professionistɜ del settore agricolo.
La giornata è iniziata con il saluto di benvenuto da parte di Lilia Orlandi, Presidente e Business Developer di DREAM Italia, la quale ha sottolineato l’importanza del collegamento tra il mondo accademico e la società civile e lo scambio di pratiche che arricchiscono entrambe le realtà. Ha anche ricordato che l’evento si colloca nella Giornata Nazionale della Bioeconomia promossa da Claster Spring, rendendolo ancora più significativo. Ha ribadito l’impegno di DREAM nel supportare il mondo agricolo attraverso progettualità innovative che affrontano le sfide odierne e ha enfatizzato come la conoscenza e l’adozione di nuove pratiche possano trasformare l’agricoltura.
Mariasole Galfré, Ambasciatrice della resilienza ambientale e project manager di RELIEF per DREAM, ha presentato il progetto RELIEF, evidenziando lo sforzo collaborativo nello strutturare una formazione innovativa per i beneficiari. Ha sottolineato che la bioeconomia ha senso solo se integrata in un’economia circolare globale, che mira a garantire sostenibilità a lungo termine.
Paolo Armanasco dell’Università di Firenze, ha parlato dei vantaggi dell’agrivoltaico, includendo anche i benefici economici per gli agricoltori. Durante la discussione, sono emerse domande riguardo agli studi sulla produttività e all’aumento delle patologie legate all’uso di impianti agrivoltaici.
Giovanni Barbieri, coordinatore dell’area progetti internazionali ed europei di LAND Impresa Sociale, ha presentato gli ambiziosi obiettivi di questa giovane realtà presente sul territorio siciliano. LAND adotta un approccio innovativo all’ambiente e all’energia, promuovendo un sistema di agricoltura e sperimentazione basato sui principi della transizione verde e che ha al centro un impianto sperimentale di agrivoltaico. L’impresa si distingue per il suo impegno nell’innovazione e nella ricerca, con particolare attenzione all’ambiente e alla rigenerazione sociale.
Barbieri ha discusso il ruolo fondamentale del dottore agronomo e l’importanza della componente energetica, evidenziando la figura dell’agricoltore 4.0, che combina la conoscenza del terreno con tecnologie avanzate per migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle pratiche agricole.
LAND, insieme a CESIE e Coreras, sta avviando in Sicilia una Scuola di Eccellenza Professionale sull’agricoltura climaticamente intelligente nell’ambito del progetto EVECSA. Questa iniziativa mira a rendere l’agricoltura più resiliente grazie alla formazione della forza lavoro su nuove tecnologie e pratiche di agricoltura sensibile al clima.
Tommaso Barsali di RE-CORD ha poi illustrato la produzione di biochar e la sua applicazione in agricoltura, spiegando come il biochar possa migliorare la fertilità e la resa del suolo utilizzando i residui agricoli. Ha condiviso i risultati di sperimentazioni in corso, evidenziando come il biochar comparato con altre soluzioni, aiuti ad affrontare la variabilità del clima e trattenga meglio l’acqua rispetto ad esempio al compost tradizionale.
Silvia Scozzafava di Aichi Obiettivo 20_ BlockCO2 ha esplorato le opportunità offerte dalla certificazione trasparente tramite tecnologia blockchain per le aziende agricole. Ha sottolineato l’importanza di mettere a sistema le conoscenze e ha presentato la sua start-up innovativa fondata nel 2020, che aiuta le aziende a diventare “net zero”. La Dott.ssa Scozzafava ha evidenziato i problemi di integrità esistenti a fronte della grande affidabilità dei carbon credit ottenuti dal biochar, mostrando le potenzialità elevate per l’uso degli scarti da potatura.
Sara Guerrini di NOVAMONT ha discusso le applicazioni dei materiali biodegradabili e compostabili in agricoltura, concentrandosi sull’importanza di una bioraffineria integrata nel territorio. Ha presentato tecnologie legate all’agricoltura e alle fonti rinnovabili, e ha fornito esempi concreti dell’uso del Mater-Bi in agricoltura, dimostrando come gli scarti agricoli possano essere valorizzati in modo sostenibile.
Aria Piegari di Biodea ha aggiunto una prospettiva ulteriore sulla valorizzazione delle biomasse in agricoltura, contribuendo alla discussione sulle soluzioni innovative per migliorare la sostenibilità e la produttività del settore.
Pietro Picuno dell’Università della Basilicata ha presentato il progetto TANGO Circular, che si focalizza sulla valorizzazione delle biomasse in agricoltura, evidenziando le varie iniziative di formazione che si svolgono in Italia.
Leonardo Nibbi, dell’Università di Firenze ha concluso introducendo la formazione RELIEF, fondata su un’analisi dei bisogni e caratterizzata da multidisciplinarità di argomenti. Ha sottolineato che la bioeconomia è un settore articolato, come dimostra l’agrivoltaico, che integra componenti agricole e tecnologiche.
La formazione RELIEF è strutturata in cinque moduli e quattro unità di apprendimento per ciascuno, declinate sia in un contesto universitario (3 CFU), sia in una versione di formazione professionale per operatorɜ sul campo (1 CFU). I materiali didattici sono disponibili in cinque lingue e sono fruibili anche attraverso una piattaforma di apprendimento online, rendendoli accessibili a una vasta gamma di utenti.
L’evento si è concluso con un vivace spazio di confronto, in cui lɜ partecipanti hanno potuto discutere e condividere le loro esperienze e opinioni sulla bioeconomia in agricoltura.
Questo workshop ha rappresentato un’importante occasione per esplorare le concrete opportunità offerte dalla bioeconomia agli attori rurali, sottolineando l’importanza della collaborazione e dell’innovazione nel promuovere un’agricoltura sostenibile e competitiva.
Se desideri conoscere tutte le novità del progetto visita https://relief.uop.gr/ e seguici su Facebook.
A proposito di Relief
RELIEF – euRopean bio-Economy aLliancE in Farming è un progetto finanziato dall’Unione Europea che mira a sviluppare un approccio innovativo per l’insegnamento della bioeconomia in agricoltura, fornendo risorse didattiche specifiche per i professionistɜ del settore.
Partner
- UOP – University of Peloponnese (Grecia, coordinatore)
- ReadLab P.C. (Grecia)
- OTC – Olympic Training & Consulting LTD (Grecia)
- CERTH – Centre for Research and Technology Hellas Greece (Grecia)
- UNIFI – Università degli Studi di Firenze (Italia)
- Terinov (Portogallo)
- Innovade LI (Cipro)
- MDU – Mälardalen (Svezia)
- UAc – Universidade Dos Acores (Portogallo)
- Dream (Italia)
- SwIdeas (Svezia)
- CESIE (Italia)
Per maggiori informazioni
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Contatta Caterina Impastato: caterina.impastato@cesie.org.