Cosa significa fare educazione sessuale e affettiva? Di quali tematiche stiamo parlando? Ci sentiamo di farlo, in quanto educatorɜ, in tutti i contesti che attraversiamo? Quanto della nostra identità ci portiamo dentro? Quali competenze ci servono? Le possediamo?
È a partire da queste domande che abbiamo organizzato anche quest’anno una formazione intensiva per la comunità educante sul tema dell’educazione sessuale completa. Il ciclo di incontri “TeenTalks”, organizzato nell’ambito del progetto LOVEACT nel mese di marzo scorso, ha visto riunirsi un nutrito gruppo di docenti, educatorɜ, attivistɜ e professionistɜ nel campo dell’educazione, consapevoli della necessità di creare sempre più spazi di discussione e riflessione, oltre che di scambio di conoscenza. È infatti ormai chiaro che l’interazione con adolescenti sul tema della sessualità debba arrivare solo dopo aver effettuato un processo di autoriflessione su chi siamo come persone. A quel punto possiamo lasciare spazio alle competenze che abbiamo in quanto educatorɜ.
“Amarsi è il primo step necessario a vivere la propria vita pienamente e, per ottenere questo, non si può prescindere da una conoscenza profonda di sé, delle persone che abbiamo vicino, dei nostri desideri, delle relazioni, dei rischi insiti in tante dinamiche sociali. Educazione sessuale è un atto d’amore verso se stessɜ. L’educazione all’affettività da tutti gli strumenti per autotutelarsi. Il mondo delle relazioni e la società pongono sfide e rischi che bisogna saper fronteggiare per star bene e godere pienamente della propria vita sessuale, affettiva e sociale.”













Dopo il primo incontro introduttivo in cui è stato esplorato il concetto di educazione sessuale e affettiva, aprendo le porte a una visione ampia e inclusiva delle diverse dimensioni della sessualità, le formatrici Lidia Oteri, Giada Saguto e Gea Di Bella hanno affrontato, attraverso elementi teorici e attività non formali, argomenti cruciali come genere, salute sessuale, relazioni, disabilità e sessualità, violenza di genere e intersezionalità. Gli incontri, organizzati da EPYC, sono stati per tuttɜ lɜ partecipanti un’occasione di profonda condivisione e crescita.
“È stato molto interessante discutere attorno ai temi della violenza di genere, perché, nella mia piccola esperienza rispetto agli approcci educativi, ho sempre sperimentato difficoltà nello spiegare e far comprendere cos’è la violenza di genere”.
Ora, con gli strumenti affinati durante gli incontri e il sostegno della Consulta cittadina per l’educazione sessuale e affettiva, lɜ educatorɜ appena formatɜ si cimenteranno nella sperimentazione di alcune delle attività svolte insieme con gruppi di adolescenti, in un viaggio di scoperta e consapevolezza.
“È stata una bella opportunità per colmare lacune, confermare conoscenze precedentemente apprese e per imparare cose nuove. Ho la mente piena di input nuovi. Una volta sedimentata l’esperienza complessiva utilizzerò certamente tutti i materiali forniti e credo che si creerà un nuovo canale comunicativo tra me e lɜ alunnɜ”.
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A proposito di Love Act
Love Act – Living positive and intersectional sexuality education for gender-based violence prevention è finanziato dal programma CERV-2022-DAPHNE.
Partner
- CESIE (Italia, coordinatore)
- Elan Interculturel (Francia)
- Symplexis (Grecia)
- DDG (Lituania)
- The Square Dot Team (Belgio)
- CSI (Cipro)
- Intered (Spagna)
- UPV/EHU (Spagna)
Per ulteriori informazioni
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Contatta Francesca Barbino: francesca.barbino@cesie.org.