Akinda e i tutori volontari in Germania: Confronto tra le realtà di Palermo e Berlino

lunedì 8 Ottobre 2018

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Akinda e i tutori volontari in Germania: Confronto tra le realtà di Palermo e Berlino

Roberta Lo Bianco, coordinatrice della nostra unità Migrazione premiata nel 2017 da Fondazione Cariplo come una delle prime tutrici volontarie di minori stranieri non accompagnati in Italia, racconta la visita studio alla scoperta del sistema dei tutori volontari in Germania e il progetto Akinda.

Ecco il suo resoconto della visita studio.

Dal 1 al 4 ottobre, mi sono recata a Berlino poiché nel dicembre 2017 la Fondazione Cariplo mi ha premiata in quanto una delle prime persone in Italia ad assumere il ruolo di tutore volontario di minori stranieri non accompagnati. Come premio, in maniera inaspettata, ho ricevuto una visita studio a Berlino presso organizzazioni che lavorano con minori stranieri e con tutori volontari.

Finalmente il giorno fatidico è arrivato ed eccomi nella fredda e piovosa Berlino, con un appuntamento fissato con l’associazione Xenion e.V., nello specifico con Claudia Schippel, per conoscere il progetto Akinda, fondato nel 1997; si tratta di un progetto di intervento psico-sociale che rientra dentro un network di tre organizzazioni che formano e consigliano i tutori volontari a Berlino.

Akinda offre supporto, counselling e programmi formativi a volontari che hanno assunto volontariamente il ruolo di tutori.

Anche nel caso di Berlino, la figura del tutore volontario nasce in seguito alla riflessione che il tutore identificato a livello istituzionale fosse inadeguato per garantire un processo di presa in carico dei minori presenti sul territorio di Berlino. Inadeguato perché pressoché formale in quanto i tutori pubblici avevano più di 50 tutele cadauno; questo significava che nessuna relazione personale e di riferimento venisse attivata con i minori.

Nel periodo 2012-2013 quando il numero dei minori stranieri soli accolti a Berlino aumentò, si rese necessaria l’attivazione di una call rivolta alla società civile per l’individuazione di tutori volontari. La risposta fu significativa e Akinda, con un parziale supporto finanziario da parte della municipalità, cominciò ad occuparsi della selezione, formazione, monitoraggio e supporto di tutori nei percorsi di accompagnamento fino alla maggiore età di ragazzi e ragazze dell’età media di 15-16 anni.

Akinda offre un percorso strutturato ai tutori volontari, ed è importante condividere questo approccio anche con le Istituzioni che in città come Palermo si occupano di questo ambito, e con i Garanti per l’Infanzia e l’adolescenza a livello metropolitano e regionale.

Akinda offre infatti:

  • Eventi informativi una volta al mese per coloro che sono interessati ad avere maggiori informazioni su questo ruolo volontario.
  • Counselling e interviste individuali per conoscere le motivazioni, attitudini, competenze e qualificazioni dei candidati.
  • Un programma formativo obbligatorio su competenze interculturali, sensibilizzazione su stereotipi e pregiudizi; introduzione alla cornice legale nella quale si inserisce il tutore volontario; riflessioni su ruolo e sui doveri del tutore; introduzione alle leggi sull’asilo e sulla migrazione vigenti; infine una presentazione della situazione dei minori nel sistema welfare giovanile.
  • Matching tra i volontari e i minori, in collaborazione con gli educatori del servizio sociale di Berlino
  • Supporto e monitoraggio dei tutori volontari
  • Formazioni regolari su argomenti quali sistema educativo, trauma, aspetti legali della residenza dei minori, procedure di asilo etc.
  • Counselling telefonico che offre supporto legale, pedagogico e accompagna i tutori nel caso di conflittualità con le istituzioni o difficoltà di relazione con i minori presi in carico.
  • Promozione del networking tra i tutori attraverso incontri di gruppo e supervisioni.

Inoltre Akinda ha anche identificato un’altra figura di appoggio per i minori stranieri non accompagnati che si pone come figura di supporto anche per i tutori volontari: il mentor.  Anch’essa una figura volontaria, il mentor si occupa di rintracciare opportunità formative, ricreative, lavorative per i minori nel territorio tedesco. Tale figura quindi collabora strettamente con i tutori e risulta essere una risorsa fondamentale nei percorsi di inclusione socio-lavorativa dei minori migranti.

Ringrazio Claudia Schippel e Anna Lutteroth per la loro disponibilità e gentilezza; Aliou Diop di Sunigal per aver partecipato a questo incontro, condividendo l’esperienza milanese e soprattutto la Fondazione Cariplo che ha permesso tale arricchimento e scambio di esperienze.

CESIE ETS