ASIT a Vienna per difendere l’infanzia e porre fine alla tratta di minori

venerdì 9 Maggio 2025

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La 25ª Conferenza OSCE “Alliance Against Trafficking in Persons” ha rappresentato un momento comunitario di confronto internazionale, di presa di responsabilità, di impegno e soluzioni all’avanguardia per contrastare la tratta di esseri umani e nello specifico la tratta di minori. Grazie all’utilizzo di nuove tecnologie innovative e ad approcci basati su dati, sono stati esplorati nuovi strumenti digitali, metodologie di prevenzione online e modelli di cooperazione multidisciplinare, intersettoriale e internazionale.

L’apertura dell’OSCE al terzo settore è stata fondamentale e ha permesso al CESIE, grazie al progetto ASIT, di partecipare attivamente a questo importante confronto internazionale, condividendo le proprie innovazioni e contribuendo allo sviluppo di protocolli efficaci.


Verso un’azione collettiva

Il tema di quest’anno, “Protecting Childhoods, Shaping Futures” ha posto l’accento su un imperativo cruciale: rinnovare l’impegno e unire le forze per porre fine alla tratta di minori. Attraverso un’analisi dettagliata delle tendenze attuali, sono state esplorate le diverse vulnerabilità dei minori come quelli  in istituti di accoglienza, minori con disabilità, comunità emarginate – e le intersezioni tra queste condizioni. Sono state inoltre individuate le lacune nelle risposte esistenti, nell’ottica di nuove strategie di risposta efficace.

I relatori hanno illustrato pratiche promettenti e strumenti digitali all’avanguardia, capaci di potenziare la prevenzione, l’identificazione precoce e la protezione delle vittime. L’invito rivolto agli stati partecipanti OSCE è stato chiaro: abbracciare un approccio “whole society”, ovvero che coinvolga tutta la società, basato su partenariati solidi tra governi, società civile, settore privato e comunità locali, dove la responsabilità condivisa diventi il perno di ogni strategia efficace.

Questi bisogni riflettono perfettamente la missione di ASIT: sviluppare strumenti digitali innovativi, rafforzare la cooperazione tra settori diversi e potenziare le istituzioni nella lotta contro la tratta, con particolare attenzione allo sfruttamento online, sempre più presente e nascosto nella nostra società, poiché gli autori di reato sono sempre più veloci delle risposte dei governi, delle politiche e delle strategie, per porre fine alla tratta di esseri umani e nel caso specifico di minori.

Diversi rappresentanti dell’OSCE, rappresentanti sia di ONG internazionali che testimonianze di sopravvissuti hanno donato alla platea le loro esperienze e competenze, l’impegno promulgato e i propri bisogni.

I tre panel principali:

  • The evolving landscape of child trafficking – Il panorama in evoluzione della tratta di minori ha fatto luce sui trend emergenti e sui pattern di sfruttamento attuali. Esperti dell’UNODC, rappresentanti dell’Internet Watch Foundation, procuratori e sopravvissuti hanno analizzato i nuovi canali digitali utilizzati per il reclutamento e lo sfruttamento dei minori. Maria Grazia Giammarinaro ha moderato il dibattito, mettendo in evidenza l’importanza cruciale della data‑driven intelligence per un monitoraggio in tempo reale e un intervento tempestivo.
  • From vulnerability to innovation – dalla vulnerabilità all’innovazione. Il secondo panel, ha esplorato nuovi rischi e soluzioni all’avanguardia. Guidati da Diane Schmitt, Coordinatrice UE anti‑tratta, e Heather Komenda dell’IOM, insieme ad esperti di ONG e sopravvissuti. I relatori hanno condiviso gli ultimi strumenti di screening digitale e le migliori pratiche per il recupero delle vittime. Robbert Hoving ha moderato il dibattito, stimolando un confronto sui metodi più efficaci per trasformare la vulnerabilità in opportunità di protezione.
  • Infine, il terzo panel “It takes a village to raise a child” – serve un intero villaggio per crescere un bambino – ha suscitato emozioni forti e coinvolgenti. A rappresentare il settore privato è intervenuto il rappresentante di Nespresso Austria, che ha condiviso la visione dell’azienda riguardo la sostenibilità e la responsabilità sociale. La sessione è stata moderata da Gustav Lindström della CBSS, che ha posto un forte accento sulla necessità di una collaborazione tra i vari attori coinvolti.

La sessione finale, con le voci di sopravvissuti e coordinatori OSCE, dove è stata ribadita l’urgenza di un impegno congiunto e di un’azione coordinata è stata particolarmente emozionante. L’intervento dei sopravvissuti, in particolare, ha suscitato un’ondata di empatia e un forte senso di solidarietà, dove le loro parole non sono state solo un richiamo alla giustizia, ma un invito a non dimenticare mai il dolore e la sofferenza vissuti, nell’ottica di proteggere i minori che possono ancora essere salvati. La chiusura dell’incontro ha lasciato un segno profondo, evidenziando l’urgenza di un impegno collettivo per contrastare la tratta di minori e per costruire un futuro migliore.

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A proposito del progetto

ASIT – Adequate Support measures and Improved capacities in countering THB è un progetto finanziato dal programma ISF-2022-TF1-AG-THB (Call for proposals on actions against trafficking in human beings).

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Contatta Cinzia Broccolo: cinzia.broccolo@cesie.org.

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