Dobbiamo a Mario la verità. Non accettiamo l’ennesimo caso irrisolto

venerdì 17 Luglio 2020

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Abbiamo appreso con dolore la triste e scioccante notizia della morte di Mario Carmine Paciolla. Abbiamo conosciuto e apprezzato Mario durante la sua partecipazione a CABURERA, un progetto ENPI nell’ambito del quale ha svolto un tirocinio in Giordania, presso Al-Hayat, e a Palermo. Durante la sua esperienza, si è distinto per la sua sensibilità, senso di responsabilità e partecipazione attiva a tutte le attività che portiamo avanti nella difesa dei diritti dei più deboli. Mario aveva 33 anni, una forte passione per la cooperazione internazionale e si è sempre impegnato per la pace e la giustizia sociale. Da dicembre lavorava in Colombia come operatore ONU addetto alla verifica degli accordi di pace delle Nazioni Unite tra il governo colombiano e i guerriglieri rivoluzionari della FARC. Sarebbe dovuto tornare nella sua Napoli il 20 luglio. È morto in circostanze sospette. Nei suoi ultimi giorni aveva confessato alla sua famiglia preoccupazione e inquietudine per qualcosa che lo faceva sentire minacciato. Il caso è stato ricostruito come suicidio, ma fin da subito è apparso evidente che non si trattasse di una ricostruzione esatta per le ferite da taglio presenti sul suo corpo. La morte di Mario è una grave perdita per tutti quelli che operano nella cooperazione internazionale. Insieme a Per Esempio Onlus e HRYO – Human Rights Youth Organization, ci uniamo al dolore della sua famiglia, degli amici e delle amiche, dei colleghi tutti. Ai suoi cari va tutto il nostro cordoglio e affetto. Chiediamo che sia fatta chiarezza sull’accaduto, ci uniamo all’appello dei genitori di Mario, Anna Motta e Giuseppe Paciolla, e invitiamo tutti a sottoscrivere la petizione destinata al Ministero degli Esteri, affinché la morte di Mario non venga archiviata come l’ennesima tragedia senza risposte. Lo dobbiamo alla sua famiglia, lo dobbiamo a Mario. 

#IostoconMarioPaciolla

 

Dai sogni alle scoperte: che cosa fa STEAM Tales per ispirare la prossima generazione di ragazze ad entrare nel mondo delle STEM

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Rita Levi-Montalcini, brillante scienziata e vincitrice del Nobel, ha superato le difficoltà del suo tempo per rivoluzionare la neurobiologia e aprire la strada a nuove scoperte nel trattamento di malattie come il cancro e l’Alzheimer. STEAM Tales si ispira alla sua storia per motivare le ragazze a esplorare le STEM, offrendo modelli di ruolo femminili e diversificati, e abbattendo gli stereotipi di genere. Il progetto include anche esperimenti pratici per coinvolgere i giovani in modo interattivo e stimolare il loro interesse per la scienza.

Get Political: giovani protagonistɜ della democrazia

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Get Political è un’iniziativa innovativa che mira a migliorare la cultura politica e la partecipazione attiva delle persone giovani (15-30 anni) e dellɜ operatorɜ giovanili. Attraverso strumenti inclusivi, esperienze pratiche e risorse educative, il progetto colma lacune nell’impegno civico, promuovendo il dialogo tra giovani e decisori politici. L’obiettivo è formare nuove generazioni capaci di plasmare il cambiamento democratico.

CESIE ETS