SAAMA: Mappatura e condivisione dei percorsi rivolti a minori migranti soli – Conferenza a Marsala

mercoledì 11 Dicembre 2019

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Il 29 novembre 2019 A Marsala si è tenuta la conferenza “minori migranti soli. La cartella sociale Harraga come strumento di inclusione”. È stato un momento importante, molto partecipato, in cui due storie diverse, quella dell’accoglienza a Palermo, diventata negli anni recenti un “modello”, e quella dell’accoglienza a Marsala, che ha visto in prima linea persone e istituzioni di una generosità straordinaria, si sono incontrate.

Uno degli scopi della conferenza era quello di promuovere e raccontare lo strumento della Cartella Sociale sviluppato nell’ambito del Progetto Ragazzi Harraga e adottato dal Comune di Palermo, in vista della sua trasferibilità nel Comune di Marsala, prevista all’interno del Progetto SAAMA che è stato illustrato, in quell’occasione, dalla coordinatrice Loriana Cavaleri di SEND. Le funzionalità e i processi di costruzione della cartella sono stati raccontati da Angela Maiorana, della Cooperativa Libera…mente, Alberto Provenzano, del CESIE, e Alessandra Sciurba, del CIAI, e hanno suscitato grande interesse in tutti i presenti. Questo software che permette la raccolta e la condivisione delle informazioni fondamentali dei percorsi portati avanti da ogni singolo minore, continua a rivelarsi uno strumento di mappatura e costruzione di senso nei progetti costruiti intorno a giovanissimi che devono emergere nella loro unicità, e mai come numeri, perché prendersi cura di loro significa prendersi cura del futuro delle nostre società.

Al di là di questo, però, l’incontro ha realizzato anche l’altro scopo che ci eravamo prefissati: analizzare i cambiamenti intercorsi negli ultimi anni rispetto ai percorsi di inclusione dei minori migranti soli, e le risorse messe in campo dalle amministrazioni locali in sinergia con gli attori sociali del terzo settore, condividendo anche stati d’animo, impegno e desideri, per superare il senso di solitudine che l’irragionevolezza di certe politiche e della nuova normativa, a cominciare dal decreto sicurezza dell’Ottobre del 2018, hanno portato con sé.

L’assessore alle Politiche sociali del Comune di Marsala, Clara Ruggieri, ha raccontato la parabola dell’accoglienza dei minori nella sua città, da quando, nel 2016, erano centinaia e si stava strutturando un sistema di inclusione in grado di garantirne i diritti, ad oggi, in cui sono poche decine, a causa degli accordi con la Libia che trattengono tanti di loro in un paese in guerra in cui i diritti umani sono calpestati ogni giorno. I ragazzi e le ragazze che ancora riescono ad arrivare, inoltre, sono sempre più bisognosi di cure e sempre più a rischio, in una società incapace di vedere la ricchezza di cui questi e queste giovani sono portatori, e che invece li stigmatizza ogni giorno di più come un problema di sicurezza e ordine pubblico.

Salvatore Inguì, da poco Direttore dell’USSM, da sempre compagno di strada di tutte le battaglie per la dignità delle persone, ha restituito con vividezza quanto facile sia per i minori migranti soli finire nel circuito penale semplicemente quando fanno sentire la loro voce per rivendicare diritti loro spettanti, senza fare male a nessuno, e quanto bisogno ci sia, oggi più che mai, di fare quadrato intorno alle loro vulnerabilità, contrapponendo alla xenofobia e alla violenza dilaganti, il linguaggio della cura e della responsabilità.

Anna Alagna, di Arché Onlus, in rappresentanza della meravigliosa società civile marsalese, ha raccontato la storia della Libera Orchestra popolare, spazio di reale interazione e condivisione in cui ogni differenza diventa ricchezza, e nessuno rimane mai indietro, come dovrebbe essere ovunque e sempre.

Giacomo Anastasi, del Centro Mediterraneo Giorgio la Pira, impegnato nella formazione dei tutori volontari, ha ribadito l’importanza di non perdere di vista gli obiettivi del nostro agire comune, anche in un momento storico così difficile, continuando a fare quadrato contro ogni forma di razzismo e discriminazione.

Maria de Vita, Psicoterapeuta e Legale Rappresentante del Consorzio Solidalia, che gestisce con gli SPRAR la parte migliore dell’accoglienza marsalese, ha sottolineato l’importanza di essere lì, insieme, a condividere problematiche e sperimentare soluzioni per opporsi a un sistema che ha spezzato tanti precorsi di giovani ragazzi e  ragazze coraggiosissimi, e portato  spaesamento e dolore anche in moltissimi operatori e operatrici che in nella costruzione di una società inclusiva hanno investito tanto tempo ed energie.

Tre giovani arrivati in Italia da minori migranti soli e accolti nella città di Marsala, hanno infine raccontato le loro storie di resistenza e costruzione di legami e futuro, nonostante tutto, dallo sbarco all’inserimento lavorativo, mettendo ogni loro risorsa a servizio dei propri sogni, ma anche della comunità che li ha accolti.

La Libera Orchestra popolare ha messo in musica e parole, in chiusura, la potenza dei progetti collettivi, del tenersi forte, del continuare a sorridere.

Dalla condivisione delle frustrazioni e delle difficoltà, ma anche dei successi e della bellezza, nonostante tutto, del lavoro portato avanti, le comunità accoglienti di Marsala e Palermo ripartono insieme, senza alcuna rassegnazione e resa. Il Progetto SAAMA, che come Ragazzi Harraga vede attori del privato sociale e amministrazioni locali lavorare in sinergia per un unico obiettivo, è un’occasione per rafforzare queste reti e mettere in comune strumenti, a partire dalla Cartella Sociale.

Il nostro cammino comune è appena iniziato.

Dai sogni alle scoperte: che cosa fa STEAM Tales per ispirare la prossima generazione di ragazze ad entrare nel mondo delle STEM

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CESIE ETS