25 novembre: DialoghiAMO per una società senza violenza di genere

martedì 25 Novembre 2025

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Anche nel 2025, la violenza contro le donne e contro ogni soggettività resta sistemica e quotidiana. In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza di genere, ricordiamo che questo fenomeno è strutturale e si manifesta sempre più online, dove donne e soggettività non conformi ai binarismi di genere  subiscono molestie, minacce e violenze digitali senza precedenti.

Prevenire e contrastare l’abuso sessuale online

È responsabilità collettiva creare ambienti digitali sicuri, promuovere il consenso e garantire protezione. Proprio per affrontare queste sfide, bE-aware lavora per rafforzare la prevenzione, l’educazione e la consapevolezza su violenze e abusi online, offrendo strumenti concreti per tutelare giovani e adultɜ.

Il 21 novembre presso la sede del collettivo transfemminista FEMBOCS a Bagheria, abbiamo organizzato un incontro dedicato a queste tematiche, un momento di confronto intergenerazionale e formazione per discutere delle violenze digitali, condividere esperienze e rafforzare le competenze di tutte le persone presenti. 

Coinvoltɜ nella preparazione dell’evento, le persone giovani membri della Consulta giovanile (YAB – Youth Advisory Board) del CESIE ETS hanno spiegato i termini chiave della violenza online, come sextortion e cyberbullying. Con l’appoggio della psicologa ed educatrice sessuale Marina Castañares, abbiamo poi approfondito strategie di prevenzione e azioni concrete per contrastare gli abusi online, sottolineando quanto sia fondamentale il ruolo della comunità nella protezione di chi attraversa una situazione di vulnerabilità.

Abbiamo anche discusso dell’educazione sessuale e affettiva come strumento fondamentale di prevenzione della violenza di genere e degli abusi sessuali online. Quando è accessibile a tutte le fasce di età, tutte le soggettività possono partecipare alla prevenzione di ogni discriminazione e alla costruzione di spazi e relazioni inclusive, sicure e rispettose, anche nella sfera digitale. 

I media giocano un ruolo centrale nella narrazione della violenza di genere: spesso, possono contribuire a perpetuare stereotipi, minimizzare gli abusi o alimentare l’odio online. Per questo è fondamentale rafforzare la capacità, anche di chi lavora nel campo dell’informazione, di riconoscere questi meccanismi e scegliere narrazioni più responsabili.

In questa direzione si muove CHASE, che punta a rafforzare le competenze di giornalistз e professionistз dei media attraverso percorsi educativi e di sensibilizzazione dedicati all’analisi critica, alla prevenzione e alla gestione dell’odio di genere online.

Il 4, 6 e 11 novembre 2025, il progetto ha lanciato Stop Hate & Change, un corso di formazione online gratuito condotto da Debora Barletta, formatrice internazionale e Co-Coordinatrice della Rete Nazionale per il Contrasto ai Discorsi e Fenomeni d’Odio. Il percorso ha offerto strumenti pratici, esempi concreti e momenti di confronto per imparare a riconoscere, segnalare e prevenire i discorsi d’odio basati sul genere, promuovendo al tempo stesso narrazioni più inclusive nei media e negli spazi digitali.

Questo lavoro avviene alla luce della nuova Strategia europea per l’uguaglianza LGBTQAI+ 2026–2030, mirata a rafforzare la protezione contro i reati motivati dall’odio e a promuovere una maggiore inclusione in tutte le politiche europee. 

È fondamentale ampliare lo sguardo e riconoscere che la violenza di genere colpisce tutte le persone che vivono, esprimono o subiscono discriminazioni a causa della propria identità o espressione di genere, del proprio orientamento sessuale o del modo in cui si collocano rispetto agli stereotipi. La violenza di genere non riguarda solo i corpi femminili, ma tutti i corpi non conformi, tutte le soggettività che vengono marginalizzate da un sistema patriarcale che impone ruoli rigidi, disuguaglianze e gerarchie di potere. 

Ricordare il 25 novembre significa anche riconoscere le molteplici esperienze di chi vive discriminazioni intrecciate e intersezionali – di genere, di etnia, di classe, di orientamento, di abilità – e impegnarsi per costruire spazi sicuri, relazioni rispettose e una società realmente inclusiva.

Costruire insieme il cambiamento in più ambiti

Proprio per aprire la conversazione su questi argomenti e cominciare la creazione di tali spazi sicuri, al CESIE ETS abbiamo lanciato il festival DialoghiAMO: nel corso di novembre, tre eventi hanno l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sui temi legati alla violenza di genere e alla sua prevenzione.

Oltre all’evento di bE-aware menzionato in precedenza, il 18 novembre abbiamo organizzato un incontro dedicato a equità e inclusione nello sport insieme all’Associazione Italiana Arbitri – Sezione Palermo, che ha mostrato quanto sia all’avanguardia sulle tematiche di uguaglianza di genere, contribuendo significativamente alla crescita del movimento arbitrale di donne in Italia.

Il laboratorio di Sport GVP è stato un momento prezioso di ascolto ed educazione sulle questioni di genere, anche analizzando la diversità di identità e espressioni di genere. Nonostante siano tematiche ancora poco affrontate nell’ambito sportivo, le persone partecipanti si sono mostrate aperte ad approfondire le proprie conoscenze e a rendere l’ambiente sportivo più inclusivo.

Il 26 e 28 novembre parleremo di prevenzione della violenza di genere in ambito adolescenziale e scolastico e della promozione del benessere mentale. Con il progetto Bottom-Up Talks e insieme al C.O.I.R.A.G. ETS – Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi, verranno attivati due Sportelli di consulenza e ascolto presso due scuole di Palermo, che offriranno un supporto consistente a tutta la comunità studentesca, docente e genitoriale. 

Presenteremo anche la Consulta cittadina sull’Educazione Sessuale e Affettiva, che lavora per garantire che il contesto locale sia considerato nelle attività sull’educazione sessuale e affettiva e sulla prevenzione della violenza di genere a Palermo.

Insieme, possiamo creare una comunità educativa più consapevole e capace di prevenire la violenza, fondata sull’educazione affettiva e una cultura di rispetto.

Infine, il 28 novembre, presso l’ARCI Porco Rosso in collaborazione con Spazio B-UNA, continueremo a parlare di queste tematiche con un focus sull’intersezionalità e, con la partecipazione dell’esperta Marina Castañares, si affronterà l’educazione all’affettività come risorsa fondamentale nella tessitura di relazioni sane. 

Grazie al progetto WeLENS, la mattinata sarà un’occasione per rivolgersi a professionalità esperte con lo scopo di volgere uno sguardo alla propria quotidianità e società con maggiore consapevolezza.

Per saperne di più e partecipare all’evento >

DialoghiAMO: Coltivare il dialogo e strategie concrete

Il Festival DialoghiAMO si propone come un’incubatrice di dibattiti, confronti e sinergie tra il pubblico, le scuole, le organizzazioni e le professionalità. Insieme possiamo discutere, apprendere ed elaborare strategie concrete per prevenire la violenza di genere, promuovere l’inclusione e rafforzare il benessere nelle nostre scuole, nei nostri spazi digitali e nella società

Il 25 novembre inaugura i 16 giorni di attivismo contro le violenze di genere e ci ricorda che è fondamentale ogni giorno portare avanti narrazioni e azioni che garantiscano sicurezza, rispetto e piena affermazione di tutte le soggettività – per costruire una società scevra di discriminazioni, violenza e taboo.

CESIE ETS