Il divario di genere nell’apprendimento linguistico: sfide e risorse

venerdì 29 Settembre 2023

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«Il 2023 è stato proclamato “anno europeo delle competenze” e l’apprendimento lungo tutta la vita è un aspetto chiave per migliorare le competenze individuali e contribuire alla comunità di appartenenza. Tuttavia, senza solide competenze di base, in particolare la capacità di lettura, diventa impossibile affrontare le sfide sempre più complesse della contemporaneità».

(PIRLS, 2021)

Studi recenti affermano l’esistenza di un significativo divario di genere connesso allo sviluppo delle competenze linguistiche a scapito dei ragazzi, specialmente nel campo della reading literacy, ovvero della capacità di lettura.

Numerose indagini offrono varie definizioni di questa competenza, ma molte sono d’accordo sull’importanza di possedere buone capacità di lettura «per raggiungere i propri obiettivi, sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità e partecipare alla società» (PISA, 2018) ed essere «in grado di costruire significato dai testi in una varietà di forme» (PIRLS, 2021).

Capacità di lettura tra adolescenti italiani

Secondo i dati PISA (2018) gli studenti italiani di 15 anni ottengono un punteggio per la loro capacità di lettura inferiore alla media OCSE (487). Il dato, contestualizzato nelle diverse aree geografiche del Paese, mostra una realtà preoccupante e di divisione: migliori risultati nelle aree del Nord rispetto a quelle del Sud e Sud Isole. Ciò conferma il divario regionale (Nord Ovest 498 e Nord Est 501, Sud 453 e Sud Isole 439). Inoltre, sebbene nel nostro Paese la percentuale di studenti che raggiunge almeno il livello minimo di competenza in lettura sia analoga alla percentuale media internazionale, «gli studenti del Nord e del Centro dimo­strano di saper risolvere compiti com­plessi più dei loro coetanei del Sud. Molti studenti del Sud (più che al Centro e al Nord) non raggiungono il livello minimo di competenza, il che li definisce come Low performer» (Sintesi dei Risultati Italiani di Ocse Pisa, 2018).

Ciononostante, l’aspetto che dovrebbe meritare maggiore attenzione è proprio quello relativo al divario di genere. Indipendentemente dall’area geografica analizzata, in Italia le ragazze ottengono migliori risultati in lettura rispetto ai ragazzi, con differenze di punteggio che vanno dai 19 punti del Nord Ovest ai 35 del Sud Isole. Il vantaggio delle ragazze esiste anche per via di una presenza maggiore di ragazzi che non raggiungono il livello minimo di competenza: circa il 28% dei ragazzi italiani è low performer, mentre le ragazze che dimo­strano di non possedere le competenze minime di lettura sono circa il 19%. Tra i top performer (livelli 5 e 6) le ragazze sono presenti in misura maggiore, in particolare nel Sud Isole.

Secondo l’OCSE il livello 2 è considerato il livello minimo di competenza in lettura e, nello specifico, si riferisce alla «capacità di utilizzare le abilità di lettura per acquisire conoscenze e risolvere una vasta gamma di problemi pratici. Gli studenti che non raggiungono il livello 2 (low performer) spesso hanno difficoltà a confrontarsi con materiale a loro non familiare o di una certa lunghezza e complessità. Di solito, hanno bisogno di essere sollecitati con spunti o istruzioni prima di potersi impegnare con un testo» (PISA, 2018).

Capacità di lettura nella scuola primaria

Le indagini PIRLS, più recenti rispetto agli ultimi dati PISA, riguardano invece gli studenti di circa 9 anni di età (quarto anno della scuola primaria). Riportano che gli studenti italiani dimostrano un punteggio medio pari a 537 punti: un risultato superiore a quello medio internazionale di tutti i Paesi partecipanti. Nonostante ciò, le aree del Sud, e in particolare il Sud Isole, riportano punteggi medi significativamente inferiori rispetto alle aree del Nord e del Centro e continua a confermarsi il divario di genere nelle abilità di lettura a vantaggio delle ragazze. A livello internazionale, nella maggioranza dei Paesi partecipanti tale vantaggio si traduce in una differenza media di 16 punti, mentre a livello nazionale il dato, sebbene più contenuto, è ugualmente significativo: +7 punti.

Leggendo i risultati dell’indagine PIRLS 2021 bisogna sicuramente tenere conto dell’effetto della pandemia COVID-19 sull’apprendimento scolastico. Essi però ci offrono un quadro importante su cui riflettere: «in Italia, gli studenti ottengono nel 2021 un risultato medio significativamente inferio­re di 11 punti rispetto a quello rilevato 5 anni prima, riportando i risultati degli studenti italiani nuovamente in linea con quelli di 20 anni fa (PIRLS 2001) e 10 anni fa (PIRLS 2011)» (PRILS, 2021).

Le azioni del progetto BoysLingo

Per analizzare tali circostanze, che riguardano studenti e studentesse a livello internazionale, le organizzazioni partner del progetto BoysLingo si sono riunite a maggio 2023 a Cipro, ospiti dell’organizzazione CARDET. Durante l’incontro hanno studiato insieme le cause del divario di genere nel campo dell’apprendimento linguistico a livello nazionale in Polonia, Italia, Irlanda, Cipro e Grecia. Contestualmente, hanno rilevato le abitudini, le preferenze e gli atteggiamenti nei confronti della lettura dei ragazzi, per poi delineare un insieme di strumenti, metodi, raccomandazioni e buone pratiche da offrire al corpo docente delle scuole primarie e secondarie di primo grado. Il tutto, con l’obiettivo di favorire un’esperienza scolastica inclusiva, interattiva e capace di promuovere il raggiungimento di pari risultati scolastici per tutte e tutti.

Gli sforzi di ricerca dei partner sono stati riassunti in due documenti fondamentali del progetto: il Manuale di BoysLingo e la raccolta di Buone Pratiche. Entrambe le risorse sono disponibili alla consultazione e verranno a breve caricate le traduzioni nelle rispettive lingue del partenariato.

Se da un lato la scuola primaria italiana sembra riuscire a offrire opportunità inclusive di apprendimento, i dati riportati dimostrano che i giovani nel loro ingresso alle scuole secondarie tendono a perdere l’interesse o la motivazione a potenziare le loro abilità linguistiche, in particolare la lettura. È evidente che si tratti di una fascia di età estremamente sensibile a nuovi stimoli: per questo, e per colmare il divario di genere che riguarda le abilità nella lettura, si può continuare a proporre metodi e pratiche innovative. Il fine ultimo è quello di alimentare nei giovani l’amore per la lettura, l’interesse ad apprendere per mezzo di essa, sia a scuola che nel proprio tempo libero. In tal modo si può incoraggiare un’abitudine a leggere in grado di rafforzare anche le altre capacità linguistiche a essa associate, permettendo così di ottenere importanti risultati non solo a livello accademico, ma anche professionale e, soprattutto, personale.

Consapevoli dell’importanza delle figure educative in questo processo, il partenariato di BoysLingo ha invitato il corpo docente coinvolto in ciascuna nazione a condividere la propria esperienza sulle principali difficoltà riscontrate dai ragazzi in relazione alle varie aree dell’apprendimento linguistico. Grazie al loro contributo sono stati realizzati 8 scenari di apprendimento in italiano: 4 destinati a studenti delle scuole primarie, 4 rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo grado. Sono stati creati anche nelle altre lingue del partenariato, per un totale di 40 scenari di apprendimento in inglese, 20 per ciascun grado di istruzione. Questi, sfruttando le potenzialità del mobile learning e della ludicizzazione (Gamification), verranno raccolti nell’App di BoysLingo e sperimentati in classe all’inizio del nuovo anno per agevolare l’attività didattica e offrire supporto nelle lezioni di lingua.

Studi recenti affermano che i migliori risultati nella lettura vengono raggiunti da alunni che amano leggere. Alla base del divario di genere discusso sembrerebbe esservi un importante componente motivazionale, oltre a fattori di natura sociale, economica e culturale. Infatti, la percentuale più alta di studenti che affermano di «amare molto la lettura» è composta da ragazze: il 46% delle ragazze contro il 37% dei ragazzi a livello internazionale e il 47% delle ragazze contro il 35% dei ragazzi in Italia (PIRLS, 2021). Pertanto, attraverso le risorse del progetto BoysLingo intendiamo proporre al corpo docente le conoscenze necessarie per stimolare l’interesse verso la lettura nei ragazzi. Promuovendo l’integrazione nelle proprie pratiche didattiche di strumenti digitali e ludici, il corpo docente potrà aumentare la partecipazione in classe e motivazione ad apprendere dei ragazzi.

Consulta il Manuale e le Buone Pratiche del progetto visitando il sito Internet https://boyslingo.eu/resources/ e scarica la nostra brochure per saperne di più sul progetto BoysLingo al sito https://boyslingo.eu/the-project/.

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A proposito di BoysLingo

BoysLingo – Enhancement of boys’ language skills through gamified mobile learning è un progetto finanziato da DG EAC, Programma Erasmus+, KA220-SCH – Partenariati di cooperazione nel campo dell’istruzione scolastica.

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