Risignificazione dei luoghi urbani periferici attraverso la memoria. Stabilire rapporti orizzontali tra le istituzioni e la cittadinanza per creare piattaforme partecipative aperte alla cultura.
Questi sono stati solo alcuni dei temi trattati durante la presentazione del volume “CON IL SUD #unfuturomaivisto – Visioni e storie di un’Italia che può cambiare”, promosso dalla Fondazione CON IL SUD, a cura di Andrea Di Consoli e Yari Selvetella, edito Mondadori.
La splendida cornice dell’Ecomuseo Mare Memoria Viva è stata teatro dell’evento conclusivo di Nuove Pratiche Fest, festival che da tre anni promuove attività sperimentali di sostegno alla funzione educativa dei beni culturali. Cristina Alga, rappresentante dell’associazione Mare Memoria Viva, ha aperto l’evento raccontando la riqualificazione dell’Ex Deposito Locomotive Sant’Erasmo, diventato oggi il primo ecomuseo di Palermo, l’unico spazio con exhibit multimediali e interattive dedicato alla narrazione della storia del mare e delle trasformazioni urbane e sociali della città. La rigenerazione urbana, secondo Alga, è stata motivo di rigenerazione umana, favorendo la partecipazione degli abitanti alla scoperta dei beni museali.
La presentazione del libro celebra i dieci anni di Fondazione CON IL SUD, come ha ricordato il Presidente Carlo Borgomeo, un periodo nel quale sono state raccolte le oltre mille esperienze avviate in Italia – 240 in Sicilia e 40 a Palermo – e si è cercato di restituire dignità all’idea di “un futuro mai visto”. Secondo il Presidente, è necessario approfondire il tema del rapporto tra rigenerazione urbana e pubblica amministrazione. Altro elemento fondamentale del volume è l’idea del ribaltamento della cultura dominante che considera temi come l’istruzione, la condizione giovanile e minorile, i beni comuni, il welfare di comunità e in generale il sociale importanti, ma non centrali per lo sviluppo.
Fondazione CON IL SUD opera per dimostrare che questi elementi rappresentano, al contrario, una priorità e che uno sviluppo reale può concretizzarsi solo partendo dalla coesione sociale. Per questo, l’obiettivo della Fondazione è sempre stato quello di promuovere e raccontare esperienze positive e storie umane che hanno cambiato il mondo. Ne sono un esempio vivo le attività svolte da Danilo Dolci, Renata Fonte, don Lorenzo Milani, Adriano Olivetti e Franco Basaglia.
Ad arricchire le esperienze raccontate dal libro, sono state tre testimonianze di rigenerazione urbana/umana attraverso attività di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di promozione degli interventi educativi.
Tiziana Giordano del CESIE ha raccontato l’esperienza di “School Plus – Dalla dispersione all’inclusione scolastica: idee e proposte”, convegno nato dal confronto tra otto progetti contro la dispersione e l’abbandono scolastico, sostenuti nel biennio 2014-2016 dalla Fondazione CON IL SUD nella città di Palermo. L’evento aperto alla città ha contribuito al confronto e alla definizione di strategie efficaci per attivare processi di inclusione e di sviluppo locale. Nel nostro territorio va riconquistato il senso di comunità, vanno rafforzate le reti sociali, vanno create le condizioni per accompagnare la crescita dei nostri giovani e garantire la possibilità di perseguire il sogno di un futuro migliore. La progettazione partecipata parte dalle persone, le organizzazioni del terzo settore e le istituzioni devono essere loro strumento.
All’incontro ha partecipato anche Giovanna Melandri, direttrice del museo Maxxi Roma, il cui intervento ha insistito sulla cooperazione tra le istituzioni culturali per favorire l’inclusione sociale. A tal proposito, è necessario attivare misure nazionali che convergano con il settore dell’istruzione per generare un reale miglioramento delle condizioni umane dei cittadini, soprattutto in fascia d’età scolare. Melandri ha ricordato, inoltre gli esempi d’impresa sociale nel Sud, modelli virtuosi di promozione dell’azione dal basso e importante segnale di cambiamento.
Alessandro Imbriaco e Fabio Severo hanno invece presentato il progetto fotografico creato insieme a Tommaso Bonaventura dal titolo “Corpi di Reato. Un’archeologia visiva dei fenomeni mafiosi nell’Italia contemporanea”. Il progetto è nato dall’esigenza di mostrare che le mafie, lungi dall’esser diventate invisibili, si presentano in forme diffuse lungo il territorio italiano, come documentato attraverso uno studio visuale delle periferie e dei loro “mostri” e del prodotto di guerra contro la mafia.
A chiudere il cerchio delle testimonianze è stata Letizia Battaglia, fotografa che ha raccontato Palermo in tutte le sue sfaccettature, prediligendo le tematiche sociali e la vita quotidiana. Secondo l’artista, è necessario e possibile adoperarsi per integrare le periferie cittadine e i loro abitanti nei processi culturali, per favorire l’alfabetizzazione, la diffusione delle pratiche artistiche e, soprattutto, strappare i giovani dalla vita di strada.
Arte, cambiamento sociale, pratiche culturali e innovazione sono la somma delle esperienze raccolte da Fondazione CON IL SUD per raccontare la possibilità del cambiamento nel Meridione come nel resto d’Italia. Visioni che si realizzano in un impegno concreto per migliorare la qualità della vita e favorire la rinascita dei quartieri cittadini marginali.
I diritti d’autore sulle vendite di CON IL SUD #unfuturomaivisto – Visioni e storie di un’Italia che può cambiare” saranno interamente devoluti dalla Fondazione a Liberos, associazione che ha dato vita in Sardegna a un progetto innovativo fondato sulla promozione della lettura come fonte di coesione sociale, portandola in centinaia di piccole comunità isolate.