L’indifferenza dell’Italia verso l’Educazione Sessuale e Affettiva e le sue conseguenze devastanti

venerdì 7 Marzo 2025

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L’8 marzo, Giornata Internazionale della Donna, è un momento di riflessione – non solo sui progressi fatti, ma anche sulle disuguaglianze che persistono. La violenza di genere è ancora diffusa e, senza un’adeguata educazione, continuerà. L’Educazione Sessuale e Affettiva è fondamentale per il cambiamento: permette alle persone di prendere decisioni informate sulla propria sessualità e sulle relazioni, promuovendo autonomia, rispetto e inclusione.

Eppure, in Italia, la sua messa in opera rimane incoerente, bloccata da barriere strutturali e resistenze politiche. La società civile sta reagendo, chiedendo che l’Educazione Sessuale e Affettiva sia riconosciuta come un diritto umano fondamentale. Da due anni, il LoveAct si batte per l’adozione di un curriculum strutturato e obbligatorio, basato sulla scienza, adatto all’età e accessibile a tuttɜ lɜ studentɜ, indipendentemente dalla loro regione di appartenenza.

Il rapporto complicato e spesso turbolento dell’Italia con l’Educazione Sessuale e Affettiva

L’educazione sessuale non è ancora obbligatoria in Italia; esistono iniziative locali guidate da ONG ed espertɜ esternɜ, ma sono insufficienti. Senza un quadro giuridico nazionale, persistono disparità tra le regioni, con docenti non formatɜ e impreparatɜ a trattare questi temi in classe. Nel 2023, una direttiva governativa ha dato speranza introducendo l’educazione alle relazioni nelle scuole secondarie di secondo grado, con finanziamenti per la formazione dellɜ docenti e la sensibilizzazione. Tuttavia, non offre una vera Educazione Sessuale e Affettiva: rimane volontaria, ignora le linee guida UNESCO, esclude le voci dellɜ studentɜ e non contempla l’educazione delle persone più giovani.

Nel frattempo, i movimenti di estrema destra hanno alimentato la disinformazione, presentando l’Educazione Sessuale e Affettiva come una minaccia ai valori familiari e all’identità nazionale. Bloccando l’educazione su relazioni, consenso e sessualità, rafforzano gli stereotipi di genere e perpetuano un sistema patriarcale intriso di violenza di genere (GBV).

Solo nel 2023, 96 donne sono state uccise in Italia, con il 62% degli stupri commessi da partner attuali o ex. I femminicidi sono solo una forma di violenza di genere. Le altre forme di violenza in molti casi rimangono invisibili, soprattutto poiché i tassi di denuncia rimangono bassi. Tuttavia, recentemente, molte voci si sono sollevate contro la cultura dello stupro e la mascolinità tossica, scatenando proteste nazionali e richieste di cambiamento.

Il ruolo della società civile nel promuovere l’educazione sessuale e affettiva

Le organizzazioni della società civile stanno guidando il cambiamento, supportando docenti ed espertɜ nella promozione dell’Educazione Sessuale e Affettiva. Nel 2020, ISEX ha pubblicato un White Paper con raccomandazioni per i decisori politici e dirigenti scolastichɜ su come promuovere l’educazione alla sessualità e all’affettività nelle scuole. Ha inoltre fornito allɜ educatorɜ un curriculum di educazione non formale su questi temi.

Uno dei principali ostacoli individuati dal progetto è la reticenza delle persone adulte responsabili dell’educazione dellɜ adolescenti nell’affrontare temi ancora considerati tabù. Poiché l’educazione sessuale non è obbligatoria, moltɜ docenti temono di compromettere la propria reputazione trattandola in classe.

L’azione politica è essenziale per cambiare questa mentalità e garantire una messa in opera efficace dell’Educazione Sessuale e Affettiva nelle scuole italiane. Per questo motivo, nell’ambito di LoveAct, abbiamo lanciato il Manifesto per il progresso dell’Educazione Sessuale e Affettiva, esortando il governo ad agire.

Chiediamo una Educazione Sessuale e Affettiva integrata nel curriculum nazionale, applicata in modo coerente nelle scuole e gestita da professionistɜ formatɜ, come medici, infermierɜ, educatorɜ e psicologɜ.

L’Educazione Sessuale e Affettiva deve coprire tutti gli aspetti della sessualità e dell’affettività, affrontando argomenti come il consenso, l’identità di genere, il piacere sessuale e la salute riproduttiva. Il suo approccio deve essere: multiculturale, intersezionale, transfemminista, intergenerazionale, basato sull’evidenza, informato sui traumi, sex-positive, a misura di bambino, inclusivo, partecipativo ed ecofemminista.

LoveAct: Il cambiamento positivo è possibile

LoveAct ha compiuto passi importanti nel promuovere un approccio più informato, inclusivo e di supporto all’educazione alla sessualità e all’affettività in Italia, Francia, Grecia, Lituania, Belgio, Cipro e Spagna.

I principali risultati raggiunti:

  • Maggiore accesso a strumenti educativi di qualità – Il progetto ha sviluppato risorse basate sull’evidenza, intersezionali, sensibili ai traumi e ampiamente accessibili, per aiutare adolescenti, famiglie e personale educativo a trattare la sessualità in modo responsabile e informato.
  • Formazione per famiglie ed educatori – Più di 130 membri del personale educativo e numerose famiglie hanno acquisito competenze per affrontare discussioni aperte e inclusive sulla sessualità e l’affettività con lɜ adolescenti.
  • Benessere e relazioni più sane per lɜ giovani – Oltre 900 studentɜ hanno beneficiato direttamente dall’iniziativa, contribuendo a relazioni più rispettose e sicure, libere dalla violenza di genere.
  • Rafforzamento delle reti locali tramite il Local SexEd Council30+ organizzazioni ed espertɜ si sono unitɜ in un Consiglio locale sull’Educazione Sessuale e Affettiva, partecipando a più di 10 incontri per sviluppare nuove iniziative e sostenere le scuole. Se vuoi unirti a un Local SexEd Council vicino a te, scrivi a Nuria Casablanca: nuria.casablanca@cesie.org.
  • Maggiore consapevolezza pubblica sull’importanza dell‘Educazione Sessuale e Affettiva – Portando il dibattito a livello locale, nazionale e internazionale, LoveAct ha messo in evidenza il ruolo cruciale dell’Educazione Sessuale e Affettiva nella prevenzione della violenza di genere e nella promozione del rispetto reciproco.

Per scoprire le nostre pubblicazioni e risorse sullEducazione Sessuale e Affettiva visita: https://cesie.org/project/loveact/.
Dai un’occhiata anche a The Gender Talk, il nostro hub dedicato all’Educazione Sessuale e Affettiva. Seguici su Facebook e Instagram!

La lotta per l’Educazione Sessuale e Affettiva in Italia non è finita. Nonostante le resistenze politiche e i tabù, l’impegno di progetti come LoveAct, la mobilitazione della società civile e la crescente richiesta pubblica dimostrano che il cambiamento è possibile. Con advocacy e azione collettiva, possiamo garantire che le nuove generazioni crescano con le conoscenze e le competenze necessarie per costruire un mondo più sicuro, equo e inclusivo. Unisciti a noi!

A proposito di Love Act

Love Act – Living positive and intersectional sexuality education for gender-based violence prevention è finanziato dal programma CERV-2022-DAPHNE.

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Per ulteriori informazioni

Leggi la scheda progetto, visita il sitowww.thegendertalk.eu e seguici su Facebook e Instagram.

Contatta Ruta Grigaliunaite: ruta.grigaliunaite@cesie.org.

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Aderiamo all’appello di Michele Serra e partecipiamo alla mobilitazione collettiva per dimostrare il nostro impegno e affermare i valori dell’Unione Europea. Ti aspettiamo sabato 15 marzo alle 16:00 in Piazza Verdi, davanti al Teatro Massimo di Palermo.

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