PAPYRUS: Testimonianze e nuovi strumenti formativi per operatori giovanili

lunedì 29 Ottobre 2018

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Come rendere più efficiente le attività svolte con migranti e rifugiati? Come supportare gli operatori giovanili nel loro quotidiano?

Ascoltando le interviste alle 2 mediatrici che lavorano in centri di accoglienza a Palermo, si percepisce la necessità di una formazione adeguata per operatori giovanili che lavorano con ragazzi migranti. Essi, infatti, hanno bisogno di esser guidati da qualcuno con competenze specifiche, spirito d’iniziativa e spiccata capacità di risoluzione dei problemi, per far si che possano diventare autonomi in un contesto culturale e sociale differente dal loro paese di origine.

Anche per questo motivo il progetto PAPYRUS si rivolge agli operatori giovanili con l’obiettivo di  supportare il loro lavoro con ragazzi migranti. Sulla base di esigenze di formazione sono stati creati diversi pacchetti formativi, disponibili nella piattaforma Papyrus, con attività pratiche non formali e teoriche sul multiculturalismo, l’aspetto socio-economico e psicologico.

Visita la piattaforma papyrus-project.org e ascolta le interviste a Lucia Pepe e Giulia Di Carlo.

Sul progetto

PAPYRUS – Professional Action and Practice for Youth Refugees and Asylum Seekers è cofinanziato da Erasmus+ Azione Chiave 2: Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche – Partenariati strategici nel settore della gioventù  con l’obiettivo di migliorare gli standard del lavoro giovanile nell’approcciarsi con migranti e rifugiati, favorendo strategie per combattere la segregazione e la discriminazione dei giovani esiliati.

Partner

Il partenariato si compone di 5 organizzazioni:

Per ulteriori informazioni

Leggi la scheda di PAPYRUS.

Contatta Daria La Barbera, daria.labarbera@cesie.org.

Oltre i confini: Fermare lo sfruttamento sessuale, una rete alla volta

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In occasione della Giornata Internazionale per la Prevenzione e la Lotta contro Tutte le Forme di Criminalità Organizzata Transnazionale, è importante ricordare che la criminalità non si manifesta solo attraverso il traffico di armi o di droga. Anche lo sfruttamento sessuale è strategico, strutturato, e transnazionale – e segue le stesse logiche: controllo, inganno, profitto e violenza.

CESIE ETS