Dare voce al cambiamento: un approccio multisettoriale al contrasto alla violenza di genere

giovedì 8 Maggio 2025

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La violenza di genere è una realtà complessa, radicata in stereotipi, squilibri di potere e norme sociali che colpiscono trasversalmente individui e comunità. Per contrastarla servono strumenti concreti, ma anche consapevolezza, ascolto e dialogo. Con questo obiettivo nasce la Memory Library, una raccolta di testimonianze di professioniste ed esperte promossa dal canale YouTube WeLENS. Tra i contenuti più significativi, abbiamo realizzato cinque interviste che offrono prospettive diverse ma complementari sul fenomeno, attraverso l’esperienza diretta di chi lavora sul campo.

La voce delle persone giovani

Ad aprire la serie di interviste è Virginia D’Arrigo, membro dello Youth Advisory Board, un’iniziativa del CESIE che coinvolge giovani in progetti europei di mobilità e cittadinanza attiva. Virginia riflette sulla necessità di spazi di confronto e strumenti educativi adeguati, affinché le persone giovani possano riconoscere e decostruire dinamiche violente spesso normalizzate. Superare barriere generazionali e sociali diventa fondamentale per promuovere un dialogo autentico, coinvolgendo attivamente scuole e persone adulte nel cambiamento.

L’educazione sessuale e affettiva come prevenzione…

L’intervento di Gea di Bella, advocate per i diritti sessuali, si concentra sull’importanza dell’educazione sessuale e affettiva. Gea sottolinea come la cosiddetta CSE sia essenziale per prevenire abusi e favorire relazioni sane e e basate sul consenso, non solo tra coetanei ma anche tra generazioni. La CSE non riguarda solo la sfera sessuale, ma abbraccia soprattutto le relazioni affettive e interpersonali in tutte le loro forme.

… e come strumento trasformativo

Giada Saguto, educatrice sessuale, rafforza questa visione definendo la CSE un vero e proprio strumento di trasformazione sociale. Promuovere la cultura del consenso, abbattere gli stereotipi di genere e favorire il rispetto reciproco sono azioni fondamentali per costruire relazioni sane — sociali, romantiche, generazionali o istituzionali — fondate sull’equità. Giada evidenzia anche l’importanza di garantire servizi di supporto consapevoli e olistici, che tengano conto delle vittime e sopravvissute in modo rispettoso e multisettoriale.

La mediazione culturale come ponte

Francesca Tilotta, mediatrice culturale, racconta il delicato lavoro di mediazione linguistica e culturale nei primi contatti con donne sopravvissute alla violenza. Il suo intervento mette in luce come un approccio interculturale sia essenziale per garantire ascolto, sicurezza e accesso ai servizi. La mediazione non si limita alla traduzione linguistica, ma considera anche le barriere culturali, offrendo un ponte tra mondi diversi nel rispetto delle specificità di ciascuna persona.

Responsabilità e giustizia

Chiude la serie Giulia Perrone, criminologa e giurista, con un’analisi profonda sul trattamento dellз aggressorз e sulle narrative sociali che influenzano la percezione pubblica e gli esiti giudiziari. Giulia invita a riflettere su come il sistema possa (e debba) assumersi la responsabilità anche nei confronti di chi esercita la violenza, evitando giustificazioni o narrazioni distorte. Al tempo stesso, evidenzia la necessità di promuovere una presa di responsabilità individuale, tenendo conto della complessità sociale in cui tali comportamenti si sviluppano.

Le cinque interviste curate dal CESIE per la Memory Library di WeLens compongono un mosaico di competenze, esperienze e sensibilità. Ciascuna di esse arricchisce il dibattito e offre spunti concreti per ripensare l’approccio alla violenza di genere in chiave preventiva, educativa e sistemica. 

Guarda le interviste sul canale YouTube e scopri come il sapere condiviso può diventare strumento di cambiamento:
https://www.youtube.com/@WeLensProject

A proposito di WeLENS

WeLENS – Educational practices through a gender lens è finanziato da Erasmus+, Azione chiave 2, Partenariati di Cooperazione – Educazione degli Adulti. WeLens si propone di contrastare la violenza di genere attraverso la sensibilizzazione e lo storytelling coinvolgendo organizzazioni in Italia, Francia, Grecia, Estonia, Martinica e Argentina.

Partner

  • Beecom (Italia)
  • DADA D’Antilles et D’Ailleurs (Martinica, coordinatore)
  • CESIE ETS (Italia)
  • FemLENS (Estonia)
  • NO GAP (Italia)
  • Elan interculturel (Francia)
  • KEMEA KEntro MEleton Asfaleias (Grecia)
  • WAD Women Across Differences (Guyana)
  • MVT Asociacion madres de constitucion para fomentar la seguridad y el bienestar de los habitantes (Argentina)
  • CUVT Comision Unidos vs Trata (Messico)

Per ulteriori informazioni

Leggi la scheda progetto.

Contatta Ludovica Leotti, ludovica.leotti@cesie.org

CESIE ETS