RIDE: Pratiche e approcci inclusivi per il lavoro giovanile

martedì 7 Giugno 2016

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Pratiche e approcci inclusivi per il lavoro giovanileLa situazione attuale del lavoro giovanile che cerca di promuovere l’inclusione e la diversità, e i principi di organizzazioni giovanili nel Regno Unito, nella Croazia, nella Slovacchia, nella Turchia e in Italia sono stati i temi principali del secondo incontro del progetto RIDE tenuto a Palermo il 24 e 25 maggio a Palermo. Il progetto, che è co-finanziato dal programma Erasmus+ della Commissione Europea, mira a raccogliere e sviluppare nuove risorse per promuovere l’inclusione, la diversità e l’uguaglianza nel lavoro con i giovani.

Durante gli ultimi mesi, le organizzazioni partner hanno preparato un’analisi dei bisogni per capire meglio le necessità e le lacune del lavoro giovanile inclusivo, così come i maggiori problemi che colpiscono i giovani nei cinque paesi partner. A tal fine, tutti i partner hanno organizzato gruppi di discussione e interviste con operatori giovanili, professori universitari e giovani. I risultati della ricerca dimostrano che ci sono differenze fondamentali sia nella concettualizzazione del lavoro con i giovani che nella sua pratica – mentre, in alcuni paesi, c’è una chiara definizione del lavoro con i giovani ed esistono anche degli standard per operatori giovanili, in altri non c’è nemmeno un percorso educativo o una ricognizione ufficiale della professione dell’operatore giovanile. Altrettanto, i giovani devono affrontare problemi diversi nei paesi partner: alcuni soffrono di più di difficoltà economiche, mentre altri lottano contro ostacoli geografici e differenze culturali. I partner stanno ora portando a termine il Report sull’analisi dei bisogni che sarà pubblicato fra breve sul sito del progetto.

Nello stesso tempo, i partner hanno anche raccolto informazioni sulla base dei valori dell’inclusione, della diversità e dell’uguaglianza. Perché gli operatori giovanili dovrebbero impegnarsi per promuovere questi valori? E quali sono i principi che possono guidare gli operatori giovanili nel loro lavoro quotidiano? Le risposte a queste domande vengono attualmente raccolte nel Report sui principi ed approcci, che sarà disponibile fra breve.

I prossimi passi del progetto saranno la raccolta e l’analisi di esempi di buona pratica di organizzazioni e progetti che si impegnano a includere tutti i giovani, oppure cercano di fare un’offerta specifica a giovani confrontati con problemi particolari. Ogni partner analizzerà 4-5 di questi esempi tramite un’analisi di documenti e interviste con operatori giovanili e organizzazioni coinvolti.

Segui le attività del progetto su Facebook, Twitter e il sito web di RIDE! Per ulteriori informazioni sul progetto, si prega di rivolgersi a Dorothea Urban via e-mail: dorothea.urban@cesie.org.

I partner del progetto sono:

  • L’Università di Gloucestershire (Regno Unito) – Coordinatore
  • CESIE (Italia)
  • L’Università di Trnava (Slovacchia)
  • L’Università di Akdeniz (Turchia)
  • La Rete Giovanile Croata (Croazia)

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