Fotografie. A quante immagini ci esponiamo ogni giorno? Decine, centinaia. Fotografie che scattiamo noi stessɜ e di cui trascuriamo il significato. Ognuna di loro però ha un potente messaggio, e noi spesso rinunciamo a una possibilità: raccontare una storia, influire sulla realtà del mondo col nostro sguardo.
Il lavoro del workshop “Storytelling through photography” è stato in gran parte ricordare allɜ partecipanti di questo potere. Organizzato all’interno del percorso per lo sviluppo di tecniche per lo storytelling di EU-CARES, il workshop di cinque giornate ha invitato lɜ partecipanti a raccontare il conflitto urbano in immagini. Immagini da scegliere con cura attraverso macchine usa e getta, il cui limite di scatti ha ispirato attente riflessioni.
Oltre il reportage, il workshop ha esplorato tipologie fotografiche più introspettive, il ritratto e la natura morta. La diversità del gruppo è stata una virtù preziosissima. Adolescenti con background migratorio e persone rifugiate hanno scattato assieme a studentɜ universitari, insegnanti e professionistɜ del terzo settore, dando vita a fotografie con forti cariche espressive ed estetiche.
Fra pose improvvisate, rullini e luci rosse da camera oscura, lɜ partecipanti si sono incontratɜ durante le varie sessioni. Un incontro profondo attorno ad una ricerca collettiva, in cui ognuno ha portato il proprio sguardo. La cornice poetica del laboratorio Kamera Photo Lab ha fatto il resto. Il suo clima di concentrazione, serenità e pace ha ispirato lɜ partecipanti ad un approccio più preciso, focalizzato sui tanti scenari di vita: un’attenzione necessaria per raccontare e raccontarsi.
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A proposito del progetto
EU CARES – EUropean Collective narratives for Reconciliation and trauma healing through youth engagement and Storytelling è un progetto finanziato da ERASMUS-YOUTH-2022-CB, Erasmus+ Capacity Building nel settore della gioventù. Il progetto EU-CARES mira ad accrescere le competenze di operatorɜ giovanili affinché promuovano la partecipazione attiva e l’impegno, l’interculturalità e la solidarietà tra giovani e contribuiscano al processo di riconciliazione nei Balcani occidentali attraverso lo storytelling.
Partner
- Out of the Box International (Belgio, coordinatore)
- Sarajevo Susret Kultura (Bosnia Herzegovina)
- CESIE (Italia)
- IRSH (Albania)
- IDEA LAB (Polonia)
- NVO Prima (Montenegro),
- Centar za Socijalne Inovacije Centrifuga (Serbia)
- Perpetuum Mobile (Bosnia Herzegovina)
Per ulteriori informazioni
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Contatta Antonina Albanese: antonina.albanese@cesie.org.