
È possibile contribuire alla coesione sociale e al dialogo interculturale migliorando i servizi delle strutture sportive non-agonistiche e allo stesso tempo?
Si è tenuto a Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina) il secondo meeting del progetto SAVE. Durante l’incontro i partner del consorzio hanno presentato i risultati delle ricerche condotte a livello nazionale sul tema della violenza e dell’esclusione tra i minori nello sport. Infatti, tramite questionari e focus group per coach e allenatori, il progetto in primo luogo ha cercato di definire violenza ed esclusione e di tracciare delle linee precise su significato e percezione di questi fenomeni.
Durante i lavori del meeting, il consorzio ha stabilito le linee guida che verranno seguite nell'implementazione dell’ulteriore fase di ricerca, questa volta sul campo. Infatti, verranno somministrati dei questionari ai bambini stessi e questi ultimi verranno seguiti nelle loro attività sportive al fine di identificare comportamenti errati e le reazioni dei loro istruttori.
Il coordinatore di questa nuova fase di ricerca sarà l’Università di Split (Croazia) con la facoltà di Kinesiologia, mentre è l’Università degli Studi di Palermo a coordinare lo sviluppo della carte delle competenze utile per identificare quanto effettivamente gli istruttori siano pronti a fronteggiare violenza ed esclusioni tra i loro allievi.
Sul progetto
SAVE – Sport against violence and exclusion è cofinanziato dal programma Erasmus+ KA2 Sport: Support to Collaborative Partnerships ed è volto a promuovere disciplina, gioco di squadra e perseveranza nello sport supportando gli allenatori nell’acquisizione di capacità e competenze attraverso attività di formazione informale e sportive.
Partner
Il progetto coinvolge 9 organizzazioni:
- Lithuanian Sports University (Lituania, Coordinatore);
- University of Split (Croazia);
- Università di Palermo (Italia);
- Univerzitet u Sarajevu (Bosnia ed Erzegovina);
- University of Novi Sad (Serbia);
- Lithuanian Union of Sports Federation (Lituania);
- World University Service (Austria);
- DEFOIN (Spagna);
- CESIE (Italia).
Per ulteriori informazioni
Leggi la scheda progetto.
Contatta Emiliano Mungiovino, emiliano.mungiovino@cesie.org.