#BeTheOne è una campagna di sensibilizzazione rivolta alla città di Palermo, e in particolare ai giovani migranti ospiti presso strutture di prima e seconda accoglienza. Gli obiettivi dell’iniziativa sono:
- aumentare la consapevolezza dei giovani sull’importanza di impegnarsi in percorsi formativi, di scambio e d’integrazione con il territorio;
- far circolare informazione rispetto ai diritti e i doveri dei “nuovi giovani cittadini”;
- stimolare reciproca curiosità tra i cittadini stranieri e la comunità locale, contribuendo alla creazione di una società multiculturale dove la diversità possa essere vista come una risorsa ed essere davvero abbracciata e rispettata da tutti;
- valorizzare le competenze e le esperienze maturate dai giovani migranti nei loro Paesi di origine per favorirne l’inclusione e creare sincretismi con la società ospitante.
In un momento storico complesso e difficile a livello mondiale, l’Italia, la Sicilia e la città di Palermo sono sempre più diventate non solo la meta di tanti giovani migranti ma anche un simbolo delle contraddizioni dell’Europa ed esempi di accoglienza.
I dati per il 2016 dell’Agenzia Europea FRONTEX rivelano che al mese di luglio il numero totale di arrivi irregolari in Europa ammontava a 387.484 persone, di cui 96.435 solo in Italia attraverso la rotta del Mediterraneo.[1] Ciò qualifica l’Italia come il secondo paese europeo (dopo la Grecia), per numero di arrivi, nonostante spesso di fatto rappresenti solo un paese di transito. I principali paesi di origine dei giovani che lasciano la Libia e affrontano il mare sono la Nigeria, l’Eritrea e il Gambia, mentre in generale, l’UNHCR riporta che l’ 84% dei migranti che giungono in Europa in maniera irregolare proviene da Siria, Afghanistan, Eritrea, Somalia e Iraq. In ogni caso si tratta di paesi caratterizzati da conflitti, violenza diffusa, insicurezza socio-economica o governi altamente repressivi.
Il “Piano d’azione sull’integrazione di cittadini terzi” redatto dalla Commissione Europea pone l’accento sulla grande esposizione al rischio di esclusione sociale che caratterizza questi giovani una volta giunti in Europa (nel 2014 si stima il 49% contro il 22% della popolazione locale), definendo pertanto la partecipazione attiva degli stessi come una priorità chiave che dovrebbe ricevere grande attenzione da tutti i paesi.[2]
In tale contesto, i mesi immediatamente successivi all’arrivo rappresentano un momento particolarmente delicato durante il quale i richiedenti asilo devono affrontare problemi tra cui la vulnerabilità derivante da eventuali traumi subiti, barriere culturali e linguistiche e l’attesa, spesso inattiva, prima e durante la richiesta di asilo. Tale procedura è spesso molto lunga e ciò ha come conseguenza un declino nella motivazione e nell’impegno dei giovani, i quali possono sviluppare forme di depressione, apatia, pigrizia, frustrazione etc.
Al fine di evitare ciò, è importante riconoscere e promuovere un utilizzo proficuo di questo tempo per frequentare attività di formazione, capire i costumi e le abitudini del paese di accoglienza, imparare la lingua, conoscere la popolazione locale e apprendere competenze e conoscenze che permettano di affrontare il mondo del lavoro.
La campagna #BeTheOne prevede un calendario – della durata di 4 mesi – con laboratori, attività formative, educative, ricreative, eventi pubblici di incontro e di sensibilizzazione ecc, proposte ed implementate da un gruppo di 15 volontari internazionali del CESIE in collaborazione con diverse comunità alloggio per i minor stranieri non accompagnati e SPRAR adulti.
In occasione della celebrazione del ventennale SVE, una parte del pomeriggio sarà dedicata alla presentazione del Servizio Volontario Europeo e delle opportunità di mobilità all’estero rivolti sia ai giovani locali che stranieri residenti nel territorio italiano.
Saranno rese note anche le iniziative proposte dalle associazioni locali che lavorano nel territorio e che si rivolgono allo stesso target e saranno accolte all’interno della campagna, iniziative proposte dalla comunità locale e dai giovani stessi che da beneficiari diverranno promotori di nuove attività
#BeTheOne proverà a stimolare nei giovani ospiti un maggior desiderio di apprendere e di confrontarsi con la cultura ospitante, consapevolezza dell’importanza di investire il proprio tempo in attività utili per lo sviluppo di nuove competenze o rafforzamento delle esistenti per favorire la propria inclusione sociale e lavorativa.
Esempi d’iniziative attualmente condotte dal CESIE e che saranno rilanciate nei prossimi mesi sono:
corsi di orientamento al lavoro, corsi di inglese, informatica, francese, geografia e cultura europea, sport, orientamento nella città etc.
L’educazione tra pari e l’educazione non formale saranno le principali metodologie utilizzate poiché il CESIE le considera tra le metodologie d’eccellenza per giovani locali e stranieri, anche con bassi livelli di alfabetizzazione.
La campagna #BeTheOne verrà pubblicamente presentata Venerdi 23 Settembre ore 16:00, presso Moltivolti, via Mario Puglia n.21.
Vi aspettiamo numerosi!
Se desiderate avere maggiori informazioni, seguirci, porci delle domande, contatta: migration@cesie.org.
[1] Per maggiori dati sulle varie rotte e i paesi di origine: frontex.europa.eu/trends-and-routes/migratory-routes-map
[2] Commissione Europea, “Action Plan on the integration of third country nationals”: ec.europa.eu/dgs/home-affairs/what-we-do/policies/european-agenda-migration/proposal-implementation-package/docs/20160607/communication_action_plan_integration_third-country_nationals_en.p









