SPACIT diventa una buona pratica

giovedì 16 Maggio 2013

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SPACIT diventa una buona praticaSiamo lieti di annunciare che il nostro progetto “SPACIT” finanziato dal Programma di Apprendimento Permanente (Lifelong Learning) Comenius è stato riconosciuto come uno dei 30 progetti di buone pratiche da parte del network E.N.T.E.R.

Finanziato con il sostegno della Commissione Europea, E.N.T.E.R. seleziona i progetti e i risultati dei diversi programmi Europei e identifica 30 progetti di buone pratiche nel campo dell’apprendimento continuo.

SPACIT si propone di analizzare la mancanza di sviluppo di un’educazione sistematica per appropriarsi in modo critico e riflessivo dei dati/informazioni spaziali.  Il progetto definisce un modello di competenza e un curriculum relazionato all’istruzione superiore, e fornisce un approccio interdisciplinare connesso alle scienze sociali, all’educazione civica, ai media geografici, alla didattica e alla formazione degli insegnanti.

Il riconoscimento del progetto come buona pratica è valso al Consorzio SPACIT  l’invito a partecipare ad alcune attività specifiche nell’ambito del progetto YOURopa nel corso del 2013 (www.youropa-project.eu). L’obiettivo principale di YOUropa è di organizzare una Conferenza Europea sulle buone pratiche nel campo della Cittadinanza Attiva Europea nel contesto dell’Anno Europeo dei Cittadini 2013.

Per ricevere maggiori informazioni sul progetto, visita il sito web http://www.spatialcitizenship.org/, la pagina Facebook  “Spatial Citizenship” o contatta la responsabile del progetto, Noemi De Luca: noemi.deluca@cesie.org.

Upspace, un progetto per formare generazioni più sostenibili

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UpSpace promuove la mitigazione del cambiamento climatico come iniziativa culturale, coinvolgendo scuole e comunità per integrare la sostenibilità nei curricula e sviluppare competenze verdi. Il progetto, avviato a Palermo con partner di quattro Paesi, punta a sensibilizzare giovani e stakeholder attraverso formazione, materiali didattici e cooperazione politica.

Dai sogni alle scoperte: che cosa fa STEAM Tales per ispirare la prossima generazione di ragazze ad entrare nel mondo delle STEM

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Rita Levi-Montalcini, brillante scienziata e vincitrice del Nobel, ha superato le difficoltà del suo tempo per rivoluzionare la neurobiologia e aprire la strada a nuove scoperte nel trattamento di malattie come il cancro e l’Alzheimer. STEAM Tales si ispira alla sua storia per motivare le ragazze a esplorare le STEM, offrendo modelli di ruolo femminili e diversificati, e abbattendo gli stereotipi di genere. Il progetto include anche esperimenti pratici per coinvolgere i giovani in modo interattivo e stimolare il loro interesse per la scienza.

CESIE ETS