TATRAC, seminario conclusivo e condivisione delle esperienze delle associazioni

martedì 21 Giugno 2016

Home » Alta formazione e Ricerca » TATRAC, seminario conclusivo e condivisione delle esperienze delle associazioni

TATRAC, seminario conclusivo e condivisione delle esperienze delle associazioni Il seminario di chiusura del progetto TATRAC si è svolto il 3 e 4 giugno 2016 presso l’Hôtel Solaria Thalasso, ad Hammamet (Tunisia), organizzato dall’ANPR – Agence Nationale de Promotion de la Recherche Scientifique, ente coordinatore del progetto.

TATRAC – Tissu Associatif et Transfert de Connaissances è un progetto di cooperazione transfrontaliera cofinanziato dall’Unione Europea nell’ambito dello Strumento Europeo di Vicinato e Partenariato (ENPI), Programma Operativo Italia-Tunisia 2007-2013, volto ad incoraggiare la società civile ad assumere un ruolo attivo nel processo di innovazione e di valorizzazione delle conoscenze scientifiche.

Al seminario hanno partecipato rappresentanti del consorzio del progetto, composto da istituzioni tunisine e siciliane:

  • ANPR – Agence Nationale de Promotion de la Recherche Scientifique (Coordinatore)
  • ISBAN – Institut Supérieur des Beaux-Arts de Nabeul
  • ESSECT – École Supérieure des Sciences Économiques et Commerciales de Tunis
  • GE.V.I – Società di Gestione della Valle d’Ippari
  • CESIE
  • Università di Catania – Dipartimento di Ingegneria Industriale
  • ISHTC – Institut Supérieur d’Histoire de la Tunisie Contemporaine

Il seminario si è aperto con il discorso di benvenuto di Khaled Ghedira, Direttore Generale dell’ANPR, e con una descrizione del progetto TATRAC e dell’innovazione sociale promossa dal progetto da parte del coordinatore, Abdelhamid Abidi. Sono inoltre intervenuti Faysal Cherif, rappresentante dell’ISHTC, che ha parlato delle relazioni passate e future fra la Tunisia e la Sicilia, Hichem Messaoudi, Direttore dell’ISBAN, che ha parlato dell’arte come risorsa innovativa per la società civile, e Zeineb Mamlouk Ben Ammar, rappresentante dell’ ESSECT, che ha parlato di società civile, sviluppo sostenibile e responsabilità sociale di impresa. La sessione mattutina si è poi conclusa con un dibattito.

La sessione pomeridiana è iniziata con le testimonianze dei partner siciliani del progetto, e in particolare un intervento di Francesca Vacanti, rappresentante del CESIE, che ha descritto il percorso di formazione e di accompagnamento sviluppato dall’organizzazione nell’ambito del progetto TATRAC, e la Guida alla Formazione elaborata dal CESIE con il contributo dei partner siciliani.  È inoltre intervenuta di Salwa Sadok, rappresentante dell’INSTM, che ha condiviso con i presenti l’esperienza di cooperazione transfrontaliera nell’ambito di altri due progetti (BIOVecQ e SecurAqua). L’ultima parte del pomeriggio è stata dedicata all’intervento di Rosario Sinatra, Professore dell’Università di Catania, sulle responsabilità condivise in materia di salvaguardia dell’ambiente e di energie rinnovabili, e all’intervento di Faouzi Mahfoudh, Direttore dell’ISHTC, sulla salvaguardia del patrimonio tunisino e siciliano. La prima giornata si è poi chiusa con la proiezione del documentario «Un conte de faits» de Hichem Ben Ammar.

La seconda giornata del seminario di chiusura è stata dedicata alla condivisione delle esperienze da parte delle associazioni tunisine coinvolte nella formazione e nel percorso di accompagnamento del progetto, attive in diversi settori:

  • Settore educazione: ATPE, TEARN, ATG
  • Settore salute: RECT, IPT, ATERA, RABTA, STI
  • Agricoltura e ambiente: REACT, CBC, PINNA, ADRI
  • Cultura e patrimonio: Association des Amis du Patrimoine, Tourath
  • Arte e mestieri: ANP, ISBAN

La due giorni si è conclusa con un dibattito e un pranzo sociale.

TATRAC volge ora al suo termine: a breve, infatti, il progetto si concluderà dopo due anni e mezzo di attività, strutturate attorno allo sviluppo di una “roadmap” sulla metodologia di trasferimento delle conoscenze ed un percorso formativo in due fasi, cominciato con una settimana di formazione e visite in Sicilia, che ha visto il coinvolgimento di oltre 15 associazioni tunisine e 6 realtà siciliane (Mobilita Palermo, Libera Palermo, PUSH, OsservaRAEE, SVI.MED, Comune di Vittoria) in alcune sessioni di formazione frontale e in uno scambio di esperienze e buone pratiche. Le associazioni sono poi state seguite dal CESIE nell’elaborazione di idee progettuali originali, in seguito finalizzate attraverso un lavoro di gruppo facilitato dai rappresentanti delle associazioni siciliane selezionate, nel corso della seconda fase di formazione, a Nabeul (Tunisia) a Novembre scorso. Le idee progettuali e le relative attività svolte dalle associazioni tunisine sono poi state presentate durante il seminario di chiusura, fornendo un’ulteriore opportunità di scambio e condivisione fra tutte le associazioni che hanno preso parte al progetto.

I partner di TATRAC si ritengono molto soddisfatti dei risultati raggiunti e continueranno a lavorare in maniera congiunta per garantire la sostenibilità dei risultati del progetto, in particolare i due manuali che compongono il proncipale prodotto del progetto intitolato Guide de Transfert:

  • Guide de Sensibilisation – valorisation du Patrimointe commun Tunisie-Italie par les associations et sociétés savantes (sviluppata da Faouzi Mahfoud e Faysal Chérif)
  • Guide de Formation (sviluppata dai partner siciliani del progetto come supporto alle sessioni di formazione)

Per maggiori informazioni sul progetto TATRAC visitate il sito www.tatrac.tn, la pagina Facebook o scrivete a francesca.vacanti@cesie.org.


Link utili:

Italia-Tunisia:progetto Ue Tatrac, ponte per l’innovazione (ANSAMED, 9/06/2016)


SCIREARLY: indicazioni chiave per migliorare l’educazione della prima infanzia

SCIREARLY: indicazioni chiave per migliorare l’educazione della prima infanzia

L’educazione e la cura della prima infanzia (ECEC) rappresenta un pilastro fondamentale per lo sviluppo dellɜ bambinɜ e per la costruzione di società più eque e inclusive. Studi scientifici dimostrano che un accesso equo e di qualità ai servizi per la prima infanzia ha un impatto positivo a lungo termine sul benessere, sulle competenze cognitive e socio-emotive dellɜ bambinɜ, contribuendo a ridurre le disuguaglianze educative.

CESIE ETS