CIM: Università e imprese rispondono alla sfida dell’innovazione con il Design Thinking

lunedì 13 Gennaio 2020

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Come strutturare la propria organizzazione per far sì che processi, servizi e prodotti siano il più possibile sostenibili? Questa è la domanda al centro della sfida di design scelta per il training del progetto CIM sul Design Thinking che si è svolto a Palermo.

Dal 9 al 13 dicembre 2019 più di 40 professionisti provenienti da 9 paesi europei hanno partecipato alla mobilità internazionale del progetto CIM a Palermo. Il training è stato organizzato dal CESIE in collaborazione con il CNR, Istituto per le Tecnologie Didattiche (ITD che ha messo a disposizione i propri spazi per il lavoro collaborativo di project manager, professori, ricercatori e consulenti del mondo del business, dell’università e del terzo settore. Il training è stato offerto da un team di esperti dell’Università di Duisburg Essen e blinc.

Il primo giorno della formazione è iniziato con una introduzione da parte del coordinatore del progetto, Tim Scholze, che ha presentato gli obiettivi e la struttura del training. Dopo una introduzione del concetto di imprenditorialità e del metodo del Design Thinking, ha introdotto il concetto di apprendimento misto e la piattaforma per l’apprendimento CIM.

Per iniziare una dimostrazione pratica di come funziona l’apprendimento misto, all’inizio della settimana di formazione a Palermo, tutti i partecipanti hanno creato un profilo personale nell’area di lavoro CIM sulla suite di apprendimento Mathetics. La suite di apprendimento funge da spazio di sviluppo virtuale per i gruppi di lavoro sulla quale pianificare i progetti, presentare le idee e gestire la fase di prototipazione. La piattaforma contiene inoltre tutti gli strumenti di lavoro per la formazione CIM e consente la collaborazione e lo scambio tra i partecipanti.

L’altro passo è stato quello di condurre un’autovalutazione nell’area “Individuare idee e opportunità”. Il questionario si riferiva alla prima parte del documento europeo Framework delle competenze: The Competence to create ideas and opportunities.

Dopo questa pre-valutazione delle competenze, il lavoro di gruppo è proseguito seguendo le fasi del Design Thinking. La Design Thinking Challenge che ha guidato il lavoro dei 5 giorni è stata: “Come modellare la vostra organizzazione in modo da garantire sempre che i processi, servizi e prodotti siano il più innovativi possibile? Il workshop è stato strutturato seguendo le fasi del Design Thinking: Understand, Observe, Point of View, Ideate, Prototype.

I gruppi di lavoro, facilitati dagli esperti, hanno applicato processi di pensiero creativo per rispondere alla sfida principale e hanno presentato i risultati giorno per giorno in forma di video, presentazioni di vario tipo.

Al processo di Design Thinking è stato associato anche un contributo teorico fornito da Georgios Zarifis, professore all’Università Aristotele di Salonicco, che ha descritto le sfide e gli ostacoli all’innovazione nel sistema di istruzione superiore e come educatori e datori di lavoro dovrebbero lavorare insieme per innovare, non per l’innovazione fine a sé stessa, ma per supportare il successo degli studenti. Marta Caetano, docente al Politecnico di Leiria, ha spiegato perché la creatività è una abilità che può essere appresa e non un talento innato.

Infine è stata avviata una riflessione su come integrare questo approccio negli ambienti di lavoro del partner del progetto. Nel 2020 infatti ogni partner istituzionale di CIM attiverà percorsi di apprendimento per studenti, stagisti e dipendenti.

Sul progetto

CIM – Promoting Creativity and Innovation Management in an innovative blended learning and validation programme at the interface between higher education (HE) and business è cofinanziato dal Programma Erasmus + KA2 – Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche – Alleanze della conoscenza.

Partner

Il partenariato è composto da 16 organizzazioni:

Per ulteriori informazioni

Leggi la scheda progetto.

Visita il sito: cim-project.eu/

Contatta Caterina Impastato: caterina.impastato@cesie.org.

CESIE ETS