Oggi, 20 novembre, celebriamo la Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza: un’occasione importante per riflettere su come la nostra società protegga e promuova i diritti delle persone minori. È un richiamo al fatto che garantire questi diritti non è solo un obbligo previsto dalla legge, ma una responsabilità condivisa che richiede coordinamento, competenze e una comunità di supporto solida e ben connessa.
In tutta Europa, i tutori e le tutrici volontarie svolgono un ruolo decisivo nel garantire che le persone minori straniere non accompagnate possano accedere all’istruzione, alla salute, all’alloggio e a un sostegno emotivo adeguato. Nell’ambito di GUIDE abbiamo condotto diverse valutazioni nazionali per comprendere meglio come i sistemi di tutela siano organizzati nei diversi Paesi partner e come stiano evolvendo. Questo lavoro ha permesso di individuare pratiche efficaci e di evidenziare i margini per rafforzare il supporto rivolto alla comunità delle persone tutrici e alle persone giovani.
Una tutela efficace richiede coordinamento
Con la Legge 47/2017, l’Italia ha istituito la figura del tutore volontario, avviando un sistema che ne riconosce il valore sociale attraverso programmi di formazione, reti territoriali e forme di supporto comunitario.
Il rapporto di valutazione mostra un sistema con basi solide e attori impegnati, ma mette in luce anche aspetti in cui il coordinamento e il supporto possono essere ulteriormente rafforzati per migliorare la disponibilità, l’accessibilità e la qualità dei servizi.
I tutori e le tutrici raccontano come il loro ruolo li porti sempre più spesso a gestire situazioni complesse: dall’incontro con contesti culturali differenti all’accompagnamento di giovani con vulnerabilità multiple. La formazione obbligatoria offre una base importante, ma emerge la necessità di percorsi formativi continui e più aderenti alle situazioni reali che incontrano nel lavoro quotidiano.
Anche le persone minori hanno condiviso una prospettiva significativa. Molte hanno raccontato di avere inizialmente una conoscenza limitata del ruolo della persone di tutela e del suo contributo ai processi decisionali. Questo evidenzia l’importanza di una comunicazione chiara e accessibile già dalle prime fasi della relazione di tutela, così da favorire un coinvolgimento informato e consapevole.
Il coordinamento è un elemento chiave anche all’interno della comunità dei tutori. Nel tempo sono nate forme informali di supporto reciproco – piccoli gruppi, chat, incontri periodici – che permettono di condividere informazioni, confrontarsi sulle difficoltà e scambiare strategie pratiche. Questi spazi rappresentano un patrimonio prezioso del sistema, perché trasformano l’esperienza individuale in una risorsa collettiva.
Guardando al quadro complessivo, il valore del coordinamento diventa ancora più evidente. Il percorso di una persona minore non accompagnata coinvolge numerosi attori – servizi territoriali, centri di accoglienza, scuole, assistenti sociali, tribunali, enti locali, mediatori culturali – che devono operare in modo coerente e connesso per garantire alle persone giovani continuità e stabilità. Rafforzare questi collegamenti è essenziale per assicurare un supporto coerente, tempestivo e adeguato ai bisogni di ognuno.
La campagna GUIDE: sostenere chi accompagna, rafforzare le reti che tutelano
Queste evidenze hanno ispirato la nuova campagna GUIDE, lanciata oggi in occasione della Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La campagna si fonda su un principio semplice: la tutela è un impegno collettivo, e la protezione delle persone minori non accompagnate dipende dalla solidità delle reti che le circondano.
L’obiettivo è valorizzare il ruolo dei tutori e delle tutrici come parte di un sistema ampio e interconnesso, composto da istituzioni, enti locali, organizzazioni della società civile, scuole e servizi territoriali.
La campagna promuove inoltre gli strumenti e le risorse sviluppati dal progetto GUIDE – manuali, mappa dei servizi, linee guida per i cerchi di ascolto – pensati per favorire la cooperazione, condividere esperienze e diffondere pratiche utili a rafforzare il sistema di tutela in modo sostenibile e radicato nel territorio.
Uno sguardo al futuro
La Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza ci ricorda che la protezione non può essere garantita da un solo attore, ma richiede l’impegno coordinato di sistemi, territori e comunità professionali e volontarie.
La costruzione di una rete unita è fondamentale: quando il dialogo è continuo, la cooperazione reale e si investe nella formazione continua e nella valorizzazione delle esperienze sul campo, la tutela diventa più efficace, più attenta e più vicina ai bisogni delle persone minori. Creare connessioni solide tra tutti gli attori significa costruire ponti – e contribuire, insieme, a un sistema che mette al centro il benessere delle persone giovani che attraversano il nostro Paese.
Monica Palazzo, avocata e assistente sociale, parla del ruolo della tutela volontarie:
A proposito di GUIDE
GUIDE – Supporting Guardians of Unaccompanied Children è un progetto finanziato da AMIF-2023-TF2-AG-CALL-06-CHILDREN; AMIF Action Grant Budget-Based.
Partner
- EUROPEAN ASSOCIATION OF SERVICE PROVIDERS FOR PE (Belgio, coordinatore)
- EUROCHILD (Belgio)
- IASIS (Grecia)
- SDRUZHENIE NATSIONALNA MREZHA ZA DETSATA (Bulgaria)
- Imago Foundation (Polonia)
- Fundacja Save the Children International (Polonia)
- TENENET OZ (Slovacchia)
- CESIE (Italia)
- DIMOS EGALEO (Grecia, partner associato)
- Save the Children Europe (Belgio, partner associato)
- SAVE THE CHILDREN ITALIA ONLUS ASSOCIAZIONE (Italia, partner associato)
- Europsky institut regionalneho rozvoja, n.o. (Slovacchia, partner associato)
- TRNAVSKA UNIVERZITA V TRNAVE (Slovacchia, partner associato)
Per ulteriori informazioni
Leggi la scheda progetto. Contatta Fabiana Adamo: fabiana.adamo@cesie.org.









