Le persone giovani vivono in un mondo in cui la vita online e quella offline si intrecciano continuamente. Cosa accade quando la protezione, il rispetto e il consenso vengono affrontati nel digitale?
È una domanda cruciale, che riguarda non solo chi lavora con le nuove generazioni, ma l’intera società. La nostra presenza online è diventata parte integrante della quotidianità: comunichiamo, ci esprimiamo, ci relazioniamo attraverso schermi e piattaforme. Per questo, è fondamentale che anche i diritti – come la privacy, il rispetto dei confini personali, il consenso – vengano riconosciuti e tutelati allo stesso modo, sia dentro che fuori dalla rete.
Il 28 aprile, all’Istituto EUROMADONIE di Palermo, 24 studenti e studentesse tra i 14 e i 18 anni hanno partecipato a un workshop dedicato proprio a questi temi: la sicurezza online, il consenso digitale, il rispetto nei contesti virtuali. Un’occasione per imparare, confrontarsi e riflettere insieme su come muoversi in uno spazio digitale in modo consapevole e sicuro.
Un percorso a misura di giovani: partecipazione, ascolto, creatività
Il workshop è stato guidato da Gea Di Bella, educatrice sessuale e attivista, da anni impegnata nell’ambito della prevenzione e della formazione. Attraverso esempi concreti, testimonianze e racconti, la classe è stata accompagnata in una riflessione che ha toccato temi spesso considerati difficili o “scomodi”, ma che fanno parte della loro quotidianità. È emersa con chiarezza l’importanza di collegare l’educazione sessuale e affettiva alla realtà digitale, dove i confini tra pubblico e privato diventano più sfumati ed è quindi ancora più necessario invitare a linguaggio e comunicazione rispettosi e assertivi.
Il workshop ha generalmente puntato sull’interazione, niente lezioni frontali, ma laboratori creativi e strumenti didattici pensati per coinvolgere e avvicinare agli argomenti. Il gruppo ha creato narrazioni alternative e messaggi di sensibilizzazione su temi come il rispetto, l’autodeterminazione e la prevenzione del cyberbullismo. Grazie a un approccio inclusivo, non giudicante e accessibile, le barriere si sono progressivamente abbassate e il clima si è fatto più disteso, le domande sono aumentate, e soprattutto si è creato uno spazio di ascolto reciproco, dove si è potuto esprimere opinioni, dubbi e vissuti.
Educare oggi significa anche educare al digitale
Il workshop di Palermo rappresenta un esempio concreto di quanto sia possibile e necessario coinvolgere dal basso le persone giovani su temi attuali e urgenti, usando linguaggi vicini e modalità inclusive. Parlare di consenso e sicurezza online non è solo un atto informativo: è un gesto educativo che riconosce nellз giovani dellз interlocutori attivз, capaci di riflettere, di proporre e di cambiare le cose.
In un mondo che cambia velocemente, non possiamo più separare il digitale dal reale. Il progetto bE-AWARE si pone l’obiettivo di formare, sensibilizzare ed educare alla sicurezza online mantenendo uno sguardo intersettoriale e intergenerazionale. Per accedere alle risorse educative per professionisti e gruppi giovani, vai al sito: https://beawareproject.eu/
A proposito del progetto
bE-aware è un progetto finanziato dal programma Erasmus+ KA220-YOU – Cooperation partnerships in youth che intende comprendere, prevenire, individuare e affrontare lo sfruttamento e l’abuso sessuale online attraverso un approccio olistico, sfaccettato e multisettoriale.
Partner
- DʼAntilles et DʼAilleurs (Francia, Coordinatore)
- To Hamogelo Tou Paidiou ‒ Grecia
- Kentro Meleton Asfaleias ‒ Grecia
- CESIE ETS ‒ Italia
- Storytellme, Unipessoal LDA ‒ Portogallo
- Missing Children Europe ‒ Belgio
- A.B. Institute of Entrepreneurship Development LTD ‒ Cipro
Per ulteriori informazioni
Leggi la scheda progetto
Contatta Ludovica Leotti, ludovica.leotti@cesie.org









