SAVE: Nuove competenze per coach e allenatori per prevenire esclusione e violenza tra i più piccoli

martedì 30 Ottobre 2018

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 possibile contribuire alla coesione sociale e al dialogo interculturale migliorando i servizi delle strutture sportive non-agonistiche e allo stesso tempo?

Si è tenuto a Sarajevo (Bosnia ed Erzegovina) il secondo meeting del progetto SAVE. Durante l’incontro i partner del consorzio hanno presentato i risultati delle ricerche condotte a livello nazionale sul tema della violenza e dell’esclusione tra i minori nello sport. Infatti, tramite questionari e focus group per coach e allenatori, il progetto in primo luogo ha cercato di definire violenza ed esclusione e di tracciare delle linee precise su significato e percezione di questi fenomeni.

Durante i lavori del meeting, il consorzio ha stabilito le linee guida che verranno seguite nell’implementazione dell’ulteriore fase di ricerca, questa volta sul campo. Infatti, verranno somministrati dei questionari ai bambini stessi e questi ultimi verranno seguiti nelle loro attività sportive al fine di identificare comportamenti errati e le reazioni dei loro istruttori.

Il coordinatore di questa nuova fase di ricerca sarà l’Università di Split (Croazia) con la facoltà di Kinesiologia, mentre è l’Università degli Studi di Palermo a coordinare lo sviluppo della carte delle competenze utile per identificare quanto effettivamente gli istruttori siano pronti a fronteggiare violenza ed esclusioni tra i loro allievi.

Sul progetto

SAVE – Sport against violence and exclusion  è cofinanziato dal programma Erasmus+ KA2 Sport: Support to Collaborative Partnerships ed è volto a promuovere disciplina, gioco di squadra e perseveranza nello sport supportando gli allenatori nell’acquisizione di capacità e competenze attraverso attività di formazione informale e sportive.

Partner

Il progetto coinvolge 9 organizzazioni:

Per ulteriori informazioni

Leggi la scheda progetto.

Contatta Emiliano Mungiovino, emiliano.mungiovino@cesie.org.

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