Costruire il Mediterraneo che immaginiamo: dialogo, partecipazione e responsabilità condivisa

venerdì 28 Novembre 2025

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Ogni 28 novembre, la Giornata del Mediterraneo ci invita a riflettere sui legami che uniscono i nostri territori. Nel 2025 ha un significato particolare: trent’anni di Processo di Barcellona, tre decenni dedicati a rafforzare la cooperazione e a costruire un futuro condiviso, giusto e pacifico per il Mediterraneo.

Con la campagna di quest’anno, We need to talk, Mediterranean, ci impegniamo a promuovere un dialogo più intenso e inclusivo tra paesi, culture, comunità e persone. Il dialogo nasce, nel suo nucleo più autentico, dagli incontri tra individui – sia a livello istituzionale, sia nella vita quotidiana. Il nostro compito ormai è chiaro: dobbiamo lavorare insieme per avvicinare la conversazione alle persone e immaginare il Mediterraneo che vogliamo costruire.

Al Centro per lo Sviluppo Creativo Danilo Dolci ETS e al CESIE ETS, crediamo che un dialogo significativo sia possibile solo quando le persone hanno reale capacità di incidere sul futuro dei loro territori. Questo principio guida il nostro lavoro in tutto il Mediterraneo, dalla Sicilia alla Tunisia, dalla Spagna alla Giordania e oltre. Attraverso iniziative come CLOSER e HERITAS, supportiamo la partecipazione attiva di individui e gruppi sociali, favorendo legami più solidi tra comunità e sistemi che le servono.

CLOSER: progettare servizi locali che ascoltano le comunità

CLOSER incarna il principio di “riportare il dialogo tra le persone”, concentrandosi sulle realtà quotidiane dei cittadini e sul loro rapporto con i servizi locali. Coinvolgendo individui, autorità pubbliche e organizzazioni della società civile, il progetto promuove modelli di co-progettazione che rendono i servizi sociali più vicini alle persone – più accessibili, più efficaci e più capaci di rispondere ai bisogni reali.

Ascoltando chi spesso non viene ascoltato, CLOSER costruisce fiducia tra istituzioni e comunità e crea spazi in cui le decisioni rispecchiano la realtà quotidiana delle persone. In un Mediterraneo in continua trasformazione, questo approccio partecipativo è essenziale per rafforzare resilienza e coesione sociale.

HERITAS: il patrimonio come ponte per uno sviluppo condiviso

HERITAS valorizza il ricco patrimonio culturale di Sicilia e Tunisia, non solo come eredità da tutelare, ma come risorsa per uno sviluppo sostenibile, responsabile e partecipato. Coinvolgendo attori locali, artigiani, enti locali e organizzazioni culturali, il progetto promuove un modello di turismo che rispecchia i bisogni, le aspirazioni e le identità delle comunità.

Il patrimonio diventa così uno spazio dove tutti possono contribuire a modellare l’ambiente che li circonda: individuando ciò che va preservato, decidendo come condividerlo e come favorire lo sviluppo economico e sociale locale. In questo modo, il dialogo nel Mediterraneo diventa concreto, costruito su esperienze comuni, tradizioni condivise e impegno alla cooperazione.

Verso un Mediterraneo plasmato dalle persone

Celebrare la Giornata del Mediterraneo 2025, a trent’anni dal Processo di Barcellona, significa guardare a un futuro plasmato dal dialogo tra territori, comunità e generazioni.

Il Mediterraneo che vogliamo è inclusivo, sostenibile e fondato sulla comprensione reciproca. Dipende da persone impegnate, che partecipano attivamente e di cui le voci contano. Solo così può prosperare la cooperazione, il dialogo può essere tradotto in azione e le comunità, connesse, possono progettare insieme un futuro condiviso.

Per ulteriori informazioni su CLOSER

Visita https://danilodolci.org/project/closer/ o contatta Antonella Alessi: antonella.alessi@danilodolci.org.

Per ulteriori informazioni su HERITAS

Visita https://cesie.org/project/heritas/ o contatta Antonina Albanese: antonina.albanese@cesie.org.

CESIE ETS