Affrontare la violenza di genere e quella nelle relazioni adolescenziali significa costruire spazi sicuri e inclusivi dove le persone giovani possano esprimersi, essere ascoltate e partecipare al cambiamento. Il dialogo aperto, l’educazione e la cura diventano strumenti fondamentali per promuovere inclusione e consapevolezza, rafforzando il ruolo attivo delle nuove generazioni.
Mentre l’autunno colorava gli alberi di Druskininkai, in Lituania d’oro e d’ambra, quasi 50 persone – tra persone esperte, membri dello Youth Advisory Board e team del progetto Bottom-Up Talks provenienti da Italia, Grecia, Cipro, Lituania e Francia – si sono riunite per tre giorni di formazione trasformativa su questi temi in un Training for Experts e l’International Youth Advisory Board (YAB) Camp.
Durante i tre giorni di formazione, 15 persone professioniste dell’ambito educativo, psicologico e dei servizi giovanili, che saranno coinvolte nell’attivazione degli sportelli di ascolto e consulenza per persone giovani, famiglie e comunità educanti di Bottom-Up Talks, hanno condiviso esperienze e strumenti pratici. Le sessioni hanno offerto uno spazio di apprendimento e riflessione sul quadro di implementazione del progetto, sugli strumenti di supporto psicologico e sui metodi di prevenzione e risposta alla violenza di genere.
Questa formazione è stata davvero unica per la sua profondità emotiva. Le persone esperte non si sono limitate a discutere teorie: hanno messo in pratica empatia, ascolto e connessione. Hanno condiviso vissuti, riflettuto su sfide comuni e costruito insieme possibili soluzioni.
In parallelo, il camp dello Youth Advisory Board ha riunito 20 persone giovani provenienti da cinque paesi europei, ciascuna con la propria storia, curiosità e desiderio di cambiamento. Il campo è iniziato con attività creative di team building che hanno aiutato a scoprire le “superpower” di ogni persona: costruzioni con i LEGO, design di taccuini e piccole sfide che hanno favorito fiducia e spirito di gruppo.
Col passare dei giorni, le conversazioni si sono fatte più profonde. Le persone giovani hanno esplorato cosa significa davvero partecipazione giovanile autentica, andando oltre la partecipazione simbolica per arrivare a una reale influenza e responsabilità. Attraverso giochi, narrazioni e riflessioni di gruppo, si è parlato di educazione sessuale e affettiva, mostrando che non riguarda solo la biologia ma anche relazioni, identità, rispetto e benessere emotivo.
Le persone giovani hanno sperimentato empatia, ascolto attivo e la capacità di creare spazio per le emozioni altrui; in attività creative come ImproGym, hanno esplorato attraverso il corpo e l’improvvisazione il linguaggio delle emozioni e della comunicazione.
Hanno anche trasformato le riflessioni in idee concrete di educazione tra pari, progettando laboratori, campagne e attività scolastiche da realizzare nelle proprie comunità. Durante il laboratorio di creazione di saponi, hanno realizzato saponi profumati per catturare “l’odore degli eventi”: un gesto simbolico per rappresentare il loro percorso condiviso, come memoria collettiva di crescita, coraggio e creatività.
Sia le persone giovani sia le persone esperte sono ripartite dall’evento non solo con nuove conoscenze e strumenti, ma anche con una rinnovata motivazione, convinte che il cambiamento non arrivi dall’alto, ma cresca con forza dal basso verso l’alto.
Insieme, stanno scrivendo una nuova narrazione: una in cui l’educazione sessuale e affettiva e il supporto alla salute mentale non sono più tabù, ma pilastri essenziali per sicurezza, uguaglianza e benessere.
A Druskininkai, il messaggio è stato chiaro: connessioni più strette generano cambiamenti più forti. E da questa cittadina tra i boschi della Lituania, quelle connessioni stanno già raggiungendo altri paesi, ispirando contesti educativi più accoglienti, consapevoli e inclusivi.
Ma non è la fine! Nei prossimi mesi, per il progetto Bottom-Up Talks verranno attivati gli sportelli di ascolto e consulenza nelle scuole e in altri spazi educativi, e le persone giovani formate durante il camp inizieranno a mettere in pratica quanto appreso attraverso attività di educazione tra pari. Continua a seguirci!
A proposito di BOTTOM-UP TALKS
BOTTOM-UP TALKS – Preventing teen-dating and school-related gender-based violence and promoting psychological well-being from the bottom-up è finanziato dal programma CERV-2024-DAPHNE.
Partner
- CESIE ETS (Italia, Coordinatore)
- C.O.I.R.A.G. ETS – Confederazione di Organizzazioni Italiane per la Ricerca Analitica sui Gruppi (Italia)
- KMOP – Kentro Merimnas Oikogeneias Kai Paidiou (Grecia)
- CSI – Center for Social Innovation (Cipro)
- House of Diversity Education (Lituania)
- FEA – Femmes Entraide et Autonomie (Francia)
Per ulteriori informazioni
Leggi la scheda progetto, visita il sito www.thegendertalk.eu e seguici su Facebook e Instagram.Contatta Ruta Grigaliunaite: ruta.grigaliunaite@cesie.org.








