Quali sono le sfide che incontriamo nel relazionarci con persone dal background migratorio LGBTQIA+ o, più in generale, con soggettività che non rientrano nei modelli normativi di genere e sessualità?
Quanto è davvero inclusivo l’uso dell’acronimo LGBTQIA+? Che ruolo giocano il nostro posizionamento e il linguaggio che adottiamo? E perché in alcuni contesti può essere preferibile usare la sigla SOGIESC?
A partire da queste domande – emerse da numerose interviste a soggettività migranti con sessualità e generi non etero-cis normativi – prenderà il via un nuovo ciclo di formazione in presenza articolato in tre incontri tematici. Il percorso vuole offrire strumenti concreti per chi opera nell’accoglienza, nell’inclusione e per tutte le persone interessate, con particolare attenzione alle persone rifugiate e richiedenti asilo per motivi SOGIESC.
Le testimonianze raccolte evidenziano una difficoltà diffusa nell’accedere a spazi e servizi percepiti come sicuri, dove spesso il rischio è quello di essere considerati ‘vittime’ di culture arretrate, piuttosto che soggetti complessi, attivi e consapevoli. Come possiamo decostruire queste narrazioni? Quali sono i bias e i meccanismi normativi che, anche negli spazi queer occidentali, rischiamo di perpetuare?
Il ciclo formativo approfondirà:
- il quadro giuridico e gli strumenti di tutela per chi presenta richiesta di protezione internazionale per motivi SOGIESC;
- il significato e l’impatto politico degli acronimi LGBTQIA+ e SOGIESC, tra riconoscimento, esclusione e colonizzazione epistemica ( oppure rappresentativa);
- le barriere sistemiche e le buone pratiche nei servizi di accoglienza in Italia e in Europa: qual è il margine di ridefinizione degli spazi?
Nello specifico verranno approfonditi i seguenti temi
Asilo queer e diritti negati: Protezione internazionale per motivi SOGIESC. Normativa e giurisprudenza:
- Forme di discriminazione nel mondo: accenni sul contesto geo-socio politico e normativo dei paesi di provenienza ( focus piu specifico sulla Tunisia).
- Protezione internazionale per motivi SOGIESC: le fasi della procedura e l’importanza dell’identificazione precoce delle possibili vulnerabilizzazioni.
Barriere di accesso e negazione dei diritti umani. Possibili risposte dalle buone pratiche di accoglienza e inclusione sociale delle persone migranti e rifugiate SOGIESC in Italia:
- Ostacoli e barriere nell’accesso ai servizi per persone con background migratorio LGBTQIA+ e rifugiate per motivi SOGIESC.
- Linee Guida UNHCR e DSSH: Modelli normativi nella valutazione della protezione internazionale.
- Da portatori di valori orientativi a modelli normativi: strumentalizzazione e cristallizzazione delle soft law.
- “Occultamento” e “Tarda apertura”: questioni e modelli sulla credibilità.
- Il ruolo delle operatrici e degli operatori e delle/i attiviste/i nella costruzione di relazioni di fiducia e spazi sicuri.
Decostruire l’acronimo LGBTQIA+: tra politiche identitarie, narrazioni occidentali e soggettività queer che sfuggono (o rifuggono) dalle etichette:
- Riflessioni su un linguaggio. che unisce, esclude o colonizza : richiesta asilo LGBTQIA+ o SOGIESC? Unire, escludere o colonizzare: potere e limiti delle sigle.
- La coercizione degli acronimi alla frontiera: Adeguarsi a un’immagine.
- Soggettività queer in contesti non occidentali: oltre il ruolo di genere maschile e femminile. richiesta asilo LGBTQIA+ o SOGIESC?
- Esistono davvero paesi omofobi e paesi pro-omosessuali? Strumentalizzazione delle lotte.
Gli incontri saranno condotti da:
- Chiara Del Core – Ricercatrice su tematiche LGBTQIA+ con interesse specifico su contesti extra UE
- Sara Battistello – Consulente Legale e operatrice sociale nell’accompagnamento delle persone migranti LGBTQIA+
Come partecipare al ciclo formativo
Gli incontri avranno luogo nel centro storico di Palermo; vi comunicheremo presto la location esatta.
Il percorso sarà organizzato in due round di formazione con delle date specifiche, ciascuno articolato in un ciclo unico di tre incontri in presenza della durata di quattro ore, che si terranno dalle ore 14:00 alle 18:00 nel periodo ottobre-dicembre 2025.
- I ciclo: Giovedì 23 ottobre/ Lunedì 27 ottobre/ Venerdì 7 novembre
- II ciclo: Lunedì 17 novembre/ Lunedì 24 novembre/ Lunedì 1 dicembre
Per iscriversi agli incontri, compilare il modulo al seguente link: forms.gle/gus5S2KXxePR17o58
La partecipazione è gratuita. Considerato il numero limitato di posti disponibili, verrà effettuata una selezione delle persone iscritte sulla base delle motivazioni indicate nel Form di iscrizione, in particolare in relazione alla pertinenza con attività professionali, di studio o di attivismo. Al termine del percorso formativo, a tutte le persone che lo avranno completato verrà rilasciato un certificato di partecipazione.
Per maggiori informazioni o per iscriverti, scrivi a: mohamed.bashiromar@cesie.org
A proposito di @nclusion
@nclusion è un progetto finanziato dal programma AMIF-2023-TF2-AG-CALL-02-LOCAL e mira alla costruzione della cooperazione e del coordinamento tra le autorità locali, le organizzazioni e le comunità di persone migranti, le organizzazioni LGBTQIA+ e altre organizzazioni della società civile che sostengono i diritti delle persone migranti e delle persone LGBTQI+.
Partner
- NICOSIA DEVELOPMENT AGENCY (ANEL) LTD (Cipro, coordinatore)
- CSI CENTER FOR SOCIAL INNOVATION LTD (Cipro)
- SYMPLEXIS (Grecia)
- FORUM GRECO DEI MIGRANTI (GFM) (Grecia)
- ANCI Sicilia (Italia)
- CESIE ETS (Italia)
- COMITATO PROVINCIALE ARCIGAY PALERMO APS (Italia)
- COMUNE DI WROCLAW (Polonia)
- FUNDACJA UKRAINA (Polonia)
- COMUNE DI ALZIRA (Spagna)
- NEST Berlin (Germania)
Per ulteriori informazioni
Leggi la scheda progetto e visita il sito inclusionproject.eu/it.
Contatta georgia.chondrou@cesie.org