Da subito abbiamo creduto nell’importanza di portare l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole: muovendo i primi passi abbiamo incontrato tant* presidi e insegnanti con la stessa convinzione e voglia di mettersi in gioco.
Nell’ambito del progetto ISEX, tra aprile e maggio, abbiamo avviato un dialogo molto partecipato sul tema dell’Educazione alla Sessualità e all’Affettività nelle scuole riunendo circa 30 insegnanti di 5 scuole medie e superiori di Palermo in gruppi di discussione.
Grazie al loro coinvolgimento, è stato possibile raccogliere i primi spunti, riflessioni ed esperienze che saranno fondamentali, sia per l’organizzazione dei training di Educazione Sessuale e Affettiva per insegnanti, educatori e educatrici, che per la co-produzione di curriculum da implementare nelle scuole per gli studenti e le studentesse il prossimo anno.
Un argomento importante fin dalla giovane età per il benessere psico-fisico
La sessualità è stata descritta come “un elefante nella stanza” per sottolineare l’atteggiamento che prevale nella nostra società, ovvero quello di evitare una conversazione su un argomento così centrale nella vita di ogni persona sebbene sia emersa la necessità di affrontare l’argomento fin dalla giovane età. Inoltre, la curiosità dei/delle giovani nei confronti della sessualità non può trovare i/le docenti impreparati/e o continuare a rappresentare un tabù vissuto con vergogna. Conoscere il proprio corpo e normalizzare le singole esperienze grazie all’educazione può contribuire al benessere psico-fisico, all’autostima e alla sicurezza di docenti e ragazz*.
Fare informazione contro i modelli stereotipati e violenti
In assenza di informazioni accessibili, aperte e plurali sulla sessualità, i ragazzi e le ragazze ricorrono prestissimo alla pornografia su internet o i social network come unica fonte di conoscenza, senza gli strumenti per riconoscere modelli di comportamento stereotipati e violenti. Un’educazione sessuale e affettiva a scuola può aiutare i ragazzi e le ragazze ad acquisire conoscenze fondamentali per compiere scelte consapevoli, individuali e libere sulla loro sessualità e le loro relazioni.
Un’educazione olistica per parlare di sessualità e affettività a 360°
È necessaria un’educazione sessuale olistica che includa il corpo e la prevenzione delle conseguenze negative della sessualità ma anche gli aspetti positivi, relazionali e affettivi. Sono emersi: la cultura del consenso, l’uso consapevole di internet, la decostruzione degli stereotipi di genere, l’omolesbobitransfobia, il dialogo intergenerazionale e la necessità di adattare le tematiche alle differenti fasce d’età, background socio-culturali e abilità degli alunni e delle alunne.
Alcune sfide da affrontare
Si è parlato delle convenzioni socio-culturali e delle differenze generazionali presenti tra studenti, studentesse e famiglie ma anche all’interno dello stesso corpo docente ed è emerso il desiderio di mettersi in gioco in prima persona per poter poi portare l’argomento finalmente nelle loro classi.
I prossimi passi
Nei prossimi mesi apriremo la conversazione sull’educazione sessuale e affettiva nelle scuole anche con studenti, studentesse e famiglie. A settembre ci sarà un training internazionale a Palermo per i/le docenti coinvolti seguito a delle formazioni a livello locale. Successivamente insegnanti, educatori ed educatrici potranno sviluppare e implementare i curriculum di Educazione sessuale e affettiva nelle scuole grazie al supporto di esperti/e internazionali che offriranno un programma di mentoring online e la possibilità di un viaggio studio ad Amsterdam.
Se sei una scuola media di Palermo e vuoi fare parte della rete ISEX e di tutto ciò che può offrire, scrivi ai nostri contatti!
A proposito di ISEX
ISEX – Un nuovo approccio all’educazione Sessuale ed Affettiva per giovani è un progetto cofinanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea nell’ambito della KA2 – Cooperation for innovation and the exchange of good practices, Strategic Partnerships for school education.
Partner
- Kelet- Magyarországi Közösségszolgálat Alapítvány (Ungheria, coordinatore)
- CESIE (Italia)
- SYMPLEXIS (Grecia)
- In Touch (Paesi Bassi)
- Nevelok Haza Egyesulet (Ungheria)
- Mozgáskorlátozottak Egymást Segítok Egyesülete (Ungheria)
- CSAT Egyesulet (Ungheria)
Per ulteriori informazioni
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Contatta Cloé Saint-Nom: cloe.saintnom@cesie.org.