Vivere in uno spazio sicuro è una condizione fondamentale per il benessere e l’inclusione sociale delle donne e delle adolescenti vittime o sopravvissute alla tratta.
Il lavoro portato avanti dal WGSS ha proprio lo scopo di avere un impatto sulla vita delle beneficiarie che frequentano lo spazio, offrendo non solo sostegno personale, ma anche strumenti per rafforzare i legami sociali e comunitari. Questo approccio integrato ha permesso di creare uno spazio dove le beneficiarie possono sentirsi accolte, sicure e incoraggiate.
Il 17 dicembre 2024, lo Spazio 3 Navate dei Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo ha accolto un evento dedicato al Women and Girls Safe Space (WGSS), una componente chiave del progetto SAFEHUT, coordinato da CESIE in collaborazione con il Centro Penc.
L’incontro ha rappresentato un momento cruciale per condividere i risultati raggiunti e le attività in corso, confermando il ruolo centrale di SAFEHUT nel supportare donne e ragazze con background migratorio. Grazie a un ambiente accogliente e protetto, le partecipanti hanno potuto intraprendere percorsi di formazione e sviluppo personale, accrescendo le loro competenze.
Un momento particolarmente significativo dell’evento è stato l’allestimento di laboratori gestiti direttamente dalle donne coinvolte nel progetto, che hanno dimostrato l’impatto positivo delle competenze acquisite. Tra le attività presentate:
- Hair-styling, per essere coinvolte in un’attività di svago quotidiano
- Laboratorio creativo, che ha dato spazio a lavori manuali e alla libera espressione artistica.
- Arte-terapia, che ha offerto alle partecipanti un’occasione per sviluppare la propria creatività.
Un aspetto fondamentale del progetto è il servizio di Child-care, che dal lancio del progetto Safe Hut è attivo all’interno dello spazio e permette alle madri di partecipare pienamente alle attività del WGSS mentre lɜ loro bambinɜ sono assistitɜ in un ambiente sicuro e protetto: infatti, grazie alla presenza di una mediatrice culturale e di un’educatrice specializzate, entrambe con esperienza nell’assistenza a bambinɜ con background migratorio, le famiglie possono beneficiare di un supporto continuo e qualificato.
L’iniziativa del WGSS e il progetto SAFEHUT dimostrano concretamente come uno spazio sicuro possa trasformarsi in un motore di inclusione, crescita e autonomia per le donne e le adolescenti vittime o sopravvissute alla tratta. Offrendo un ambiente protetto, percorsi formativi e attività di supporto, questi spazi non solo rispondono a bisogni immediati, ma gettano anche le basi per un futuro più indipendente e dignitoso.
Per saperne di più scrivi a Cristina Idone Befecadu: cristina.idonebefecadu@cesie.org.
A proposito di Safe Hut
SAFE HUT – Holding safe spaces for women and girls’ empowerment è un progetto finanziato dalla Commissione Europea, DG for Migration and Home Affairs (HOME), Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (AMIF).
Partner
- CESIE (Italia, coordinatore)
- Centro PENC. ANTROPOLOGIA E PSICOLOGIA GEOCLINICA ONLUS (Italia)
- International Rescue Committee (IRC) (Germania)
- KENTRO MERIMNAS OIKOGENEIAS KAI PAIDIOU (KMOP) (Grecia)
- KOVOS SU PREKYBA ZMONEMIS IR ISNAUDOJIMU CENTRAS VSI (KOPZI) (Lituania)
- ASOCIATIA ECUMENICA A BISERCILOR DIN ROMANIA A (AIDROM) (Romania)
- ANIMUS ASSOCIATION FOUNDATION (AAF) (Bulgaria)
Per maggiori informazioni
Leggi la scheda progetto, visita https://socialhut.eu/ e seguici su Instagram.
Contatta Cristina Idone Befecadu: cristina.idonebefecadu@cesie.org.