La mia esperienza del volontariato al CESIE tramite il progetto Mapping Solidarity è stata più che arricchente. Era la prima volta che vivevo all’estero e ha avuto un grande impatto positivo su di me. Ho fatto volontariato presso l’ufficio del CESIE, i primi due mesi sono stati online e i 7 mesi successivi a Palermo. Sono stata coinvolta nella scrittura e nell’implementazione dei progetti con diversi temi.
Sono stata coinvolta di diversi tipi di attività durante il progetto. Ho lavorato con diversi project manager del CESIE. Per esempio ho lavorato su un gioco da tavolo su temi dell’inclusione sociale e della cittadinanza globale. Ho sviluppato ricerche sull’uso dell’arte nell’educazione degli adulti. Ho anche avuto l’opportunità di preparare il materiale per una formazione per professionisti su come reclutare e supportare le persone con autismo sul posto di lavoro. Ho raccolto le migliori pratiche sullo storytelling digitale per aumentare il dialogo tra persone immigrate e comunità ospitanti.
Infine ho partecipato a molti corsi di formazione, incluso il training VOICE sul movimento, l’uso della voce, e la valutazione dei nostri punti di forza e debolezze e spunti di miglioramento.
Ho anche partecipato alla formazione sul mentoring interculturale e la formazione per consentire ai migranti di diventare attori chiave della loro vita e cittadini autonomi e attivi nel loro contesto locale.
È stata davvero un’opportunità per lavorare su così tanti argomenti diversi e per imparare da tutti i project manager. Le formazioni sono state davvero soddisfacenti. Per fare un esempio, COTW Training è stato un modo interessante per avvicinarsi alle competenze digitali, all’inclusione nella comunità e nel mercato del lavoro. Parlare delle diverse possibilità che Palermo offre ai giovani è stata una grande e necessaria attività per i migranti appena arrivati. Un aspetto davvero unico di questa formazione è il legame creato tra gli apprendisti stessi e tra gli apprendisti e il formatore. Tutti si sono sentiti a proprio agio per imparare gli uni dagli altri e per condividere pensieri. Le differenze linguistiche questa volta non erano barriere ma un’opportunità per conoscersi.
A parte le attività di volontariato, l’esperienza è stata fantastica grazie ai miei coinquilini, agli amici che ci siamo fatti, alle avventure che abbiamo vissuto a Palermo e in Sicilia in generale. Ho avuto la possibilità di visitare Agrigento, Taormina, San Vito Lo Capo, Cefalù, Sant’Elia e Siracusa con amici da tutta Europa. Abbiamo apprezzato il sole, gli splendidi paesaggi della Sicilia, la cultura palermitana, la lingua italiana, le risate e il tramonto.
Chaïma El Kdali
Volontaria di Corpo Europeo di Solidarietà – ESC
Progetto: Mapping Solidarity