Ciao a tutti! Sono Abigail, una volontaria della Transilvania, Romania. A settembre e ottobre ho partecipato al progetto del CESIE chiamato Mapping Solidarity, che è stato l’inizio perfetto del mio anno sabbatico.
Prima di questa esperienza non avevo familiarità con il volontariato, figuriamoci farlo all’estero, quindi questo è stato davvero un periodo che mi ha aperto gli occhi.
In quei due mesi, tra le attività che ho svolto, ho avuto la possibilità di fare delle esperienze di volontariato in un asilo pieno di bambini vivaci e giocherelloni. Il tempo che ho trascorso lì è stato davvero edificante, soprattutto considerando che questo centro locale offre un servizio significativo per le famiglie della comunità. Sebbene avessimo alcune barriere linguistiche, i bambini erano sempre desiderosi di insegnarci le espressioni e le frasi italiane primarie, come “Vieni a giocare con me?”, quindi non abbiamo mai avuto un momento di noia.
Abbiamo anche trascorso alcuni giorni dando una mano a un’organizzazione che fornisce pasti, alloggio e soprattutto un luogo sicuro per le persone bisognose. Lavorare lì è stato il momento più bello della mia esperienza di volontariato; la comunità di persone che ho incontrato lì mi ha insegnato molto sull’empatia e la responsabilità sociale.
Verso la fine del progetto ho avuto la fortuna di fare volontariato e dare una mano a un festival di arte di strada locale, chiamato Ballarò Buskers, organizzato da alcune persone molto simpatiche. L’evento è stato la perfetta rappresentazione dell’atmosfera della città e del mercato di Ballarò, che è uno dei miei posti preferiti.
In conclusione, Palermo e la Sicilia hanno superato le mie aspettative in ogni modo possibile. Con la sua arte di strada unica, la città è sempre viva, offrendo sempre qualcosa di nuovo da scoprire. È stato davvero emozionante immergersi nella vita quotidiana degli italiani e conoscere le loro abitudini, osservare le piccole cose che rendono speciale la città. Soprattutto, esplorare Palermo non sarebbe stato lo stesso senza le mie amiche ceca e spagnola, Anna e Molly, e ovviamente gli altri volontari che ho incontrato lì.
Abigél Csillag
Volontaria ESC – Mapping solidarity 2020