Partecipazione attiva dei giovani per prevenire l’estremismo violento

giovedì 20 Ottobre 2016

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Come possiamo migliorare le strategie di prevenzione contro l’estremismo violento tra i giovani, e quale ruolo possono avere i giovani stessi? Giovani rappresentanti da diversi paesi europei (Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Olanda, Regno Unito e Svezia) hanno discusso di queste domande a Vienna. I seguenti messaggi chiave per politici sono stati formulati dai giovani, e poi presentati alla Conferenza Mediterranea 2016 dell’OSCE: è fondamentale vedere i giovani come attori positivi. Misure politiche dovrebbero focalizzarsi di più sulla prevenzione, sulla promozione della coesione sociale e il riconoscimento della diversità. I paesi europei dovrebbero garantire a tutti i giovani pari diritti e pari opportunità in termine di educazione, lavoro, attività ricreative e partecipazione nella vita pubblica.

Le raccomandazioni sono state elaborate durante il Workshop “Giovani e la Prevenzione dell’Estremismo Violento”, che è stato organizzato dalla Missione Permanente dell’Austria presso l’OSCE a Vienna il 4 ottobre 2016. CESIE ha partecipato al Workshop, presentando tra l’altro il progetto CoCoRa come buona pratica per la prevenzione della radicalizzazione. CoCoRa sviluppa un approccio basato nella comunità locale che coinvolge i giovani attivamente in tutte le fasi del progetto.

I giovani rappresentanti hanno cominciato la loro discussione con l’identificazione dei fattori trainanti per l’estremismo violento. In tutti i paesi partecipanti un numero significante di giovani ha aderito a Daesh e a gruppi radicali di destra. Ci sono diverse ragioni per cui giovani abbracciano l’estremismo violento, però in generale giovani tra i 12 e 30 anni sono particolarmente a rischio: sono più suggestionabili e quindi più accessibili a idee estremiste che offrono risposte apparentemente chiari. Altri fattori di rischio includono la marginalizzazione; esperienze traumatiche di guerra; mancanza di riconoscimento dalla società; mancanza di opportunità e speranza per il futuro; esperienza di ingiustizie; sensazione di alienazione dalla famiglia e dalla società.

In molti paesi, strategie contro la radicalizzazione sono state sviluppate; tuttavia, non tutte sono efficienti e costruttive. Politiche che favoriscono la stigmatizzazione e i sospetti contro una comunità specifica dovrebbero essere evitate. Al loro posto, sarebbe consigliabile mettere in atto politiche che cercano di rafforzare la comprensione reciproca e il dialogo tra le religioni, che promuovono diversità e l’uguaglianza dei cittadini, e che si focalizzano sul miglioramento dell’educazione dei giovani. Si dovrebbe evitare un’equazione tra islamisti militanti e la religione islamica, e invece smascherare loro come ideologhi estremisti che usano e ridefiniscono termini religiosi per i loro obiettivi. Inoltre, si dovrebbe fare più attenzione alla polarizzazione crescente nelle società europee, e lo sviluppo di altri gruppi estremisti, come l’estremismo di destra.

Tra le buone pratiche che i giovani rappresentanti hanno presentato c’erano: attività di prevenzione generale che puntano verso l’inclusione sociale, e dove i giovani sono coinvolti attivamente; la creazione di opportunità di partecipazione per i giovani, dove possono discutere con politici locali e altri stakeholders locali sui loro bisogni e desideri; il rafforzamento di madri e famiglie tramite “scuole per madri” e l’accompagnamento personale; approcci basati nella comunità, e dove le comunità partecipano attivamente.

Le Conferenza Mediterranea 2016 dell’OSCE, che aveva luogo il 5 e 6 ottobre 2016, immediatamente dopo il workshop, aveva il tema: “Giovani al Nord e al Sud del Mediterraneo: Affrontare le sfide della sicurezza e aumentare le opportunità”. I rappresentanti giovani hanno contribuito attivamente ai vari dibattiti della conferenza, presentando le loro esperienze e le raccomandazioni politiche che avevano sviluppato.

Impegnati ora e partecipa! Il programma di prevenzione di CoCoRa per giovani a Palermo comincerà a novembre 2016. Il programma ti offre la possibilità di incontrare altri giovani, imparare di più su altre culture e religioni, conoscere opportunità locali, e diventare consapevole dei tuoi punti di forza personali!

Se hai tra i 17 e 25 anni e sei interessato a partecipare, puoi già scrivere un’e-mail a migration@cesie.org.

CESIE ETS