Sport e volontariato in Romania: l’esperienza di Antonio

mercoledì 18 Gennaio 2017

[ssba]
Home » Esperienze » Sport e volontariato in Romania: l’esperienza di Antonio

Dopo 15 giorni mi è ancora difficile descrivere le sensazioni ed emozioni che ho provato durante questa strana quanto particolare esperienza, emozioni che mi accompagneranno per sempre. Quello che mi è chiaro, pur essendo rientrato da poco, è che sono riuscito a rendermi utile e a dare un sorriso a chi veramente ne ha bisogno attraverso una delle mie più profonde passioni: la BICICLETTA.

Più o meno un anno fa un caro amico, non a caso ciclista, mi inviò il link del progetto SVE MANY FACES OF THE BICYCLE che mi incuriosì per vari aspetti: prima di tutto, ho svolto attività di volontariato per anni ed è sempre stato il mio sogno poter dare una mano anche all’estero; inoltre, avendo compiuto 30 anni, era la mia ultima opportunità per tentare questa tanto agognata esperienza. Sono stato attirato fin da subito dall’ambito geografico del progetto: l’organizzazione ospitante ha sede in Romania, nazione sita in una zona dell’Europa che avevo solo sfiorato anni fa, ma mai visitata a fondo. Infine, come già detto, la bicicletta è sempre stata una compagna di vita che ha allietato i miei giorni portandomi nei posti più disparati!

Non ho esitato e, dopo aver inviato la candidatura, fatto i successivi colloqui e adempiuto alle formalità burocratiche, sono partito alla volta di Arad passando per Timisoara e Bari per immergermi in 10 mesi di lavoro intenso per promuovere questo straordinario mezzo di trasporto dalle infinte virtù sociali, economiche ed ecologiche!

Il mio team si componeva in totale di 6 elementi – 3 donne e 3 uomini – da Spagna, Portogallo, Polonia ed Estonia, tra i quali io forse ero il più appassionato in tema di due ruote, ma tutti i componenti del gruppo erano motivati a portare avanti un discorso comune solido e serio perché, seppur in modo amatoriale, eravamo affezionati fortemente alla bicicletta e alla promozione di uno stile di vita sano.

A partire da Novembre dello scorso anno, dopo esserci presentati all’organizzazione ospitante, abbiamo creato un logo distintivo e ci siamo presentati in scuole e istituzioni locali, descrivendoci come singoli/gruppo e mettendoci a totale disposizione della comunità locale, dimostrandoci disposti ad accogliere ogni richiesta che ci fosse stata presentata nel corso dei 10 mesi.

Le principali attività portate avanti sono state:

  • un evento settimanale indoor in inverno (su cyclette in palestra) e all’esterno in estate che ha coinvolto comunità locali di disabili, giovani rumeni e non che hanno visto crescere la loro forma fisica e l’abitudine a pedalare mese dopo mese;
  • l’ideazione di una competizione amatoriale online attraverso un’applicazione semplice ed intuitiva che, registrando i chilometri percorsi quotidianamente in bici, ha permesso di stilare una classifica in tempo reale e premiare mensilmente i più virtuosi cittadini di Arad con utili gadget;
  • la promozione di eventi sportivi locali – Duatlon, Maratona, Festival dei Pomodori – con creazione di grafiche per manifesti, flyer, divulgazione online e per uno speciale banner montato su un supporto per bici costruito da noi artigianalmente per pubblicizzare gli eventi in modo innovativo e stimolante;
  • l’organizzazione degli eventi come parte dello staff, ognuno coinvolto in prima persona con compiti definiti prima, durante e dopo l’evento;
  • la creazione di un account WIKILOC da me personalmente gestito con la registrazione e conseguente upload settimanale di percorsi gps per bici di vari livelli e per tutti i gusti gratuitamente consultabili e scaricabili online, con relative descrizioni, foto e consigli sul percorso;
  • la realizzazione di un workshop sull’educazione stradale – usando materiali riciclati per gli strumenti necessari – tenuto nelle scuole e istituti di formazione di Arad per accrescere nei più piccoli la responsabilità del rispetto delle più basilari regole del traffico – attraverso metodi di educazione non-formale – colorazione di segnali stradali su carta, puzzle, metodi visivo-intuitivi. I bambini sono stati messi in una situazione di traffico simulata, ma realistica, nella quale dovevano essere in grado di riconoscere i segnali e compiere le giuste scelte in conformità alla legge stradale, aiutati e seguiti da noi in lingua rumena;
  • la partecipazione ad un symposium internazionale, proponendo di connettere la città di Arad con gli Eurovelo 11 e 13, facenti parte della rete internazionale di piste ciclabili che collegano le principali città d’Europa.

Inoltre, personalmente:

  • ho curato una mini ciclofficina restando a disposizione di chi ne avesse bisogno per semplici riparazioni grazie agli attrezzi basilari gentilmente acquistati dall’associazione;
  • ho tenuto un campo estivo di 3 giorni per bambini svantaggiati realizzando varie attività sportive e riproponendo il workshop di educazione non formale;
  • ho realizzato un servizio fotografico immortalando le fasi di riscaldamento di una corsa di bici da strada tenutasi a Brezoi nei pressi di Râmnicu Vâlcea.

Dopo questo lungo periodo trascorso all’estero, mi sento pienamente realizzato: ho messo a disposizione di molti la mia lunga esperienza pregressa nel campo, sviluppando con giovani diversi da me idee nuove e mettendole concretamente in pratica in un contesto molto più grande di quello che vivo quotidianamente in Italia e notando importanti risultati su un arco di tempo esteso.

Consiglio dunque a chiunque di mettersi in gioco e provare questa curiosa esperienza dando se stessi, sfidando i più strani imprevisti, non demordendo mai, ma sempre credendo che il più piccolo e umile gesto senza uno specifico tornaconto può e deve essere utile a rendere felici – anche solo per un attimo – chi è più svantaggiato di noi.

[su_slider source=”media: 36433,36432,36430″ limit=”4″ link=”lightbox” width=”480″ height=”320″ title=”no” pages=”no” mousewheel=”no”]

Antonio,

volontario nell’ambito del progetto SVE “Many faces of the bicycle”

CESIE ETS