Ogni cambiamento è una nuova sfida e senza cambiamento non c’è sviluppo. Il Servizio Europeo di Volontariato (SVE) apre la possibilità a nuove esperienze.
Proviamo a vedere questa esperienza come una finestra. Una finestra su una nuova porzione di mondo: goditelo, impara da esso e portane un pezzo con te.
Sono trascorsi sei mesi da quando ho preso un aereo da Barcellona a Palermo. A dir la verità, prima di sapere che avrei fatto il mio SVE in Sicilia per un periodo 9 mesi al CESIE, non conoscevo molto la cultura siciliana, a parte per alcuni film o libri sulla Mafia. Nonostante le premesse, ho scoperto che Palermo è una città davvero aperta e interculturale, piena di molti altri volontari e di una comunità amichevole, legata al contesto sociale siciliano. I palermitani hanno il dono di farti sentire a casa rapidamente. È una città che vive in strada e che ama condividere la sua cultura e i suoi costumi. Capita facilmente di bere una birra con amici, trovarsi a condividere il tavolo con persone sconosciute e, subito dopo, iniziare a parlare con loro della propria vita, come se fossero amici d’infanzia.
Se ti senti a tuo agio nella nuova città e nel suo contesto culturale, la tua finestra è aperta per metà.
L’altra metà della finestra si affaccia sul tuo progetto. Partecipo ad Able Like You III insieme ad altri 5 colleghi. Lo scopo del progetto è il lavoro con le cooperative locali, nel mio caso soprattutto Edificando, che lavora con adulti diversamente abili. Vivere e lavorare con loro quasi tutti i giorni aiuta a rendersi conto che siamo abituati ad avere un solo valido ritmo nella nostra società. Purtroppo, con questa visione chiusa, stiamo perdendo molte cose preziose, che solo loro possono mostrarci. Basta un sorriso, una conversazione sul loro fine settimana o un abbraccio quando ci si saluta per riempire la tua giornata!
Volevo arricchire la mia esperienza lavorando anche con la comunità migrante di Palermo e ho avuto l’opportunità di far parte del Centro Astalli. È un centro di prima e seconda accoglienza per immigrati, rifugiati e richiedenti asilo che offre diversi servizi tra cui corsi di lingua italiana, distribuzione di vestiario, supporto legale e assistenza medica. Questo è uno scenario completamente nuovo su cui si affaccia la finestra. Basta parlare con la gente, ascoltarla e osservarla per intraprendere una delle nostre sfide più grandi per una società: essere umani tra gli esseri umani. E crescere professionalmente è più facile grazie all’esperienza delle persone che lavorano al centro da molto tempo.
Ed ecco che la finestra è spalancata sul mondo. Tuttavia, essa non si apre da sola, ha bisogno dell’aiuto delle braccia, che alcuni giorni saranno più forti di altri.
Devi essere attivo, indipendente, flessibile, aperto e ricordare che le tue scelte daranno alle braccia la forza necessaria per mantenere la finestra aperta. Alla fine, i volontari sono responsabili di ciò che imparano durante lo SVE, perciò prendi coscienza di ciò che stai facendo e tieni alta la motivazione.
Quindi, apri la finestra anche se fuori piove!


Judit Sanchez, Volontaria SVE Able Like You III









