Educare al dialogo interculturale: un’arma contro il razzismo quotidiano e istituzionale

venerdì 19 Giugno 2020

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Il CESIE esprime la sua solidarietà con le comunità nere qui in Italia e in tutto il mondo.

Siamo addolorati dagli eventi recenti ma siamo consapevoli che si tratta di eventi frequenti e di lunga data che accadono ovunque; gli atti di razzismo sono dietro l’angolo di casa nostra.

Portiamo avanti da sempre attività volte a sensibilizzare le persone su tematiche legate a discriminazione, razzismo e xenofobia, uguaglianza e pari opportunità.

Ci stiamo prendendo del tempo per capire come potenziare le nostre azioni e rafforzare la rete degli attori per rafforzarne l’impatto.

Crediamo di avere un ruolo importante da svolgere nell'educare gli altri ai valori fondamentali del rispetto dei diritti umani per tutti. Riconosciamo che le parole da sole non bastano e cercheremo di sfidare il razzismo e di essere attivamente antirazzisti attraverso le nostre iniziative, rimanendo uniti a coloro che sostengono il cambiamento.

Parliamo e parleremo ancora di più ai giovani e ai bambini: allo stesso tempo, sappiamo anche che, per cambiare davvero qualcosa, dobbiamo essere chiari nell'identificare il razzismo istituzionale promosso dai nostri Governi.

Dobbiamo quindi alzare la voce e parlare dei silenzi assordanti dell’Europa e dell’Italia: di ciò che viene fatto ai migranti africani nelle carceri libiche, delle leggi italiane che da più di 20 anni cancellano ogni possibilità di entrare legalmente in Italia costringendo la gente a morire nel Mediterraneo.

Dobbiamo parlare seriamente della riforma dello Ius Soli, negato a chi nasce in questo paese perché la legge non vuole riconoscere l’esistenza di italiani non bianchi.

Dobbiamo affrontare tutto questo altrimenti non potremo parlare di George Floyd.

#blacklivesmatter, il mondo è una sola creatura

 

Il CESIE sta portando avanti numerosi progetti ed iniziative volte alla costruzione di un dialogo interculturale tra le persone che vivono la città, alla lotta contro razzismo, xenofobia ed estremismo di destra.

Di seguito i più rilevanti.

CEAR – Il coinvolgimento della comunità contro la radicalizzazione

Intende favorire prevenzione e contrasto di fenomeni legati al sorgere del radicalismo e dell’estremismo violento all’interno delle nostre società, agendo in particolar modo a supporto di organizzazioni composte o rivolte ai giovani, organizzazioni formate da familiari di persone radicalizzate e associazioni afferenti alla comunità musulmana.

Obiettivo principale è istituire un modello pratico di coinvolgimento e di impegno della comunità capace di potenziare le conoscenze e le capacità della società civile di prevenire e contrastare la radicalizzazione. A tale scopo, i partner sono impegnati nella creazione di 3 toolkit digitali capaci di assistere i membri di spicco delle succitate comunità e organizzazioni impegnate sul territorio nello sviluppo di campagne informative, iniziative di formazione e prevenzione di tutte le forme di estremismo, sia di matrice politica che religiosa.

Leggi la scheda progetto: cesie.org/project/cear/

Per maggiori informazioni sul progetto, contatta Guido Savasta: guido.savasta@cesie.org.

D.O.B.T. - Do One BRAVE Thing

DO One Brave Thing mira a rendere i giovani in grado di affrontare i discorsi e le narrative estremiste alle quali vengono esposti nella loro vita quotidiana e a fornire ai giovani le competenze necessarie per sviluppare campagne online basate su narrative alternative per contrastare i discorsi di odio e le retoriche estremiste in rete.

Cosa è stato fatto in questi ultimi mesi?

  • è stata creata e pubblicata la guida dal titolo “Pensa prima di condividere”, contenenti diversi consigli su come valutare le informazioni alle quali siamo quotidianamente esposti.
  • sono stati sviluppati nei nuovi poster e manuali su come costruire campagne di contro-narrative e narrative alternative per garantire la massima diffusione ed efficacia garantendo comunque la sicurezza di chi le promuove.
  • abbiamo raccolto le storie appassionanti di giovani ragazze e ragazzi o gruppi che hanno ottenuto dei cambiamenti positive nelle loro comunità. Puoi leggere qui le loro storie oppure guardare il nostro Video Tutorial sulle campagne.

Se vuoi saperne di più su come tu stessa/o puoi creare una campagna contro la radicalizzazione e l’estremismo, non dimenticarti di visitare il nostro sito web e consulta le diverse risorse messe a disposizione nelle pagine dedicate alle nostre campagne.

Leggi la scheda progetto: cesie.org/en/project/dobt/

Per maggiori informazioni sul progetto, contatta Erica Caredda: erica.caredda@cesie.org.

 

LIAISON – Mutual Learning for Intercultural Appreciation and Strengthened Organisational Networks

LIAISON si basa su un lavoro collettivo volto a creare degli interventi mirati per prevenire il razzismo e xenofobia, con un focus sull'odio contro le comunità musulmane.

Il progetto intende aumentare la capacità delle Organizzazioni della Società Civile (CSOs), delle Associazioni di Migranti (MAs) e delle Comunità Musulmane di lavorare insieme per promuovere la condivisione e lo scambio di competenze, che favoriscano la conoscenza e il rispetto reciproco.

Il coinvolgimento attivo dei gruppi sopracitati in iniziative volte a potenziare l’apprendimento reciproco e a sensibilizzare il pubblico sulle attività di prevenzione contro l’odio, passerà attraverso la creazione di Comitati Cittadini Interculturali composti da rappresentanti delle CSOs, MAs, leader di comunità locali e autorità locali per sostenere le attività di LIAISON. Infine sarà definito un Modello di Cooperazione Interculturale nella città: proporre una mappatura di cooperazione sostenibile che riunisca il terzo settore, le autorità locali e le comunità locali. Il modello sarà composto da linee guida transnazionali per il terzo settore e da raccomandazioni politiche per le autorità locali.

Leggi la scheda progetto: cesie.org/project/liaison/

Per maggiori informazioni, contatta Erica Caredda: erica.caredda@cesie.org

MEDIS – Scuole inclusive nel Mediterraneo

Con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale di studentesse e studenti con background migratorio e l’educazione interculturale nelle scuole primarie e secondarie, MEDIS propone ad insegnanti ed educatori provenienti da Bulgaria, Cipro, Grecia, Italia, Spagna e Portogallo di formarsi online sulle cosiddette “buone pratiche della scuola inclusiva e interculturale”, sperimentate e raccolte in tutta Europa, e di metterle in pratica nelle proprie classi e nella scuola tutta.

A causa del lockdown imposto dall’emergenza Covid-19, le attività curriculari ed extra-curriculari previste nelle scuole hanno subito modifiche o sospensioni, causando severi danni nella comunità scolastica, soprattutto per quante e quanti già vivevano in situazione di vulnerabilità. Per questo motivo, continuiamo a supportare le scuole del network MEDIS e lavoriamo per integrarne di nuove per il prossimo anno scolastico. Affinché nessuna/o venga lasciata/o indietro, né durante né dopo la crisi.

Leggi più sul progetto: cesie.org/project/medis.

Se vuoi prender parte alle attività del progetto o desideri semplicemente ricevere maggiori informazioni, ti invitiamo a contattare Francesca Barbino, francesca.barbino@cesie.org.

(Re)think Before Acting – Narrative alternative all'estremismo violento

Intende prevenire che soggetti vulnerabili intraprendano processi di radicalizzazione e supportare la de-radicalizzazione di individui radicalizzati, attraverso la promozione del pensiero critico basato sui diritti umani e la diffusione di narrative alternative sui social e nelle comunità locali.

I partner provenienti da Portogallo, Ungheria, Francia, Italia, Svezia e Romania hanno sviluppato 7 campagne mediatiche online e offline che trattano argomenti quali: pensiero critico e importanza di un’informazione sana, appartenenza alla comunità e attivismo, Islam e diritti fondamentali, rischi associati all’estremismo e in particolare ai gruppi di estrema destra.

Nelle ultime settimane, con la campagna Facebook “Violent Far-Right”,  abbiamo dato voce ad ex neo-nazisti e ad organizzazioni che da anni operano per aiutare gli individui a uscire da logiche estremiste, mettendo in guardia i nostri utenti su rischi e conseguenze dell’estremismo di destra. Abbiamo inoltre osservato e commentato il manifestarsi di numerosi tentativi di manipolare l’emergenza dovuta al Covid-19 da parte di gruppi estremisti di tutta Europa al fine di guadagnare consensi, cercando di fornire strumenti capaci di contrastarli.

Inoltre, con la nuova campagna “Community Heroes”, vogliamo fornire esempi di cittadinanza attiva,identità e attaccamento alla comunità musulmana per i più giovani, convinti che l’attivismo nella comunità locale sia un buon modo per integrarsi e crescere nella società.

Leggi di più sul progetto: cesie.org/project/rethink-isf.

Se vuoi prender parte alle attività del progetto o desideri semplicemente ricevere maggiori informazioni, ti invitiamo a contattare Francesca Barbino, francesca.barbino@cesie.org.

SAAMA - Strategie di Accompagnamento all’Autonomia per Minori Accolti

Mira a definire un modello efficace e sostenibile di accompagnamento all’autonomia di minori migranti soli nel passaggio alla maggiore età. Rafforza il sistema di relazioni che ogni minore possiede per promuovere processi di inclusione virtuosi (capitale sociale) e allo stesso tempo accresce le competenze dei minori e neomaggiorenni creando momenti di socializzazione (capitale psicologico).

Obiettivo trasversale a tutte le azioni è la costruzione di una società del “DOMANI” nella quale giovani italiani e stranieri possano spendere tempo insieme dialogando e riducendo le diffidenze reciproche. Attività presso le scuole, laboratori interculturali, dei diritti e cittadinanza, video e teatro diventano luogo di sperimentazione di una società interculturale.

Leggi più sul progetto: minoristranieri-neveralone.it/progetto/saama.

Per maggiori informazioni sul progetto, contatta Daria La Barbera: daria.labarbera@cesie.org.

sCAN Esperti di piattaforme e strumenti online: Network Specializzato di Cyber-Attivisti

sCAN è terminato da pochi mesi e ha avuto l’obiettivo di contrastare i discorsi di incitamento all’odio su internet adottando un approccio multidimensionale, che includa azioni di monitoraggio, analisi, formazione, diffusione e azoni di advocacy.

Ha permesso ad un’ampia coalizione di Organizzazioni della Società Civile (CSOs) di prendere parte a esercizi di monitoraggio dei discorsi di incitamento all’odio online.

Ha formato dei moderator dei contenuti di rete attraverso la diffusione in Europa di corsi di formazione online. Infine ha creato un corso avanzato su monitoraggio comparato della presenza di messaggi di odio on line e dell’applicazione e dell’applicazione, da parte delle aziende del settore informatico, del Codice di Condotta.

Leggi di più sul progetto: cesie.org/project/scan.

Per maggiori informazioni, contatta Erica Caredda: erica.caredda@cesie.org.

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