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 L'approccio del cambiamento comportamentale per contrastare la MGF nell'UE' 26 Giugno 2014 Unione delle politiche e impegno della comunità Ifrah Ahmed, una giovane donna somala che ha subìto una MGF, ha parlato al convegno dell'importanza dell'impegno della comunità. Ha raccontato la sua esperienza a partire dal suo arrivo in Irlanda nel 2006 come richiedente asilo politico. Dopo aver riconosciuto se stessa come vittima di una MGF, ha cominciato una campagna contro la MGF basata su due principali attività di successo. La prima era una campagna d'influenza nei confronti del governo irlandese, sviluppata da lei e dall'associazione di giovani che sempre lei ha fondato: "United Youth of Ireland". Dopo l'incontro con l'attuale presidente dell'Irlanda Micheal D. Higgins nel corso della sua campagna elettorale, il progetto di legge sulla MGF è stato infine approvato nel 2012, e proibisce sia la MGF in Irlanda sia l'allontanamento dei bambini dall'Irlanda allo scopo di sottoporli ad una MGF all'estero. La seconda iniziativa era quella di lavorare con la comunità, attraverso l'organizzazione di diversi workshop che avevano Ifrah come formatrice. Questi workshop erano indirizzati tanto alle donne, attraverso il sostegno dato loro nella scelta di non far sottoporre le loro figlie ad una MGF, quanto alla polizia, in particolare all'unità preposta alla tutela dell'infanzia, attraverso un insegnamento sul modo più appropriato di sostenere le famiglie che hanno vissuto casi di MGF. Supportare le superstiti di MGF La presentazione di Leyla Hussein, attivista contro la MGF, spiegava in che modo aiutare una donna che ha subito una MGF. L'attivista ha parlato della partnership con il Centro Maya, centro che offre supporto psicologico ed emotivo alle donne attraverso terapie di gruppo tenute da psicoterapeuti qualificati. Come ha affermato Leyla, alcuni effetti comuni su queste donne sono lo stress post-traumatico, che include flashback legati alla loro esperienza, le disfunzioni sessuali e la depressione. A volte, si prova anche paura per il sesso, o si diventa in qualche modo sospettosi del rapporto madre-figlia. Leyla ha sottolineato quanto sia importante lavorare con i media, i quali possono far accrescere il senso di consapevolezza nei confronti di questo problema. Per fare solo un esempio, ha parlato dell'esperienza fatta girando il documentario "Il taglio crudele", che rappresenta le donne che hanno subito la MGF più come superstiti che come vittime, rispetto invece all'approccio più usuale. Infine, ha affermato che, dal momento in cui non si può tornare indietro da una MGF, la prevenzione deve essere la chiave per combatterla, e che l'impegno della comunità è essenziale per raggiungere questo obiettivo.Conseguenze della MGF Subire la MGF Elise Johansen, rappresentante del Centro Norvegese per gli Studi sulla Violenza e sullo Stress Traumatico (NKVTS), ha presentato uno studio sulle donne e le ragazze con una MGF di tipo III alla ricerca di procedure chirurgiche per liberarsi dalla loro infibulazione. Lo studio è stato rivolto ai fattori che hanno influenzato queste richieste, cercando di capire fino a che punto si tratti di una rivolta generazionale, che punta a migliorare la salute, di una rivendicazione individuale del corpo o di un più ampio cambiamento socio-culturale volto ad abbandonare la MGF. Stando alle sue conclusioni, Elise ha riconosciuto nell'attenzione alla salute sia uno strumento chiave nel sostegno e nel miglioramento della vita delle donne che hanno subito una MGF, sia un mezzo per prevenire la MGF in futuro. Conseguenze economiche Hilary Burrage ha esplorato il problema dell'impatto economico derivante dall'eseguire e/o fermare la MGF nei luoghi in cui essa è praticata. Attraverso la sua ricerca, Hilary ha identificato molte situazioni in cui il denaro gioca un ruolo importante nella pratica della MGF. A parte i pagamenti che gli "addetti al taglio" normalmente ricevono, l'intera economia familiare è spesso coinvolta (ad esempio un intero anno di raccolto può essere investito in questa pratica e nei riti ad essa legati), mentre attraverso le emigrazioni si può mandare denaro per contribuire al suo pagamento. Dall'altro lato, se la MGF si fermasse, i programmi a livello nazionale e internazionale non esisterebbero, e i costi per il recupero di ragazze e donne che hanno subìto questa pratica sarebbero indirizzati verso altri problemi. La posizione dei politici I membri del parlamento britannico Norman Baker, ministro che si occupa della prevenzione del crimine e Lynne Featherstone, ministro al dipartimento dello sviluppo internazionale, hanno fornito un video che spiega la loro posizione sulle punizioni e la prevenzione della MGF, attraverso una varietà di programmi. Norman Baker è il responsabile delle politiche in materia e incoraggia i processi come mezzo per frenare la MGF nel Regno Unito. Inoltre, un sostegno alla prevenzione della MGF verrà dato attraverso un programma governativo di 35 mila sterline che dovrebbe ridurre la MGF del 30% in almeno 10 paesi prioritari nei prossimi 5 anni, secondo quanto presentato da Lynne Featherstone. | 
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 Circa 50 delegati internazionali hanno partecipato alla conferenza REPLACE 2 "Prevenzione o punizione? L'approccio del cambiamento comportamentale per contrastare la MGF nell'UE" che si è tenuto l'11 aprile 2014 presso l'Università di Coventry London Campus. L'evento si è indirizzato sia verso le dinamiche sociali, legali e culturali associate con la pratica della MGF sia verso il bisogno di strategie di prevenzione e/o di punizione, secondo quanto sostenuto dai molti e diversi attivisti e professionisti coinvolti nel problema. Tra gli interventi di apertura c'erano quelli di rappresentanti provenienti dalla politica, tra cui Norman Baker, il ministro britannico che si occupa della prevenzione del crimine; dal mondo accademico, come il professore Els Leye, del centro Internazionale per la salute riproduttiva dell'Università di Ghent; e poi gli attivisti come Ahmen e Leyla Hussein. La conferenza ha incluso workshop paralleli sugli interventi della comunità e le conseguenze della MGF, sessioni che hanno mostrato le strategie di prevenzione e punizione, nonché pannelli informativi sulla MGF nei diversi paesi europei, tutte attività condotte da accademici, professionisti, consulenti e personale medico. Per saperne di più sulle sessioni e scaricare i materiali visita il nostro sito web: www.replacefgm2.eu/conference/default.aspx   Leyla Hussein durante la Conferenza REPLACE 2 a Londra. 
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 | Prevenzione o punizione? | 
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 Elinor Clarke, dell'Università di Coventry, ha parlato dell'esistenza di tre debolezze riguardanti le punizioni per la MGF. In primo luogo, l'abbondante presenza di condanne per MGF. In secondo luogo, la difficoltà legata all'identificazione, la registrazione e l'approvvigionamento del servizio. Infine, esistono comunità che perpetrano la MGF, ritenendola ammissibile. Assicurare punizioni e condanne è impossibile se non si prendono in considerazione l'istruzione, i servizi che ruotano attorno alla salute psicologica e il benessere, e non si dà sostegno a donne e ragazze che hanno subito una MGF. Cambiare il comportamento per prevenire la MGF Linda Ederberg ha presentato il progetto CHANGE, condotto da "Terre des Femmes" in Germania, il quale applica l'approccio del cambiamento comportamentale sviluppato nel precedente progetto REPLACE. Nel corso del primo anno del progetto, 50 rappresentanti di CHANGE provenienti da diverse comunità africane, hanno ricevuto una formazione intensiva sulla MGF. I rappresentanti di CHANGE si indirizzeranno ai gruppi più difficili da raggiungere e invocheranno un cambiamento negli atteggiamenti e nei comportamenti nei confronti dell'abbandono della MGF. Conclusioni Nel corso della Conferenza REPLACE 2, molte posizioni diverse hanno evidenziato come i paesi dell'Unione Europea debbano sviluppare o attuare strategie per indirizzare la pratica della MGF, tanto per le donne e ragazze che lo hanno subito quanto per quelle a rischio. REPLACE 2 è concentrato sulla prevenzione e punta all'attuazione di un approccio del cambiamento comportamentale a livello comunitario. Ringraziamo tutti coloro che hanno partecipato alla conferenza ed esortiamo i professionisti e gli attivisti nel campo a condividere con noi le loro ricerche e strategie nei confronti della MGF.  Alison Hunphreys, Ifrah Ahmed, ElsLeye, Leyla Hussein e la Professoressa Hazel Barrett nel corso della sessione finale dedicata alle domande. Passa parola! REPLACE 2 ha raggiunto più di 200 sostenitori su Facebook e Twitter in soli 6 mesi! Aiutaci a diffondere il nostro lavoro spargendo la voce tramite il nostro sito web e le pagine dei social network: https://twitter.com/replacefgm2 Se hai bisogno di consigli dal team di REPLACE 2 scrivi a: | 
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                          (REPLACE 2 Project Number:
                          JUST/2011-2012/DAP/AG) | ||||||||