Lo sapevi che secondo il Ministero dell’Interno, la tratta di esseri umani in Italia è la terza fonte di reddito per le organizzazioni criminali dopo il commercio di armi e droga?
Sapevi che la tratta a scopo di sfruttamento sessuale rimane la più diffusa nell’UE?
Sapevi che lз richiedenti asilo, rifugiatз e le persone migranti, soprattutto le donne e le ragazze non accompagnate, sono più a rischio di diventare vittime di tratta?
La Direttiva anti-tratta 2011/36/UE definisce la tratta di esseri umani come “un reato grave, spesso commesso nell’ambito della criminalità organizzata, una grave violazione dei diritti fondamentali ed esplicitamente vietato dalla Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea”. A causa della dimensione di genere della questione, l’Istituto europeo per l’uguaglianza di genere definisce questo crimine come una “forma di violenza di genere, grave e prolungata a danno delle donne” (EIGE, 2018) che causa una varietà di gravi conseguenze per le vittime, tra cui danni psicologici, fisici e sessuali.
I risultati più recenti della quinta raccolta di dati a livello europeo sulla tratta di esseri umani nell’UE per gli anni 2017-2018 mostrano che 14.145 vittime sono state registrate dagli stati membri (UE-27), di queste oltre il 60% sono state trafficate a scopo di sfruttamento sessuale e il 72% erano donne.
Crediamo tuttз che il traffico di esseri umani equivalga ad oggi ad una delle più gravi forme di violazione dei diritti umani e che per contrastare questo fenomeno sia necessario coordinarsi per lo sviluppo di un piano di emancipazione rivolto a tuttз i soggetti a rischio.
Pochi mesi fa al CESIE abbiamo lanciato un nuovo progetto: WINGS – Supporting Women survivors of trafficking through a Comprehensive Integration Programme, co-finanziato dal programma AMIF dell’Unione Europea. WINGS mira a stimolare la cooperazione locale e transnazionale e la condivisione di esperienze in materia di formazione linguistica, supporto psicologico e consulenza personalizzata per l’occupazione delle donne vulnerabili, nonché a facilitare soluzioni a lungo termine per l’inclusione di queste donne nei paesi ospitanti.
In collaborazione con i nostri partner nazionali – Libera contro le mafie, l’esperta di psicologia del Centro PENC, una esperta linguistica e una esperta per l’occupabilità – e internazionali – KMOP, SURT e Payoke – svilupperemo un quadro generico per un’inclusione incentrata sulle sopravvissute e programmi locali su misura che saranno realizzati in Italia, Grecia, Spagna e Belgio.
Con WINGS sensibilizzeremo anche le aziende locali sull’importante ruolo del settore imprenditoriale nel sostenere i gruppi vulnerabili e nel fornire opportunità alle donne coinvolte nel progetto e sensibilizzeremo il pubblico generale e i politici sulle strategie di inclusione incentrate sulle sopravvissute.
Seguiteci su Facebook per essere aggiornatз sulle nostre azioni e strategie sviluppate.
A proposito di WINGS
WINGS è un progetto co-finanziato dal programma AMIF (DG Home Affairs – Asylum, Migration and Integration Fund) dell’Unione Europea.
Partner
- CESIE (Italia, coordinatore)
- KMOP (Grecia)
- SURT (Spagna)
- PAYOKE (Belgio)
- Libera contro le mafie (Italia)
Per ulteriori informazioni
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Contatta Ruta Grigaliunaite: ruta.grigaliunaite@cesie.org.