Contribuisce allo sviluppo della società, dell'innovazione e della conoscenza.
Contribuire a sviluppare misure per contrastare la violenza e la discriminazione.
Sostiene gli adulti nel miglioramento delle competenze per promuovere la loro crescita professionale e la partecipazione alla vita sociale e civile.
Promuove il dialogo interculturale tra persone provenienti da ogni parte del mondo per costruire ponti di conoscenza e condivisione.
Promuove la qualità e l'efficienza dell'istruzione.
Sostiene e promuove attività educative, corsi di formazione e progetti di mobilità rivolti ai giovani.
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CESIE ETS è un Centro Europeo di Studi e Iniziative con sede a Palermo, in Sicilia.
CESIE ETS è stato fondato nel 2001 grazie all'impegno di Danilo Dolci.
I nostri progetti sono sostenuti da numerose reti di cooperazione.
Nuove opportunità di finanziamento e cooperazione offerte dalla Commissione Europea per il periodo 2021-2027.
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Lavorare al CESIE ETS è più di un semplice lavoro.
La voce di chi coglie l'opportunità di vivere e lavorare in un altro Paese con CESIE ETS.
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Promuove processi partecipativi inclusivi e agisce per ridurre la povertà e le disuguaglianze educative.
Crea opportunità di sviluppo economico, sociale, educativo e culturale attraverso il lavoro congiunto con i Paesi terzi.
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Il lavoro dell’operatrice e dell’operatore dell’accoglienza consiste spesso in un incontro interculturale e in un contatto diretto con persone ed esperienze diverse. Tutto questo sebbene sia un’occasione di crescita umana e professionale da parte dell’operatore/trice, può anche generare conflitti interni e relazionali con incomprensioni e incomunicabilità che complicano la relazione di cura.
Questo lavoro può infatti diventare estremamente stressante ed emotivamente usurante per il benessere psicofisico del/della professionista. I fattori che determinano lo stress psicofisico possono essere di natura interna, come precedentemente accennato, e quindi legato ad una difficoltà a sapere gestire le proprie emozioni, o non essere pienamente consapevole dei propri processi psicologici che l’incontro con l’altro sollecita; e di natura esterna, legati a dinamiche che sfuggono al controllo quali la complessità del sistema burocratico che rallenta i percorsi di inclusione; condizioni di lavoro precarie e ulteriori aspetti relativi all’organizzazione o a una mancata supervisione da parte dello staff.
Martedì 15 marzo, dalle 17:00 fino alle 19:30 presso l’Ecomuseo Mare Memoria Viva, vi invitiamo ad una giornata volta ad analizzare e discutere le condizioni di lavoro e lo stress psicosociale che può essere vissuto da chi opera nel mondo delle migrazioni. Adottando un approccio olistico alle tematiche, il quale spazierà da chi prova tali difficoltà sulla propria pelle a chi si occupa del supporto di queste persone in difficoltà, avremo la possibilità di confrontarci e comprendere le azioni necessarie da mettere in atto per migliorare la qualità del lavoro dell’operatore/operatrice, dell’ente gestore e del gruppo di lavoro.
Durante la discussione verranno presentati i materiali didattici co-sviluppati all’interno del progetto WFBW: Sustaining Civic Responses to Migration, che consistono in un manuale di formazione sulle “Risorse Psicosociali” e una risorsa di apprendimento “self-directed”.
Sarà possibile seguire la discussione sia in presenza che da remoto. Si prega di effettuare la registrazione all’evento attraverso il seguente link entro il 10 marzo: https://forms.gle/juid8D9aBRCkuLPc8
Per ulteriori informazioni: georgia.chondrou@cesie.org
Per chi desidera partecipare alla discussione in presenza sarà necessario essere in possesso del green pass rafforzato. Alla conclusione dello stesso verrà offerto un aperitivo.
L’evento viene organizzato nell’ambito del progetto WFBW: Sustaining Civic Responses to Migration.